Quartieri social al via, ‘salvi’ i 2 palazzi a S. Vito

5 dicembre 2017 | 12:00
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Quartieri social al via, ‘salvi’ i 2 palazzi a S. Vito

Ancora passi avanti verso le grandi riqualificazioni dei quartieri di Lucca. Dopo il Piu di Sant’Anna, per il quale sono attualmente in corso le procedure per le gare di appalto che affideranno i lavori, entra nel vivo anche la riqualificazione dei quartieri social di San Concordio e San Vito. Nella seduta di venerdì (1 dicembre) la giunta ha infatti approvato lo schema di convenzione che ora dovrà essere sottoscritta dal sindaco Alessandro Tambellini e dal presidente del consiglio dei ministri Paolo Gentiloni, presumibilmente già prima di Natale. 16 milioni e 383.081 euro: a tanto ammonta il finanziamento per Lucca del Cipe inserito nel fondo cofinanziamento del Comune di 4.907.069 euro e di 2.114.252 euro da parte di soggetti privati per un totale di 23.404.402 euro che verranno utilizzati per realizzare nuove opere pubbliche a servizio dei due quartieri e per nuovi spazi dedicati alla comunità.

Se la firma della convenzione avverrà entro il mese di dicembre come previsto, i mesi successivi, da gennaio ad agosto, saranno dedicati al passaggio dalla progettazione definitiva a quella esecutiva e poi alle gare d’appalto per arrivare ad aprire i primi cantieri alla fine della prossima estate. I successivi tre anni, dal 2019 al 2021, vedranno la realizzazione di tutti i lavori e l’avvio di tutte le attività previste. Non mancano comunque le novità rispetto alla prima fase progettuale: spicca infatti il progetto relativo alla riqualificazione di piazzale Ariosto a San Vito. I due edifici di edilizia residenziale non saranno infatti abbattuti come inizialmente previsto ma restaurati.
“Dopo Sant’anna, dove da tempo non venivano erogate risorse significative per il recupero del quartiere – ha sottolineato il sindaco Alessandro Tambellini presentando i progetti questa mattina (5 dicembre) – ora è la volta di altri due quartieri importanti come San Vito e San Concordio. I lavori si concentreranno soprattutto sui luoghi di aggregazione: così come per Sant’Anna, ci sarà il recupero dei impianti sportivi e del distretto socio-sanitario. Questo perché abbiamo riscontrato la necessità di creare nuovi luoghi di incontro e aggregazione per i cittadini”.
“Nel specifico – prosegue il sindaco – per San Concordio, si parla di tutta la zona intorno alla stazione, zona di nuova progettazione. Mentre per San Vito, ci focalizzeremo sull’ex centro socio-sanitario che dovrà contribuire alla vita del quartiere. Sugli alloggi di edilizia residenziale pubblica di cui si è molto parlato nei giorni scorsi, posso dire che, essendo immobili molto vecchi, dovranno comunque essere oggetto di restauro”. 
“Per quanto riguarda Sant’Anna – commenta l’assessore ai lavori pubblici Celestino Marchini – tutte le gare sono in dirittura d’arrivo, l’unica un po’ più indietro è quella legata al distretto. Nel giro di tre mesi si dovrebbero iniziare a vedere i primi cantieri. L’operazione complessiva ammonta a circa 8 milioni di euro. Su San Vito e San Concordio abbiamo 6 progetti principali per un totale di 19 milioni di euro. A San Concordio, i progetti riguarderanno la riqualificazione dell’area Gesam e poi avremo la realizzazione di piste ciclabili in via Nottolini e via della Formica che, nei nostri piani, poi dovranno ricollegarsi attraverso il sottopasso a quella in via di Tiglio e quindi all’ospedale. Su San Vito, come detto, oltre alla riqualificazione dell’ex centro socio sanitario, avremo il recupero dei campi sportivi adiacenti alla scuola Chelini e la riqualificazione degli immobili in piazza Ariosto. Infine anche qui, porteremo le piste ciclabili dentro il quartiere collegandole con quella che arriva alla rotonda dell’Arancio, in modo da portare la mobilità dolce anche dentro questo quartiere”. 
“Con questi progetti, manteniamo le promesse fatte in campagna elettorale di un maggior impegno anche verso le periferie – ha detto l’assessore alla partecipazione Gabriele Bove -. La riqualificazione dei quartieri va nella direzione di una maggiore vivibilità, un modo diverso di spostarsi e la necessità di trovare luoghi di aggregazione. Si tratta di investimenti strategici per questi quartieri”. 
A spiegare le modalità di realizzazione dei progetti è stato l’architetto e dirigente del Comune Maurizio Tani: “Questo bando aveva gli stessi obiettivi di quello fatto per Sant’Anna e ci siamo quindi mossi in analogia con quello. Gli interventi saranno coordinati tra loro e mirati a migliorare le strutture esistenti. Su San Concordio, ci sarà anche un grosso lavoro per mettere a sistema le varie aree verdi esistenti, che devono essere riqualificate e rifunzionalizzate. Per questo aspetto, il progetto prevede 4 milioni di euro”.
