





Ex Manifattura, i lavori strutturali terminano a fine luglio, mentre per la consegna dell’opera finale (completa di allacci, arredi e quant’altro) bisognerà attendere la conclusione del 2018. E’ quanto è emerso oggi (24 ottobre) nel sopralluogo al cantiere, al quale hanno preso parte il sindaco Alessandro Tambellini, l’assessore all’urbanistica Serena Mammini, il presidente di Aspera Spa Alex Amirfeiz; l’architetto Antonella Giannini, Nora Orlandini, Irene Panzani, Michela Guidi e Sabrina De Cianni di Lucca Creative Hub, che nel 2018 si insedierà nella ex Manifattura realizzando uno spazio interattivo per start-up che agiscono nel campo del sociale e della cultura.
Il contratto con la nuova ditta – dopo la brusca interruzione dovuta al fallimento della società cooperativa emiliana Unieco – è stato sottoscritto il 4 ottobre scorso ed i lavori sono iniziati il giorno successivo.
La parte della Manifattura al centro dell’intervento è quella che si articola lungo via Vittorio Emanuele II, via san Domenico e via dei Tabacchi, caratterizzata da due cortili interni. Gli interventi fino ad ora realizzati riguardano principalmente le demolizioni e il consolidamento dei solai. Nuovi interventi previsti si concentreranno anche sul miglioramento antisismico degli edifici. I lavori si dovranno concludere entro il 2018.
“Non vi nascondo – commenta Mammini – che il fallimento di Unieco ha complicato non poco i piani, ma adesso siamo ripartiti. Abbiamo pensato ad un piano complessivo delle funzioni per tutta l’area, oggetto del recente piano di indirizzo”. A proposito di funzioni, nel progetto dell’amministrazione c’è l’idea di riservare un’ampia porzione del piano terra (parte del lato ovest, ad oggi) ad un front office dei servizi comunali, agli uffici comunali (anagrafe in primis) ed anche all’archivio comunale, mentre il piano superiore dovrebbe essere destinato ad edifici pubblici.
“Mi pare che i lavori stiano procedendo speditamente – l’analisi del sindaco Tambellini – e che i tempi siano rispettati. Adesso ci stiamo muovendo per i bandi di gara: abbiamo già ben chiare le funzioni ed i servizi che vorremmo vedere qua dentro”.
Il settore che si articola intorno al chiostro quattrocentesco dell’ex convento di San Domenico, nella zona est, raccoglierà invece le funzioni dedicate alla cultura e all’alta formazione e sarà caratterizzato dalla permeabilità verso l’esterno: a dicembre sarà pubblicato il bando per l’assegnazione di questo spazio. Il chiostro coperto ha una grandezza di 1000 metri quadri e potrà ospitare spettacoli con capienza massima di 500 persone. Sì, in questo senso, anche a proiezioni cinematografiche, mentre è scartata l’ipotesi di realizzare una sala ad hoc, al chiuso.
Il chiostro si presenterà come un grande spazio aperto comune fruibile come estensione delle sale studio, mediateche e biblioteche; sarà servito da un caffè letterario e potrà accogliere manifestazioni culturali. Questa, a tutti gli effetti, sarà l’ala denominata Manifattura della cultura, come viene illustrato. “Questo è il nostro progetto – spiega ancora Mammini – ed i primi contatti in questo senso sono già stati avviati. Il Caffè letterario? Abbiamo l’esempio delle Murate a Firenze, trarremo spunto da un qualcosa che funziona benissimo. Qua vogliamo creare un centro culturale osmotico con la piazza coperta”. Ad insediarsi nei locali in procinto di essere restaurati c’è anche Lucca creative hub, che porterà in dote corsi di design, di videomaking e di architettura. Quest’ultimo progetto nasce in risposta al bando Anci 2016 Giovani e rigenerazioni creative per riqualificare immobili e spazi pubblici in stato di abbandono o parzialmente utilizzati inserendoli in un progetto di sviluppo territoriale e si è qualificato al secondo posto tra i comuni italiani.
