
Sui progetti Piu a Sant’Anna l’amministrazione comunale ha dato il via ad un percorso partecipativo “farsa”. Lo sostiene il presidente dell’Associazione Parco di Sant’Anna, Roberto Spinelli, che critica le modalità in cui si è svolto l’ultimo incontro nel quartiere, incontro che secondo Spinelli, è stato “soltanto vagamente informativo”.
“Pur riconoscendo a questa amministrazione una importante apertura nei confronti di cittadini ed associazioni relativamente ai processi partecipativi – sottolinea l’associazione, in particolare sul Più Quartieri Social S.Anna in cui siamo stati direttamente coinvolti, non possiamo esimerci dall’esternare le nostre considerazioni in merito a quest’ultimo, evidenziatesi con l’ultimo incontro (il quarto) avvenuto il 30 ottobre scorso”.
“Ci preme evidenziare – aggiunge Spinelli – errori e superficialità riscontrate, anche in considerazione del fatto che lo stesso processo dovrebbe a breve interessare i Più per San Vito e San Concordio. Premettiamo che la partecipazione è ormai strumento indispensabile e obbligo di legge per i comuni che devono ottemperarvene con precise azioni e disposizioni. Questo quarto incontro, organizzato poiché da noi più volte sollecitato per poter presentare delle proposte integrative, più che partecipativo ci é sembrato vagamente informativo: orario improbabile, progettisti con ansia da appuntamento imminente, in qualche caso la presentazione è durata 2 minuti scarsi, che illustrano solo pochi dettagli tecnici e saltando completamente la presentazione di uno dei progetti che ci sta più a cuore, quello relativo alla realizzazione del parco pubblico a verde attrezzato di via Matteotti. Insomma una partecipazione farsa in cui la nostra associazione, che ha sottoscritto il 18 dicembre 2015 un documento di concertazione sul Più S. Anna, rendendosi disponibile a partecipare al gruppo di lavoro istituito dall’amministrazione comunale, ha appreso che i progetti ormai esecutivi non avrebbero potuto essere in alcun modo interessati da eventuali modifiche o integrazioni. Eppure nel documento di monitoraggio e coordinamento partecipativo fornitoci dal Comune viene espressamente affermato che gli strumenti di progettazione partecipata sarebbero stati utilizzati durante la fase di redazione dei progetti definitivi; allora ci chiediamo a cosa sarebbe servita la nostra collaborazione se dovevamo servire solo a fare da spettatori con applauso a comando. Siamo profondamente delusi, anche perché l’associazione Parco S. Anna si è sempre contraddistinta per avere un approccio propositivo e collaborativo. In questa occasione infatti avevamo elaborato una proposta di facilitazione della mobilità ciclabile integrante il progetto per la rotatoria di piazzale Boccherini che, se adottata, avrebbe consentito un attraversamento della stessa rotatoria in totale sicurezza per i ciclisti provenienti da viale Luporini e diretti in piazzale Verdi. Questa soluzione avrebbe rappresentato secondo noi una svolta importante nella realizzazione delle ormai indispensabili rotatorie urbane, privilegiando nettamente la mobilità ciclabile. Riteniamo sia stata un’occasione mancata per predisporre un modello ben collaudato da utilizzare nelle imminenti procedure partecipative che riguarderanno i Più San Vito e San Concordio”.