Italia Nostra: Comics e Summer non sono antidoto per Lucca

14 ottobre 2017 | 08:57
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Italia Nostra: Comics e Summer non sono antidoto per Lucca

Le grandi manifestazioni in centro storico? Non risolvono i suoi problemi e in particolare la crisi di ’residenzialità’. Ne è convinta Italia Nostra onlus, che risponde alle riflessioni dell’assessore alla cultura e al turismo Stefano Ragghianti. “Le città, come le persone, devono vestire l’abito che loro si addice ed il corpo di Lucca – spiega Italia Nostra – è il suo centro storico con le Mura entro cui è racchiuso: la sua conformazione – con i monumenti, le piazze ed il reticolo di strade, prodotto di una storia millenaria – condiziona necessariamente la scelta. Non è il culto di una fotografia antica, ma il riconoscimento del valore di quanto abbiamo ereditato e la coscienza del dovere di conservazione di un patrimonio storico ed artistico”.

“Dovere che, consacrato legislativamente fino dall’unificazione del Paese, ha avuto posto tra i principi fondamentali della carta costituzionale e trova la sua ultima espressione normativa nel Codice dei beni culturali e del paesaggio. La tutela che questo testo assicura alla categoria dei beni culturali passa attraverso tre momenti fondamentali che sono la protezione, la garanzia della fruizione pubblica e la valorizzazione. Il primo di questi tre momenti è espressamente volto a scongiurarne non solo, come è ovvio, la distruzione, il deterioramento o il danneggiamento, ma anche l’adibizione ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico. La concreta possibilità della fruizione da parte della collettività identifica la ragione stessa della accordata tutela, ne rappresenta lo sbocco necessario, mentre la valorizzazione richiama quelle iniziative che mirano a dare al bene il giusto risalto e a favorirne la conoscenza e l’apprezzamento. Questo approccio doverosamente legalitario al tema, vale di per sé a respingere l’idea che il futuro del centro storico possa identificarsi col turismo dei grandi intrattenimenti di massa quali il festival di luglio ed i Comics” .
“Questi implicano, infatti, per la loro realizzazione, la negazione di tutti e tre i ricordati principi della tutela – attacca Italia Nostra – poiché sottraggono alla collettività, per tempi significativi, l’uso e la visione di spazi e monumenti protetti, li piega ad usi incongrui e li strumentalizza a fini di profitto, con un evidente ribaltamento della prospettiva dell’attività di valorizzazione che pone al centro il bene culturale nella sua integrità. La scelta, insistita, del centro cittadino come sede di quegli eventi – che meritano di essere coltivati ma che esigono collocazioni adeguate alla loro risonanza sociale – si sta, d’altra parte, rivelando strumento inefficace contro la crisi di residenza – e di conseguente vitalità – che affligge il centro storico con una progressione in atto dagli anni settanta del secolo scorso e di cui, secondo molti, avrebbe dovuto rappresentare un antidoto. Il futuro da costruire passa attraverso la necessità di recuperare residenza all’interno delle Mura urbane e di gestire il volano economico del turismo con accortezza, da un lato, di individuare o realizzare altrove spazi e strutture idonee ai grandi eventi e, dall’altro, di attrarre nel centro storico il turismo che gli è congeniale, quello continuo e discreto mosso dal desiderio di conoscere la città e i suoi monumenti, richiamato da iniziative di effettiva valorizzazione del suo cospicuo patrimonio di storia, di arte e di musica”.