Smog, stop a veicoli inquinanti. Limiti a riscaldamenti

21 novembre 2017 | 14:54
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Smog, stop a veicoli inquinanti. Limiti a riscaldamenti

È di nuovo emergenza per la qualità dell’aria, inquinata dalle polveri sottili emesse dai veicoli e dai riscaldamenti delle case. Non è servita evidentemente la pioggia degli scorsi giorni per migliorare la situazione e così, dopo diversi sforamenti dei livelli di guardia dei Pm10, sono in arrivo a partire da domani (22 novembre) e fino a sabato (25 novembre) un serie di limitazioni al traffico e all’utilizzo di legna da ardere per il riscaldamento delle case. Stop quindi alla circolazione del traffico veicolare dalle 7,30 alle 19,30 nei prossimi giorni per autovetture diesel e per tutti i veicoli merci euro 0, 1 e 2. E’ quanto stabilito dai Comuni di Lucca, Capannori, Altopascio, Porcari e Montecarlo che  hanno emesso apposite ordinanze a tutela della salute dei cittadini.
I provvedimenti, che rientrano nelle misure del Piano di azione comunale (Pac), sono stati presi in seguito alla nota di Arpat di questa mattina (21 novembre)  che ha comunicato il valore della media giornaliera di PM 10 negli ultimi 7 giorni, con quattro sforamenti, oltre alle previsioni meteo prodotte dal Lamma rispetto alla capacità di favorire l’accumulo degli inquinanti negli strati bassi dell’atmosfera nei giorni di oggi, di domani e di giovedì 23 novembre.

L’Arpat ha infatti registrato, tramite le stazioni di rilevamento della qualità dell’aria, un valore superiore alla media giornaliera massima consentita di 50 microgrammi per centimetro cubo di PM10 negli ultimi 7 giorni.
Inoltre, sempre da domani a sabato, sarà in vigore il divieto di accensione degli impianti di riscaldamento domestico alimentati a biomasse nel caso in cui questo non sia l’unica fonte di riscaldamento presente e dell’utilizzo di legna da ardere per il riscaldamento domestico per tutti i camini che non garantiscano un rendimento energetico superiore al 63% ed emissioni di monossido di carbonio inferiori allo 0,5%. Il divieto non riguarda le stufe a pellet, gli impianti ad alto rendimento termico e quelli che rappresentano l’unica fonte di riscaldamento dell’abitazione.
Il provvedimento non è valido per le zone collinari al di sopra dei 200 metri sul livello del mare.