Piazza Napoleone, nuova indagine sugli alberi a rischio

24 agosto 2017 | 14:49
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Piazza Napoleone, nuova indagine sugli alberi a rischio
Piazza Napoleone, nuova indagine sugli alberi a rischio
Piazza Napoleone, nuova indagine sugli alberi a rischio
Piazza Napoleone, nuova indagine sugli alberi a rischio
Piazza Napoleone, nuova indagine sugli alberi a rischio
Piazza Napoleone, nuova indagine sugli alberi a rischio

Il polmone verde di Lucca soffre. E altre decine di alberi rischiano di fare la fine dei ventuno tigli e lecci che dovranno essere abbattuti nelle prossime settimane lungo i viali di circonvallazione fra Porta San Pietro e Porta Sant’Anna (Leggi). Alessandro Biancalana, presidente dell’Opera delle Mura, che ha fra i suoi compiti la cura e la tutela di questi alberi monumentali, non nasconde la sua preoccupazione: “Le indagini che abbiamo iniziato più di due anni fa su questo straordinario patrimonio che nel complesso è comunque in buona salute hanno rilevato una situazione peggiore di quella che ci attendevamo – spiega -: oltre ai 21 che dovranno essere abbattuti con urgenza, ne dovranno essere tagliati altri in altre zone dove si è diffuso il cancro delle piante”.

Gli alberi a rischio sono, di nuovo, quelli di viale Carlo del Prete. Altri platani dovranno probabilmente essere abbattuti: “E’ una questione imprescindibile di sicurezza – spiega Biancalana -: ci sono delle direttive europee recepite nella legislazione italiana che disciplinano la materia. Le verifiche, comunque, continueranno: l’obiettivo è quello di compiere una analisi complessiva di tutto il patrimonio verde del comune di Lucca, non soltanto degli alberi monumentali. Vorremmo infatti procedere con interventi mirati, anche se alla base c’è un problema di risorse. Non c’è solo l’abbattimento degli alberi, ma anche lo smaltimento, visto che si tratta di rifiuti speciali. E i costi sono piuttosto elevati”.
Piazza Napoleone. Anche i platani di piazza Napoleone, piante secolari, sono in pericolo: “Molti esemplari, fortunatamente non tutti, sono malati – osserva Biancalana -: negli ultimi anni siamo intervenuti con alcuni abbattimenti. Adesso vorremo procedere con una nuova verifica sullo stato di salute delle alberature, rivolgendoci ad altri consulenti in modo da avere un quadro ancora più approfondito e per capire se potranno essere salvati più tigli possibile”. La proposta di abbattere tutte le piante, che era stata avanzata dallo stesso Biancalana, è stata scartata: “La mia era stata anche una provocazione – spiega -: togliendo tutti gli alberi, è vero, si aprirebbe una ferita in quella piazza, ma almeno potrebbero essere piantumati nuovi esemplari, magari platani di una decina di anni, che potrebbero cresce tutti quanti, uniformemente”. Ovviamente, l’Opera delle Mura cerca adesso altre soluzioni. Se saranno possibili: “Anche qui attenderemo l’esito delle nuove indagini che disporremo per capire il da farsi”.
Nuovi alberi sui viali. Le piante che dovranno essere tagliate sulla circonvallazione saranno sostituite da nuovi arbusti, ma probabilmente non saranno né lecci né tigli: “Se il taglio avviene perché la pianta è ammalata, è impossibile reimpiantare nello stesso luogo la stessa specie. Anche su questo fronte dovremmo confrontarci, con tutte le parti in causa, e in particolare come è ovvio, con l’amministrazione comunale per scegliere la strada migliore per procedere”.