I comitati: “Stop project financing per il S.Luca”

29 agosto 2017 | 08:49
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I comitati: “Stop project financing per il S.Luca”

Costi alti per il project financing del San Luca, intervegnono anche il comitato Lucca Est e il comitato Lucca per una sanità migliore, dopo i rilievi sollevati dalla Corte dei Conti.
“Si sapeva – dice il comitato – che era troppo alto il costo del project financing, ma il San Luca si è voluto costruire a tutti i costi, costi talmente alti che oggi si riducono i servizi al cittadino, si centralizza tutto sull’area sanitaria pisana e si inaridisce l’organizzazione sanitaria lucchese giorno dopo giorno. Per non parlare del progressivo scadere della qualità sanitaria a cui presto dovremo far fronte considerato che le migliori professionalità non vengono certamente al San Luca ormai proiettato nell’ottica di un ospedale di quartiere o ancora peggio in un grande pronto soccorso suddito di Pisa. Questo aveva previsto il defunto dottor Raffaello Papeschi, presidente del comitato Lucca per una sanità migliore. Oggi il pasticcio-ospedale viene anche riconosciuto dalla Corte dei Conti con un ritardo assurdo e guarda caso a operazione conclusa da tre anni”.

“La desolazione per i cittadini – prosegue il comitato –  è che tutti ora ne parlano ma nessuna istituzione trova una soluzione per recuperare l’enorme danno (più di un terremoto) che sta provocando e provocherà per i prossimi 22 anni il project financing alla cittadinanza. Esisterà pure una corretta via istituzionale per “bloccare” l’iter catastrofico di questi project financing una volta verificato il danno economico che provocano. Perché si deve continuare a pagare ‘profumatamente’ il privato per un’opera, che almeno a Lucca, non era per niente necessaria, ma voluta solo dalla politica? Il cittadino ha sempre avuto servizi e alta professionalità e non si è mai lamentato del comfort del Campo di Marte (molto meglio del San Luca dove si arriva anche alla commistione uomo-donna nella stessa camera). Campo di Marte con pochi soldi poteva trovare tutti gli adeguamenti tecnici e di sicurezza antisismica necessari. E invece, anche dopo le affermazioni della Corte dei Conti, tutto resterà come è ora se non peggio”.
“Il cittadino – spiega il comitato – ha tre mutui sulla testa, quello del finanziamento statale, quello della Regione Toscana che ha anticipato i soldi della quota spettante all’Asl di Lucca, quello del finanziamento privato per un totale di 160 milioni a cui naturalmente si devono aggiungere gli interessi ventennali o trentennali, il canone mensile al concessionario, la schiavitù ventennale con lo stesso concessionario e i sempre crescenti disagi sanitari a cui viene sottoposto. Chi ci ha guadagnato sono le banche, i privati e i politici. E tutto questo grazie a chi ha voluto costruire il nuovo ospedale, Comune, Provincia, Regione, Asl, e tutti gli altri enti più o meno competenti che hanno dato il loro avallo nei vari accordi di programma. Nella indifendibile posizione del nuovo ospedale e del project financing c è anche un direttore generale che, profondamente ignorante della storia lucchese, difende un sistema che può essere paragonato a quello del non lontano crack delle banche e dei ‘derivati’. Anche la costruzione dei 4 ospedali si è rivelata un gioco illusorio che lascia il cittadino in perdita, perché non avrà quello per cui paga e pagherà. Questa è la vera storia di Lucca gentilissimo direttore generale. Questo è il project financing toscano che non può che andare verso il crack-finanzario a meno che non si continui ad accendere mutui per coprire il debito. Come è stato fatto dalla Regione Toscana con il fondo di rotazione (ovvero prestito con le banche), caricato sul bilancio della ex azienda Usl 2 Lucca per far fronte al rosso finanziario dell’ospedale di Lucca (e Prato). E chi paga? Il cittadino lucchese con riduzione dei servizi”.
“I Comitati Lucca per una sanità migliore ‘Raffaello Papeschi’ e Lucca Est ‘Serghio Ghiselli’ – chiude la nota – chiedono al cittadino una maggiore presenza e partecipazione alle nostre future iniziative modo da pianificare le azioni da farsi al fine di bloccare questo malvagio, dannoso e altamente costoso sistema. Inoltre si chiede allo Stato, finora assente, di rendere visibili su web qualsiasi atto pubblico di ogni amministrazione e soprattutto tutti gli atti del Sior, che è il mandatario e proprietario di tutte le concessioni ma che fino ad oggi, ritenendosi un organo privato, non ha mai messo a disposizione alcuna documentazione sul sito web. Infine ai 22 consiglieri comunali che hanno approvato il 20 dicembre 2005 la costruzione del San Luca chiediamo che si rendano conto del grosso danno che hanno fatto alla città e si impegnino in un azione comune affinchè si riporti la cosa pubblica al vero interesse collettivo e la spesa pubblica a livelli di accettabilità per una comunità. Questo è quello che vogliamo come comitati e su queste basi riparterà la nostra azione futura”.