Cosap, sindaco agli esercenti: non si torna indietro

Disponibilità al confronto sulle scelte che condizioneranno il futuro della città, sull’affermazione del modello-Lucca quale alternativa possibile e necessaria al modello-Firenze, sui temi della mobilità, dei parcheggi e dello sviluppo urbano. Praticamente su tutto, tranne che sulle scelte legate al bilancio del Comune. E, perciò, sulle decisioni prese per aumentare le entrate dell’ente. È questa la ferma posizione manifestata dal sindaco Alessandro Tambellini e dall’assessore allo sviluppo economico, Valentina Mercanti, alla delegazione di Confcommercio Lucca, ricevuta a Palazzo Orsetti su richiesta dei titolari dei pubblici esercizi colpiti dall’aumento della tassa sul suolo pubblico. Commercianti che ora sono sul piede di guerra.
Di fronte alla rappresentanza di Confcommercio, che era guidata dal presidente Ademaro Cordoni e dal direttore Rodolfo Pasquini, Tambellini si è, infatti, dunque mostrato risoluto nel confermare la decisione della giunta, confortata anche dal forte sostegno dei gruppi consiliari di maggioranza: “Sulla Cosap non si faranno passi indietro”, ha detto. Alla base di tutto, ha spiegato il primo cittadino, ci sono esigenze di bilancio.
Sicuramente, i commercianti lucchesi avrebbero voluto che sulla Cosap ci fosse una minima concertazione, ma superato questo impasse, la discussione si è orientata sulla richiesta di spostare l’entrata in vigore del provvedimento dal 1 gennaio al 30 giugno 2018 e, insieme, di rivedere la classificazione delle varie aree all’interno del centro storico, oppure – extrema ratio – di rimpinguare le casse del Comune con le entrate derivanti dalla riapertura del parcheggio Lorenzini. Progetto, quest’ultimo, non praticabile, almeno nel breve tempo, in quanto collegato a troppe variabili che possono metterne in predicato la realizzabilità.
Comunque sia, proprio sulla riapertura del parcheggio Lorenzini i commercianti, nei prossimi giorni, incontreranno l’assessore ai lavori pubblici, Celestino Marchini. Ma sulla Cosap non c’è trattativa. La riunione di Palazzo Orsetti, è vero, ha fatto invece registrare un diffuso apprezzamento verso le iniziative assunte dall’amministrazione-Tambellini con la moratoria per le nuove aperture di bar e ristoranti, verso quelle rivolte alla realizzazione di manifestazioni culturali e di spettacolo, nonché mirate alla salvaguardia del centro storico che, anche secondo i commercianti, hanno portato Lucca a un livello di eccellenza in termini di afflusso turistico, ma che non devono trasformare la città come altre in Italia che sono ormai assediate da paninoteche, bar e pizzerie. Tuttavia la questione moratoria non compensa le scelte sulla Cosap, secondo quanto trapela dalla categoria dei commercianti. Che hanno provato a spiegare che con l’aumento si colpisce una sola categoria che già sta facendo i conti da anni con una crisi incalzante.
L’assessore Valentina Mercanti ha chiesto ai commercianti di proseguire nel solco della collaborazione: “Questa – ha spiegato – non è una misura che è stata adottata per colpire la categoria, né tanto meno è stata dettata da motivi politici. L’aumento della Cosap è strettamente legato ai conti del bilancio, che come tale non è concertabile. Appena assunta la decisione, condivisa all’interno della giunta e nella maggioranza, ho convocato le parti. Anche oggi ho richiesto che si proseguisse in un percorso comune per raccogliere idee e progetti per riqualificare il centro storico, perché non c’è soltanto la questione dei fast food. Bisogna stabilire che direzione prendere e vorrei che questo avvenisse con il contribuito degli esercenti e delle categorie”.