Promozione e più qualità per il rilancio del mercato

Sono rassegnati, ma non si danno per vinti. Per questo, stamani (30 settembre) erano tutti di nuovo lì, gli ambulanti del mercato delle Tagliate. Hanno deciso di aprire gli stand, che mercoledì scorso hanno tenuto serrati in segno di protesta per i tanti problemi dell’area di piazzale don Baroni, primo fra tutti, secondo quanto lamentato, proprio quello della collocazione.
Rassegnazione, si diceva. Ed è proprio su questo fronte: il Comune ha ribadito che non ci saranno passi indietro e ora che questo appare come definitivo, gli ambulanti chiedono allora più attenzione per completare una riqualificazione e valorizzazione del mercato che, secondo i più, non è mai decollata. A cominciare dalla pubblicità, istituzionale e non, in modo da far conoscere l’esistenza del ‘local market’ ai tanti turisti che frequentano la città ma restano soprattutto in centro storico.
Richieste avanzate già al sindaco, al vicesindaco e all’assessore al commercio Valentina Mercanti, che ha chiesto agli ambulanti proposte operative su cui confrontarsi concretamente. A queste stanno lavorando in questi giorni gli ambulanti. Ma molti si dichiarano già scontenti di un primo intervento compiuto dall’amministrazione comunale per tentare di risolvere il problema degli allagamenti in caso di maltempo.
“Si sono limitati a stendere della ghiaia sopra le grate dei posteggi dove erano stati segnalati gli allagamenti, in tutto dai 7 ai 10 banchi – osserva Nicola D’Olivo, referente della categoria per Confcommercio -: un intervento del genere non ci pare per nulla risolutivo. Gli ambulanti avevano chiesto che venisse steso dell’asfalto in modo da risolvere definitivamente il problema. E’ stato spiegato che non è stato dato il via libera dalla Soprintendenza perché nell’area c’è un vincolo. Ebbene, ci domandiamo quale vincolo paesaggistico possa mai esserci tale da non poter consentire la soluzione del problema e la messa in sicurezza della zona, che con i continui allagamenti potrebbe costituire un rischio non soltanto per gli operatori ma anche per i clienti”.
Ci sarà da attendere la prossima pioggia per verificare se il sistema funziona. Quello che non decolla, tuttavia, a detta da molti sono la qualità e la promozione del mercato. “Vedete – spiega un ambulante ad un banco di salumeria -: il problema non è l’area dove è stato trasferito il mercato, è il fatto che manca sempre di più qualità. Molti ambulanti hanno affittato a persone straniere, che poi presentano per lo più prodotti scadenti. Si dovrebbe invece fare una valutazione più ampia, evitando con l’amministrazione comunale il muro contro muro”.
Anche questo, comunque, è un punto all’ordine del giorno del Comune. L’intenzione è quella di verificare alcune licenze – diversi sono anche i morosi – e valutare anche se esiste la possibilità di rimuovere alcune situazione che, a ben vedere, non fanno la gloria del mercato cittadino.
“E’ un discorso molto complesso ma centrale – osserva al riguardo Nicola Dell’Olivo – ma quello della riqualificazione del mercato è un tema che va assolutamente affrontato con serietà. Purtroppo, non solo il mercato ma anche le fiere sono andate negli anni a scadere e questo è un peccato per tutti, perché si tratta della nostra tradizione. L’amministrazione comunale è stata invitata ad agire anche in questo senso ma soprattutto nella promozione della nuova area mercatale, che è del tutto mancata. E invece è importantissima, perché a questo punto è chiaro che i turisti in piazzale don Baroni non mettono piede e molti ambulanti sono andati in crisi. Alcuni con la fine dell’anno cesseranno l’attività: aver rinunciato mercoledì ad un giorno di lavoro per recarsi in Comune è un chiaro segnale delle difficoltà che devono affrontare in molti. Siamo disponibili a confrontarci e attendiamo di essere riconvocati dal Comune per esaminare, stavolta come non mai è necessario, proposte concrete: dalla promozione, ai parcheggi, fino al problema degli allagamenti”.