Il Comune al prefetto: meno migranti nell’hub

2 ottobre 2017 | 14:25
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Il Comune al prefetto: meno migranti nell’hub

Scendere a 80 persone entro la fine dell’anno. È questa la richiesta che il Comune di Lucca rivolge alla Prefettura rispetto alla situazione dell’hub di via delle Tagliate. Una richiesta che vuole raggiungere in tempi rapidi l’obiettivo di una progressiva riduzione del numero dei migranti richiedenti asilo sistemati nel centro di prima accoglienza gestito dalla Croce Rossa di Lucca.
“Il campo della Croce Rossa si trova su un terreno che è punto di raccolta per la Protezione Civile e che deve essere messo a disposizione della cittadinanza in caso di necessità – spiega l’assessora al sociale, Lucia Del Chiaro –. Anche per questo motivo abbiamo chiesto alla Prefettura di portare il numero delle presenze dell’hub a non oltre 80 unità entro la fine dell’anno. Il lavoro svolto dalla Croce Rossa è ineccepibile e lo dimostra anche il fatto che fino ad ora non c’è mai stato alcun problema di ordine pubblico. Tuttavia è opportuno ricucire il rapporto della città con l’argomento richiedenti asilo, incentivando un modello di accoglienza a piccoli gruppi e di integrazione capillare. Penso, per esempio, alla creazione di squadre miste, lucchesi e stranieri, per la cura del territorio attraverso attività volontarie che possano diventare anche momenti di conoscenza reale. Oppure allo sport e alla musica, come strumenti di inclusione e di opportunità per i più giovani”.

Attualmente l’hub di via delle Tagliate ospita poco meno di 200 persone che, se sommate a quelle già accolte nelle strutture dislocate sul territorio comunale, porta il numero di richiedenti asilo presenti nel comune di Lucca assai al di sopra delle quote previste dal piano Anci. “La nostra città si è fatta trovare preparata di fronte al fenomeno migratorio di questi anni – aggiunge la Del Chiaro – che è un qualcosa di molto più grande di noi e che fronteggiamo ogni giorno percorrendo la strada del buonsenso, della solidarietà e del diritto, contro il populismo e la facile demagogia, che non risolvono i problemi. L’hub funziona, il rapporto con la Croce Rossa è ottimo, il modello dell’accoglienza diffusa regge e dà anche buoni risultati, la collaborazione con la Prefettura non è mai mancata: in quanto Comune capoluogo, poi, non possiamo esimerci dall’avere sul nostro territorio un hub di prima accoglienza. Ma, nella nostra visione, deve diventare un luogo a bassa intensità, dove le persone restano esclusivamente per il tempo necessario per essere registrate, assistite dal punto di vista sanitario e poi trasferite nei centri titolati all’accoglienza presenti su tutta la provincia. Tuttavia, come l’amministrazione comunale ha più volte ripetuto, è necessario che i Comuni che ad oggi non collaborano o collaborano poco facciano la propria parte”.