“Oltre agli interventi di carattere strutturale, ci saranno interventi collaterali affidati ad una serie di associazioni – conclude Tani -. Progetti a carattere sociale che trovano la loro giusta collocazione all’interno di questi piani strutturali. Ci aspettiamo di sottoscrivere entro fine anno l’accordo di programma con la presidenza del consiglio. Da li, partiranno le fasi di progettazione esecutiva e poi le gare. Un volta terminato l’iter, i lavori dovrebbero durare tre anni”.

I progetti nel dettaglio
I progetti si compongono di una serie di opere pubbliche che vanno dal recupero di edifici vecchi o dismessi, miglioramento della mobilità cittadina (piste ciclabili), realizzazione di aree sportive e riqualificazione di spazi pubblici. Accanto a queste opere di tipo strutturale saranno realizzati altri interventi che riguardano invece una serie di attività di cittadinanza attiva legate alla cultura, alla socialità, alla sicurezza, alla disabilità, alla povertà, progettate in modo partecipato con numerosi soggetti del territorio.
Ecco quelle che saranno, nel dettaglio, le opere e le attività per San Concordio e San Vito.
Area sportiva scuola secondaria Chelini. Il progetto prevede la riqualificazione di un’area strategica del territorio, segnalata dai cittadini nel corso delle riunioni partecipative, come una delle più critiche e al contempo come potenziale fulcro aggregativo dei giovani. Si prevede la realizzazione di un’area sportiva polifunzionale, adiacente alla scuola secondaria Chelini e la messa a sistema del verde circostante. Costo previsto: 170mila euro. Inizio lavori nel novembre 2018, fine lavori nel mese di agosto 2019.
Riqualificazione e recupero dell’ex distretto socio sanitario di via Giorgini da adibire a centro civico. Il fabbricato oggetto di intervento è situato nella frazione di San Vito al centro di un quartiere densamente abitato e sostanzialmente privo di spazi pubblici e organizzati per incontro, aggregazione e svago ed è destinato a divenire il cuore della comunità del quartiere. Si prevede la realizzazione di spazi polivalenti principalmente rivolti all’uso da parte di bambini, per ragazzi, adulti e associazioni. Il fabbricato diventerà il nuovo centro civico del quartiere. Costo previsto: 735mila euro. Partenza lavori: ottobre 2018, chiusura lavori a giugno 2020.
Teatro all’aperto nel quartiere San Vito. L’intervento, già realizzato, ha previsto la realizzazione di una platea dalla forma semicircolare con due gradoni della medesima forma per le sedute. Costo di 49.500 euro.
Recupero funzionale dei locali della Parrocchia di San Vito da utilizzare a carattere sociale. Il progetto nasce dall’esigenza di offrire spazi aggregativi per i cittadini e associazioni, spazi completamente assenti nel quartiere di San Vito. Si propone di recuperare un immobile dismesso da molti anni all’interno del quale saranno attivati servizi per le esigenze della famiglia, dei bambini e degli anziani del quartiere.  Costo previsto 238.700 euro. Il primo lotto degli interventi è già iniziato con fondi della Parrocchia. Il secondo lotto, finanziato dai fondi governativi, inizierà a ottobre 2018 con fine dei lavori prevista per giugno 2019.
Riqualificazione percorsi ciclo pedonali del quartiere San Vito. Il progetto si propone di riqualificare gli spazi urbani delle viabilità interne del quartiere di San Vito al fine di favorire l’aggregazione e l’integrazione sociale del quartiere. In particolare verranno privilegiati i collegamenti ciclo-pedonali disincentivando l’uso dell’auto e si migliorerà l’accessibilità alle attrezzature collettive esistenti. Costo previsto 711.300 euro.
Riqualificazione piazza Ludovico Ariosto. Anche grazie al confronto con i cittadini residenti il progetto non prevede più, come contenuto nella relazione originaria, la demolizione dei due edifici di edilizia residenziale pubblica. Gli edifici saranno infatti oggetto di un intervento complessivo di restauro e riqualificazione che  interesserà anche gli spazi esterni e la piazza stessa, con il miglioramento della funzionalità dell’isolato e del decoro urbano. Costo previsto 7,5 milioni di euro. Inizio lavori nel mese di ottobre 2018, fine lavori a giugno 2021.
Modifiche e completamento dei lavori di riqualificazione area ex Gesam. Questa proposta progettuale nasce dall’esigenza di riqualificare definitivamente un’area industriale semidismessa ed attualmente in totale stato di abbandono e di degrado, per affidarne una funzione aggregativa e socializzante attraverso una piazza pubblica aperta e coperta e una porzione di fabbricato chiuso. L’area non ha infatti ancora trovato una identità ed una relazione urbana. Inoltre è previsto il completamento delle opere di parcheggio pubblico interrato. Costo previsto 6.025.800 euro. Partenza lavori ottobre 2018 – fine lavori dicembre 2020.
