
A distanza di un mese dalla commemorazione di Don Aldo Mei, oggi (3 settembre) la città di Lucca ha rinnovato la memoria dei tragici fatti di Farneta. Dodici monaci e trentadue civili che avevano trovato rifugio nel monastero, credendo di essere al sicuro in quel luogo consacrato, furono rastrellati dai tedeschi nei primi giorni di settembre di 73 anni fa: molti di loro furono uccisi il 10 settembre, altri imprigionati, altri deportati.
“La strage di Farneta – spiega il sindaco Tambellini in un post su Facebook dopo la commemorazione – è l’ultimo tragico epilogo di quella “guerra ai civili” che in Lucchesia colpì in maniera violenta anche il clero, gli uomini di Chiesa che proprio in quegli anni avevano dato vita ad una rete di solidarietà che aveva come unico scopo quello di salvare quante più vite possibili dal massacro. Nel 2001 il Presidente della Repubblica Ciampi, su iniziativa dell’Istituto Storico della Resistenza di Lucca, ha insignito il monastero di Farneta della medaglia d’oro al valore civile”.
“Oggi – chiude Tambellini – la città di Lucca torna a rendere omaggio alla forza d’animo e alla compassione che ha guidato l’azione di questi monaci, nella piena consapevolezza che ciò che noi oggi siamo lo dobbiamo anche a loro”.