Sciopero al mercato, Comune promette interventi

27 settembre 2017 | 08:30
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Sciopero al mercato, Comune promette interventi
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Sciopero al mercato, Comune promette interventi
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Sciopero al mercato, Comune promette interventi

Mercato alle Tagliate, scatta la protesta. Troppi disagi, pochi affari e tutta una serie di questioni aperte hanno convinto oggi gran parte dei titolari di licenza a lasciare tutto il materiale sui camioncini e ad astenersi dal loro lavoro settimanale. Una rapida riunione fra i titolari dei banchi, mentre allestivano soltanto gli ambulanti del settore alimentari e quelli ‘a sorteggio’, per poi decidere di inviare una delegazione di cinque persone a Palazzo Orsetti per parlare con il sindaco e con l’assessore alle attività produttive Valentina Mercanti.

La questione va avanti da settimane, anzi da mesi. Ma stavolta ha raggiunto dimensioni importanti visto che, praticamente, il mercato delle Tagliate oggi non si è tenuto. Ognuno porta motivazioni diverse. Si parte dal problema degli allagamenti dei titolari dei banchi che sono a ridosso del poggio: “Se piove – dice una signora, che attende notizie all’interno del proprio furgone – qui andiamo sott’acqua e non riusciamo a lavorare e poi l’affluenza al mercato è davvero bassa”.
Già, l’affluenza. Una questione che ricorre nelle parole di coloro che protestano in strada. I più focosi, per motivi ‘strategici’ non fanno parte della delegazione inviata in Comune: “Non rientro con le spese da quando siamo qui – dice una signora titolare di un banco di alimentari – Ai Bacchettoni eravamo in cinque e non si riparava, ora basto e avanzo da sola. E io ho le spese vive, il pane, i salumi, che se non vendo sono solo un costo”. “Non è possibile – commenta un’altra ambulante – che su 140 banchi nessuno funzioni. Questo significa che non siamo noi che non sappiamo lavorare, ma che è la collocazione ad essere sbagliata”.
Non mancano le critiche anche per la sicurezza: “Qui – dice uno dei più arrabbiati – non c’è nessun tipo di misura di sicurezza. Si parla tanto di attentati, ma se qui arriva qualcuno fa presto a tirare sotto 100 persone. Per non parlare dei migranti, che bivaccano e creano sporcizia proprio alle spalle dei banchi del mercato e da cui a volte sono stato anche minacciato”.
Una situazione, per gli ambulanti che protestano, che è arrivata al limite, fra diffidenza e accuse. Alla politica come alla concorrenza sleale di chi non avrebbe mezzi idonei e non farebbe le cose perfettamente in regola, non pagando neanche il suolo pubblico.
C’è già chi propone alternative: “Si potrebbe anche fare – dice un altro titolare di licenza – anche una doppia ipotesi di allestimento, una in centro storico e una allo stadio, se non è possibile il ritorno ai Bacchettoni. Ma una soluzione va sicuramente trovata”.
A incidere, comunque, oltre alla collocazione c’è sicuramente la crisi. A parlare è uno degli ambulanti storici della cittè, Pompeo Agostini, che oggi ha montato ‘a sorteggio’ il suo banco, insieme a pochi altri che non figurano fra i titolari fissi di licenza alle Tagliate: “Una volta – dice – c’era un giro diverso. Io sono di Segromigno e qualche anno fa non c’era bisogno di cercare lavoro in zona, te lo venivano a chiedere. E poi, quanto a noi, adesso c’è la concorrenza schiacciante, da una parte dei supermercati, dall’altra dei venditori abusivi che vendono robe contraffatte”. Pompeo è comunque scettico della possibilità che il mercato possa cambiare sede: “Se hanno detto che non c’è possibilità di rimanere in centro inutile stare a fare troppe questioni. Non si può fare e basta”.
Toni caldi, che Palazzo Orsetti ha cercato di stemperare: la delegazione di ambulanti, accompagnata da Nicola Dell’Olivo di Confcommercio e da Valentina Cesaretti di Confesercenti, è stata ricevuta dal sindaco, dal vicesindaco Giovanni Lemucchi e dall’assessora Valentina Mercanti. “Da parte nostra – spiega la Mercanti – c’è stata, come sempre, massima apertura nell’ascoltare le criticità espresse dai commercianti. Ci siamo anzitutto impegnati a risolvere, entro sabato, i disagi degli ambulanti che in caso di pioggia si ritrovano col proprio banco sott’acqua. Già due settimane fa, con l’assessore Marchini, abbiamo effettuato un sopralluogo per verificare le condizioni per posizionarvi una griglia di scolo. Vorremmo inoltre – continua l’assessora – posizionare dei cartelli indicatori in centro storico per segnalare il mercato e ci piacerebbe allestire uno spazio che accresca la vivibilità dell’area. Per esempio, se trovassimo le risorse utili, ci piacerebbe allestire un piccolo parco giochi. È anzitutto interesse dell’amministrazione Tambellini rendere attrattiva la porzione di città che ospita il mercato bisettimanale. Per questo, abbiamo chiesto agli ambulanti di presentarci delle proposte concrete, che valuteremo nella loro fattibilità in un prossimo incontro. L’attenzione al mercato di piazzale Don Baroni – continua la Mercanti ribadendo che la collocazione non è in discussione – è molto alta e faremo il possibile per correggere quanto è di nostra competenza e per facilitare il lavoro degli operatori”. Un’attenzione che costituisce un capitolo importante del piano di riorganizzazione dei mercati che l’amministrazione dovrebbe poter presentare entro la fine dell’anno. “Intendiamo inoltre – aggiunge Valentina Mercanti – intensificare i controlli, già puntuali peraltro, sulle posizioni fiscali e assicurative degli esercenti, così come ci hanno essi stessi richiesto”. 
“Questo mercato, che soffre di una profonda crisi commerciale, legata anche a questioni economiche di carattere più generale – è il commento di Valentina Cesaretti di Confesercenti – ha subito un tracollo notevole con lo spostamento dal centro città. Per cui è necessario risolvere tempestivamente i problemi di carattere logistico e di sicurezza, che da sempre andiamo denunciando. Punto di partenza necessario, ma non sufficiente. Un lavoro notevole, infatti, va fatto mettendo in piedi anche un piano di marketing, che faccia conoscere le attività del mercato ai cittadini ed ai turisti, investendo sui principali canali di comunicazione e su una cartellonistica di base che, ad oggi, manca del tutto. Sono state avanzate anche proposte che vadano nel senso di ripensare collocazioni alternative, anche in modalità sperimentale una tantum, come ad esempio lo stadio, le Mura e la zona dell’ex ospedale Campo di Marte”. “L’amministrazione – prosegue la Cesaretti – si è mostrata pronta e disponibile ad accogliere le proposte degli operatori, partendo proprio da quel lavoro di messa a norma completa dell’area. Il sindaco e l’assessora si sono inoltre resi disponibili ad intraprendere un percorso che cerchi, nei modi e nelle forme da studiare, di risollevare un settore che da troppo tempo subisce sotto vari fronti pressioni e difficoltà. Ci auspichiamo – conclude Cesaretti – che questa protesta possa aver in qualche modo ulteriormente sensibilizzato l’amministrazione su un tema che ci sta particolarmente a cuore, perché, come ripetuto più volte, riguarda il futuro di molte famiglie, che oggi con difficoltà cercano di tirare avanti”.