L’intento finale è quello di fare del complesso un luogo frequentato da ogni generazione, capace di dialogare con la città e di essere frequentato quotidianamente da centinaia, se non migliaia, di persone. E, in questo senso, torna d’attualità il sempre forte interesse di Tagetik intenzionata ad aprire una sede all’interno della parte da alienare: “Vorrei che fosse chiaro una volta per tutte – spiega Mammini – che da parte nostra siamo prontissimi per questo inserimento. Mi pare di capire che la questione riguardi l’accordo con la Fondazione Crl sulla durata della locazione: spero vivamente che questa ipotesi si concretizzi”. Al primo piano, intanto, dovrebbe arrivare l’ossigeno fresco garantito dagli studenti di Fondazione Campus, l’unica ad aver espresso interesse finora, per quel che concerne il mondo dell’alta formazione.
Il primo e secondo piano, infatti, saranno adibiti a sede di un’istituzione di alta formazione dotata di una piccola foresteria. Per quanto riguarda i lati esterni a est, la palazzina d’angolo resterà sede della Soprintendenza che avrà in questi nuovi spazi la sede dell’archivio, mentre il piano terreno dell’edificio lungo via San Domenico sarà adibito a archivio, biblioteca e centro documentazione della stessa Sovrintendenza aperti al pubblico.
Non finisce qui, però: interesse da parte di più soggetti sarebbe stato espresso anche in ordine al Palazzo delle professioni, una struttura di 4200 metri quadri. Per integrare servizi e funzioni (commerciali, del terziario, residenze e non solo) in questo contesto, spiega l’assessore, servirà un piano attuativo. Confermata, sotto questo profilo, anche la fattibilità di un parcheggio multipiano, realizzato nella palazzina tra via del Pallone e piazzale Verdi: sarà articolato in due livelli, ciascuno dei quali ospiterà 80 posti auto (mentre il numero complessivo dei parcheggi alla ex Manifattura, ad oggi, è di 560 stalli). Il terzo parcheggio, seminterrato, troverà collocazione in piazza Cittadella, sovrastato da una grande piazza pubblica.
Ad ogni modo, il 20 gennaio prossimo (al Real Collegio) si terrà anche un appuntamento pubblico, con la cittadinanza, per discutere sulle ipotesi di coprogettazione. Attualmente nel cantiere – per eseguire i lavori di appalto da oltre 10 milioni di euro – sono impegnate 20 persone che nel prossimo mese di dicembre saliranno a 30, per arrivare a regime a circa 70 persone impiegate tra le varie lavorazioni in corso.
Lucca Creative Hub. Lucca Creative Hub è un progetto che propone un processo di innovazione culturale, sociale ed economica che, attraverso percorsi condivisi con la comunità e i giovani beneficiari coinvolti, vuole contribuire a ridisegnare il profilo produttivo ed urbano dello spazio individuato come oggetto di intervento, scommettendo sulla creatività giovanile, volano in grado di produrre e accelerare ricadute produttive ed economiche sul tessuto della comunità locale.
Il progetto nasce in risposta al bando Anci 2016 Giovani e rigenerazioni creative per riqualificare immobili e spazi pubblici in stato di abbandono o parzialmente utilizzati inserendoli in un progetto di sviluppo territoriale e si è qualificato al secondo posto tra i comuni italiani.
Il Comune di Lucca è soggetto capofila insieme ad associazioni locali (E-pic, Onda Espressiva, Spazi Attivi) Caritas diocesana, la cooperativa Le Macchine Celibi già attiva sul nostro territorio, le charity, inglese British Council e romana Vision.
Nel progettto l’Hub sarà punto d’incontro, di confronto, una connessione tra nuove tecnologie, genereazioni e competenze diverse per produrre anche idee imprenditoriali che saranno accompagnate, incoraggiate al fine di concretizzarsi in start-up: dai bisogni della comunità ai servizi, dai servizi alle imprese. Terminato la ristrutturazione dello spazio della ex Manifattura è previsto l’insediamento del progetto nell’Hub vero e proprio, che si avvarrà di uno spazio multifunzionale in cui realizzare una programmazione culturale anche con il coinvolgimento di associazioni e cittadini e un co-working che aiuterà ad avviare le imprese innovative e culturali dei giovani del territorio.
Paolo Lazzari
Le foto di Domenico Bertuccelli