
Ricordate il protagonista della serie americana Limitless, dotato di straordinarie capacità mentali grazie ad un misterioso farmaco, che mette le sue doti al servizio dell’Fbi? Chi da studente non avrebbe voluto una pillola magica per imparare più facilmente? Ma è davvero possibile potenziare il nostro cervello con un farmaco? E quali sono le implicazioni etiche? Di quello che viene oggi chiamato il ‘doping’ cerebrale si parlerà domani pomeriggio (27 settembre), alle 17,30, nella biblioteca della scuola Imt Alti Studi Lucca (piazza S. Ponziano) con il ricercatore Mirko Garasic, (Cattedra Unesco di Bioetica e diritti umani all’Università europea di Roma, già visiting professor alla scuola) e Andrea Lavazza, studioso di scienze cognitive e neuroetica del Centro universitario internazionale di Arezzo e segretario della società italiana di NeuroEtica. L’incontro fa parte di Aspettando Bright, iniziativa organizzata dalla scuola Imt che introduce La notte dei ricercatori, in programma venerdì (29 settembre).
La neuroetica, disciplina nata recentemente dal felice connubio tra neuroscienze ed etica, si occupa dello studio delle basi cerebrali dell’etica, vale a dire come si sviluppa il senso morale e i fattori che regolano il comportamento sociale. Altro ambito di interesse della neuroetica è proprio quello di stabilire i limiti del potenziamento della capacità cerebrali, argomento che è al centro del dibattito internazionale. I cosiddetti potenziatori cognitivi sono sostanze utilizzate per aumentare alcune funzioni mentali come la memoria e la concentrazione, ma anche l’autostima, la capacità di prendere decisioni, come pure la facilità nella vita di relazione. Garasic e Lavazza intratterranno il pubblico discutendo le più recenti diatribe affrontate dalla nuova disciplina.
Nell’immaginario collettivo, ci sono, poi, menti che non hanno bisogno di essere “aiutate” a brillare perché eccezionali per natura. Una di queste è quella di Renato Caccioppoli, il celebre studioso protagonista del film di Mario Martone “Morte di un matematico napoletano”. La pellicola verrà proiettata domani alle 21 all’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca, preceduta da una conversazione con il matematico e regista Michele Emmer che tratterà del legame tra l’arte e la scienza dei numeri. La proiezione è organizzata in collaborazione con il Cineforum Ezechiele 25,17.
Michele Emmer, professore ordinario di istituzioni di matematica presso l’Università di Roma “La Sapienza”, da trent’anni si occupa di cinema, arte, musica e letteratura. Ha realizzato, in coproduzione con la Rai, oltre una ventina di film sulla matematica, tradotti in diverse lingue e distribuiti in molti paesi. A Napoli ha curato la sezione dedicata alla matematica della “Città della Scienza” e, alla Biennale di Venezia del 1986, la sezione sullo spazio. Ha organizzato svariate mostre e conferenze su matematica e arte e da una decina d’anni organizza, all’Università di Venezia, convegni sul tema “matematica e cultura”. Gli incontri sono rivolti al pubblico, con ingresso libero. Per maggiori informazioni clicca qui.