San Pietro a Vico festeggia i donatori di sangue

1 ottobre 2017 | 10:50
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San Pietro a Vico festeggia i donatori di sangue

Grande festa, questa mattina (1 ottobre), per i donatori di sangue Fratres. I gruppi del territorio e una delegazione vicentina si sono dati appuntamento di fronte alla chiesa parrocchiale di San Pietro a Vico e gli stendardi hanno sfilato fino a raggiungere il monumento ai caduti, dove il sindaco Alessandro Tambellini ha posto una corona commemorativa. “Sono onorato di essere qui oggi – ha esordito il primo cittadino – e credo che il gesto simbolico di aver posto una corona ai caduti e insieme di celebrare i gruppi Fratres dei donatori di sangue assuma una valenza del tutto particolare: il sangue non si fabbrica, nonostante i progressi a tutti i livelli non siamo ancora riusciti a produrre sangue sintetico”.

“In altri paesi – ha continuato Tambellini – il sangue si paga: noi sappiamo invece che il modello assunto dal nostro paese, la donazione spontanea, è il migliore per raggiungere standard qualitativi utili a coprire sempre il nostro fabbisogno. Donare sangue volontariamente e a cadenza periodica consente anche una maggiore prevenzione: con la donazione si attiva un ambito di controllo importante delle malattie che il donatore potrebbe contrarre. La donazione – ha spiegato – diviene significativa soprattutto in alcuni momenti dell’anno, come l’estate, periodo che vede un picco degli incidenti e, di conseguenza, si ha un fabbisogno di sangue più importante proprio mentre la popolazione è in vacanza o distolta da altre attività. La seria continuità che voi dimostrate, e la concordanza tra gruppi territoriali diversi, fa sì che ci possa essere la tempestiva trasmissione di dati che consente poi di raccogliere il sangue anche nei momenti più complicati. Lucca – ha ricordato Tambellini – storicamente, si distingue per la sua generosità in questo ambito. Il nostro primo centro ematologico, istituito molti anni fa, divenne modello per la Toscana e per l’Italia. Da Lucca partirono importantissimi ricercatori che hanno lavorato al centro ematologico nazionale e internazionale dell’Oms. Lucca ha avuto questo primato graziee a voi, alla gratuità che dimostrate ogni 6 mesi nel recarvi a donare il vostro sangue. Quello che fate è un’opera altamente meritoria: il donatore è colui che dà il sangue per un fratello sconosciuto. Da parte mia, anche a nome della comunità lucchese, il mio grazie piu sentito – ha concluso il sindaco – per quello che avete fatto e per quello che continuerete a fare coinvolgendo i giovani: mi fa piacere che il gruppo di San Pietro a Vico abbia saputo chiamare a raccolta tanti giovani con questo spirito e questa volontà. Anche il Comune sta tentando di intraprendere l’educazione alla donazione a partire dal lavoro di sensibilizzazione nelle scuole. Il sangue è dono di qualcosa di nostro, di una parte di noi, per il bene di tutti e questo messaggio deve poter risuonare limpido nella coscienza di ognuno”.
Alla cerimonia è seguita la celebrazione della messa domenicale; la festa si è poi spostata a tavola, per condividere in convivialità la domenica che precede la Giornata nazionale del dono (4 ottobre).