Opposizioni insorgono: suolo pubblico, no alla stangata

“E’ una stangata la rimodulazione della Cosap (tassa per l’occupazione del suolo pubblico) decisa dall’amministrazione Tambellini, con le nuove tariffe che saranno portate prossimamente in Consiglio Comunale. Sì, perché gli aumenti sono superiori al 120 per cento, e riguarderanno solo il centro storico, non l’area esterna alle mura urbane”. Lo sostiene la lista civica SìAmoLucca in una nota del segretario Roberta Betti. Ma sono numerose le voci di contrarietà al provvedimento che arrivano dalle opposizioni. Anche Giovanni Minniti, capogruppo della Lega Nord, boccia la misura, definendola come “l’ennesimo errore della giunta Tambellini”. Fdi invece parla di “provvedimento inconcepibile”.
“Qualcosa non quadra – riprende al riguardo SiAmo Lucca -: ma l’assessore Valentina Mercanti non è assessore allo sviluppo economico? E quale tipo di sviluppo può esserci nel tartassare ulteriormente imprenditori? Ce lo chiedevamo da tempo quale sarebbe stato il compromesso da pagare, per i gestori e proprietari dei pubblici esercizi, in cambio del rinnovo e addirittura dell’estensione della moratoria sulle nuove aperture. Lo abbiamo purtroppo scoperto – si legge ancora nella nota -. Questa è quindi l’arma messa in campo per limitare il proliferare dei dehor e degli spazi all’aperto di bar e ristoranti: il prezzo. Non quindi la richiesta di una maggiore ricerca nei materiali e nelle sistemazioni, non un impegno maggiore (anche economico) richiesto per arredi di qualità o progettualità qualificanti, bensì il prezzo: la strada più semplice. È come se un locale di alto livello pensasse di selezionare la propria clientela applicando prezzi alti anziché imponendo un abbigliamento elegante, la cravatta e l’abito da sera. D’altronde l’operazione nel suo complesso sta in piedi alla perfezione: con la moratoria praticamente approvata le associazioni di categoria sono disarmate, i residenti sono accontentati sia perché si frena da un lato il proliferare di bar e ristoranti che possono far confusione, sia perché la maggior tassazione riguarda proprio quelle tipologie attività da tempo nel mirino per il tema della movida. L’unica a rimetterci è la città che non avrà né alcuno sviluppo economico né alcun vantaggio dal punto dell’impatto estetico che spesso le occupazioni di suolo pubblico hanno sulle ricchezze artistiche e monumentali del paesaggio circostante. Il partito delle tasse è di nuovo al lavoro, immaginiamo che questo sia solo l’inizio. E per fortuna che Tambellini solo pochi giorni fa dichiarava in un comunicato: ‘Salvare i piccoli centri, Lucca lancia la volata nazionale’. In 22 righe il sindaco parla praticamente solo del centro storico, peraltro utilizzando termini come valorizzazione e rivalutazione che mal si collegano con una stangata che non va nella direzione di dare un maggiore decoro ma punta solo a fare cassa”.
“La decisione dell’amministrazione Tambellini di raddoppiare i canoni – spiega invece il capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale Giovanni Minniti – per l’occupazione del solo pubblico per bar e ristoranti del centro storico rappresenta una scelta punitiva per gli imprenditori già tartassati dal fisco e dagli altri innumerevoli adempimenti burocratici”.
“L’assessore al commercio – prosegue Minniti -, ha affermato che i commercianti del centro sono quelli che traggono i maggiori benefici dagli eventi che si svolgono in città per cui il raddoppio delle tariffe è più che giustificato. Quello di usare gli strumenti fiscali per colpire chi fa impresa e crea occupazione è un collaudato metodo della sinistra che considera cittadini ed imprese come bancomat da usare per reperire risorse da destinare a spese improduttive ma la regola del tassa e spendi impoverisce il tessuto economico. Le attività commerciali del centro, conclude Minniti, meritano ben altra considerazione da parte dell’amministrazione comunale: i tavolini all’aperto sono stati collocati sul suolo pubblico dietro autorizzazione del comune e sono altre le cose che deturpano l’immagine della città come i bivacchi di nullafacenti e gli episodi di microcriminalità”.
“Inconcepibile l’aumento della tassa Cosap nel centro storico di Lucca. Un atto controproducente e inutile che dimostra ancora una volta di più con quanta arroganza e prepotenza questa amministrazione intende lavorare”. Questo il monito unanime del gruppo Fratelli d’Italia Lucca, che si scaglia contro la decisione dell’attuale amministrazione comunale. “Un aumento – si ricorda nella nota – che varierà da zona a zona, e che per esempio, nella zona denominata A+, la tariffa attuale di 0,41 euro giornalieri a metro quadrato, passerà a euro 0,97, quasi il 140% di aumento. Perché questo sconsiderato aumento? Le motivazioni paiono essere quelle di voler limitare il proliferare di tavoli e gazebo nelle piazze della città, oltre che il miglioramento della fruibilità veicolare (ma il centro storico non è un’isola pedonale?). E si tratta di commercianti che spesso e volentieri si trovano a dover chiudere bottega perché non riescono a pagare gli alti canoni d’affitto, per non parlare poi del carico fiscale cui si trovano di fronte periodicamente. In un periodo di difficile crisi – prosegue la nota -, dove il nostro paese è devastato da un continuo disordine sociale, e in una città dove non si fa altro che parlare e incitare allo sviluppo del turismo e dell’economia, perché si creano questi ostacoli che vanno a danno del commercio e di conseguenza di tutta la nostra comunità? L’amministrazione Tambellini non trova di meglio che sfogarsi in maniera dittatoriale contro chi, molto spesso, fatica ad andare avanti. I commercianti guadagnano già abbastanza, questo è in sostanza il pensiero giustificatorio di palazzo Orsetti? Bene, allora che questi signori che governano la città, vadano di locale in locale a sentire da vicino il parere degli esercenti e quindi a carpire le vere realtà dei fatti da chi lavora e paga le tasse, evitando di prendere decisioni troppo facili e contrarie a quelli che sono i principi della vera democrazia sociale. Ma non solo in fatto di Cosap per il commercio si denota l’inadeguatezza di questa giunta comunale, perché per ciò che riguarda invece il suolo pubblico in fatto di ristrutturazioni edilizie, non sanno neanche copiare e se lo fanno, lo fanno male. Infatti, nella trascorsa amministrazione Fazzi, per opera dell’allora assessore Marco Chiari, la tassa era addirittura azzerata proprio per agevolare il recupero del patrimonio immobiliare, invece oggi viene attuato un semplice sconto del 30% sulla tariffa, magari anche aumentandola così da fare tornare i conti. Tutto ciò è un segno di vicinanza verso il cittadino? Il gruppo Fratelli d’Italia Lucca parla di arroganza e prepotenza e si dissocia ampiamente da queste decisioni assolutamente inammissibili e sciagurate di codesta amministrazione, e si unisce a quello che è il disdegno di coloro che ne resteranno colpiti e delusi. Continueremo la nostra battaglia per dimostrare da una parte quanti sprechi, di soldi pubblici, quest’amministrazione fa e dall’altra quante imposizioni fiscali mette in atto”.