Brennero, bollino rosso per alta velocità e asfalto da rifare

15 agosto 2017 | 07:25
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Brennero, bollino rosso per alta velocità e asfalto da rifare

Via nuova per Pisa, i residenti chiedono più sicurezza. La strada – che fa parte della statale 12 del Brennero e che conduce verso il foro – infatti, è troppo spesso teatro di incidenti anche gravi come quello del 3 agosto scorso, quando all’altezza di san Lorenzo a Vaccoli ha perso la vita il 46enne Diego Da Prato. Un’escalation senza fine, complici l’alta velocità e la mancanza di interventi chiesti a gran voce nel corso degli anni, ma quasi mai arrivati.

“Colpa di Anas – commenta un anziano che abita a santa Maria del Giudice – che ha la competenza per il tratto, ma non fa praticamente nulla. Mancano dossi per smorzare la velocità, una soglia unica di 50 chilometri orari, strisce pedonali debitamente segnalate e molto altro”.
I cittadini e l’amministrazione comunale – nei giorni scorsi è intervenuto anche il consigliere Gianni Giannini – adesso vogliono risposte rapide e concrete. “Qua – affermano due ragazzi in bici proprio all’incrocio con san Lorenzo a Vaccoli – è tutto un sorpasso, dalla mattina a notte fonda. Non ci sono limiti rispettati, mancano strisce continue, i controlli della stradale sono sporadici. Ovvio che poi ci scappa costantemente l’incidente”.
Preoccupa, in particolare, la tenuta dell’asfalto: nel tratto che disegna una curva per entrare in galleria sono stati stesi 300 metri di manto stradale assorbente, ma soltanto dopo decine di segnalazioni e ben sette fuori strada. “L’Anas non può gestire una strada come questa disinteressandosene completamente – l’aspro rilievo del gestore di un bar della zona – perché qui stiamo parlando della vita della gente. Il Comune, da parte sua, deve far sentire la sua voce maggiormente, in tutte le sedi competenti”.
Non si tratta, evidenziano i diretti interessati, della sola sicurezza degli automobilisti: attraversare il tratto di strada che collega san Lorenzo a Vaccoli a santa Maria del Giudice, oggi come ieri, equivale ad incrociare le dita sperando che da una curva non sopraggiungano auto che, è la protesta, sfiorano spesso anche i 100 chilometri orari nelle parti diritte. E, in questo senso, vengono richiesti dossi colorati ed un incremento massiccio degli impianti di illuminazione. “Bene hanno fatto con la rotatoria che smista il traffico verso San Concordio e la ‘bretellina’, anni fa – chiude il giro di interventi una signora – perché quello era un punto estremamente pericoloso. Ora, però, servono interventi urgenti su tutto il tratto di competenza, fino al foro, per evitare di piangere altre persone”.

Paolo Lazzari