Agitazione ispettori del lavoro: “Poche risorse”

16 novembre 2017 | 12:54
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Agitazione ispettori del lavoro: “Poche risorse”

Ispettorato del lavoro, attività a rischio: i dipendenti sono in stato d’agitazione perché “mancano risorse e riconoscimenti”. Domani (17 novembre) è previsto un presidio anche a Lucca, davanti alla Prefettura, dalle 10 alle 12. Si tratta di una mobilitazione nazionale lanciata da Fp Cgil, Cisl Fp, UilPa, Unsa, Usb, Intesa. A un anno dalla nascita dell’ispettorato nazionale del lavoro (Inl) come ente autonomo, se pur vigilato dal ministero del lavoro, che riunisce funzionari ex ministero del lavoro e delle politiche sociali, ispettori Inps e ispettori Inail, la creatura “può definirsi ad oggi un esperimento fallito”, scrivono le sigle sindacali.

“Il nuovo soggetto – proseguono – avrebbe dovuto dare impulso alle importanti attività ispettive e legali che garantiscono la tutela del lavoro e il recupero dell’elusione ed evasione contributiva e sul territorio, ed invece sono stati previsti ulteriori tagli alle risorse economiche, ignorando che il Ccnl dei lavoratori del settore pubblico non viene rinnovato da più di dieci anni e senza neppure ipotizzare l’apertura di un tavolo per la contrattazione integrativa. Il governo si era impegnato nella creazione del nuovo ente (Inl) ma non ne ha voluto poi seguire la crescita e, nonostante le ripetute promesse, non si ancora provveduto a un allineamento economico e contrattuale tra tutti gli ispettori del nuovo ente, determinando l’assurda situazione per cui colleghi che svolgono la medesima attività e operano congiuntamente ricevono retribuzioni molto diverse, situazione che qualunque ispettore considererebbe illecita in caso di accertamento ad un soggetto privato. Gli ispettori del lavoro – scrivono i sindacati – chiedono dunque più dignità e il rispetto dei basilari principi del diritto del lavoro per chi opera a tutela dei lavoratori, come ad esempio un’adeguata copertura assicurativa per i rischi connessi alla funzione ispettiva, tutela contro le aggressioni oggi sempre più frequenti durante il servizio esterno, adeguata formazione del personale, adeguamento della dotazione strumentale di supporto nell’attività di vigilanza, riconoscimento della professionalità di chi opera negli uffici legali dell’ente in attività di difesa tecnica su delega, valorizzazione delle attività amministrative svolte dal settore delle politiche sociali (vertenze sindacali, tutela della maternità, tutela del lavoro dei minori), equiparazione normativa, giuridica ed economica fra il personale ispettivo ed amministrativo degli enti previdenziali (Inps ed Inail) e quello ex ministeriale anche alla luce delle delicate funzioni di ufficiali di polizia giudiziaria svolte”.