Attività motorie, grande partecipazione al corso Asl

Molte le iniziative in atto nell’ambito territoriale di Lucca per lo sviluppo del progetto regionale sull’attività fisica adattata (Afa).
In particolare oggi (7 ottobre) la medicina dello sport – insieme a tutti gli altri settori dell’Azienda Usl Toscana nord ovest coinvolti nel progetto – ha organizzato il primo corso di formazione per i provider Afa (enti, associazioni, società sportive, palestre, piscine etc) della Piana di Lucca e della Valle del Serchio, che si è svolto nella sede del centro sanitario di Capannori ed ha fatto registrare un’ampia partecipazione.
A Lucca è inoltre a disposizione di tutti gli utenti un pieghevole con l’elenco delle strutture che aderiscono al progetto; è stato anche attivato da alcuni mesi un punto informativo, ogni mercoledì e venerdì pomeriggio dalle 14 alle 18, nella sede dell’unità funzionale di medicina dello sport all’interno della Cittadella della Salute Campo di Marte, al secondo piano del padiglione C.
Con la ripresa autunnale delle attività sono poi stati attivati molti nuovi corsi organizzati dalle società sportive, dagli enti di promozione sportiva e dalle palestre presenti sul territorio.
Per la prima volta, tra l’altro, sono stati coperti tutti i comuni della piana di Lucca con l’attivazione di nuovi corsi anche nei comuni di Pescaglia e Villa Basilica. Inoltre, il comune di Altopascio si è fatto carico di organizzare nuovi corsi Afa sul proprio territorio, mentre a Capannori, anche in questo caso in collaborazione con il Comune, c’è a disposizione una nuova palestra, all’interno della casa della salute di Marlia.
In fase di sviluppo, come è emerso nel corso dell’incontro di oggi (7 ottobre) a Capannori, anche l’attività nella zona della Valle del Serchio. Quello legato all’Afa è un progetto della Regione Toscana nato nel 2005 con la delibera 595 revisionata successivamente con la 459/2009 e con la più attuale 903 del 2017. Essa prevede programmi di esercizi non sanitari, svolti in piccoli gruppi due o tre volte alla settimana per lunghi periodi, dedicati a soggetti affetti da malattie croniche e finalizzati alla modifica dello stile di vita per la prevenzione secondaria e terziaria della disabilità. Il controllo, il coordinamento e la promozione del progetto sono a carico dell’Azienda sanitaria e, trattandosi di un’attività assistenziale a basso impatto cardio-circolatorio, non necessita di certificazione medica da parte del medico di famiglia o del medico sportivo.
L’attività si differenzia sulla base della patologia che presenta l’utente. Si parla infatti di esercizi per persone con capacità funzionali conservate nel caso in cui sia presente sindrome da immobilizzazione, lombalgia, protesi d’anca e ginocchio, problematiche muscolo-scheletriche etc., ed esercizi per persone con ridotta competenza funzionale nel caso di patologie neurologiche, reumatologiche, tumorali e metaboliche che necessitano invece dell’invio dello specialista e che verranno seguite in palestra dal fisioterapista, che utilizzerà protocolli di esercizi condivisi con l’equipe della riabilitazione.