Riqualificazione di via Nottolini e via della Formica con inserimento di pista ciclabile. Dalle riunioni partecipative con i cittadini è emersa forte l’esigenza di una riqualificazione della zona di Via della Formica e Via Nottolini al fine di renderla più sicura e vivibile. La proposta progettuale di riqualificazione prevede l’inserimento di una pista ciclabile e in alcuni tratti del percorso ciclopedonale verranno inseriti degli elementi di arredo urbano pensati con lo scopo di ombreggiare e di suscitare delle “pause visive”. Costo previsto 718.270 euro. Partenza lavori ottobre 2017 – fine lavori ottobre 2018.
Messa in sicurezza delle aree verdi del quartiere ricomprese tra piazzale Aldo Moro e l’Acquedotto del Nottolini, da destinare ad attività collettive. La proposta progettuale si pone l’obiettivo di creare un’area attrezzata multifunzionale di tipo ricreativo diffusa nel quartiere e capace di soddisfare le esigenze degli abitanti, migliorando la qualità globale dello spazio pubblico e quindi più in generale del quartiere, accrescendone la fruibilità, fruizione e sicurezza, attraverso interventi diffusi e puntuali. Costo previsto 4 milioni di euro. Partenza lavori a novembre 2018 – fine lavori a dicembre 2019.
Progetto Fondo Cantoni – associazione Il Tondo luoghi e relazioni. Il Fondo cantoni è costituito da una dotazione libraria di circa 5.000 volumi provenienti dalla fabbrica dismessa Cucirini Cantoni Coats. Attualmente tale patrimonio culturale giace inutilizzato. Scopo del progetto è quello di collocare la biblioteca nel centro civico, aprirla all’utilizzo dei cittadini, integrando le sue attività con strumenti di promozione e comunicazione adeguati.
Progetto Il Buon Vicinato. Spazi di ascolto in un quartiere in movimento della Fondazione Casa Lucca. L’obiettivo del progetto è migliorare la qualità della vita e dell’abitare all’interno del quartiere, agendo sull’inclusione sociale, accrescendo la sicurezza reale e percepita dei cittadini e promuovendo lo sviluppo delle risorse umane. Le attività che saranno svolte sono: mediazione sociale nei condomini; sportello di prossimità Casa ascolto e Portierato di quartiere, formazione di figure di amministratore sociale di condominio.
Progetto Uno spazio per il quartiere dell’Associazione Spazio Libero Aps (capofila). Il progetto è suddiviso in due parti: la prima riguarda l’orientamento scolastico e professionale di donne e giovani, con servizi innovativi da attivare e diffondere nel quartiere, come il metodo di lavoro in coworking, la consulenza all’impresa e l’incubazione d’impresa per le realtà femminili e giovanili. La seconda parte prevede un’azione congiunta di lotta alla violenza di genere da parte delle due associazioni coinvolte tramite le attività del servizio Sportello di ascolto, supporto psicologico, consulenza legale e formazione per volontari.
Progetto L’Asola e il Bottone, quartieri attivi contro la povertà della Arcidiocesi di Lucca – Caritas in collaborazione altre associazioni del territorio. Il progetto L’Asola e il Bottone promuove tavoli di partecipazione in diversi quartieri e si propone di sperimentare nuove strategie di contrasto alla povertà, con un’attenzione precipua all’affacciarsi delle nuove forme di marginalità. Due sono le linee di azione principali: sostenere la rete tra i diversi soggetti attivi nel quartiere al fine di individuare percorsi di contrasto alla povertà e stimolare l’attivazione di altre risorse. Valorizzare gli spazi dell’area ex Gesam per trasformarli da non-luoghi a spazi di incontro e condivisione di valori, centro di servizi aggregativi e di attività culturali.
Progetto Portierato di quartierecon associazione Spazi Attivi (capofila) e l’associazione Communitas Asdc. Il portierato di quartiere è un presidio sul territorio e svolge una funzione di ascolto, di osservazione e di segnalazione di problemi e di risorse. In questo senso è anche un presidio per la sicurezza urbana e un contributo per affrontare l’emergenza lavoro sempre più diffusa. Il servizio è articolato in linee integrate fra loro: servizi alle persone per rispondere a bisogni non coperti dai servizi pubblici o dal volontariato; servizi al quartiere e alla convivenza sociale (ad esempio il coinvolgimento dei residenti sulla cura del proprio territorio, beni comuni, ecc.)
Progetto Controllo di vicinato. Il progetto in corso ha come scopo principale quello di aumentare la resilienza dei cittadini rispetto a situazioni di degrado e di criminalità, la segnalazione qualificata, l’attenzione verso la proprietà privata e pubblica, il senso di appartenenza e di comunità, l’interesse per la cosa pubblica e la fiducia nelle istituzioni.
Progetto di servizio civile regionale Ti diamo una mano. In un biennio, 80 ragazze e ragazzi svolgeranno servizio civile nei due quartieri, in attività i cui beneficiari saranno principalmente le persone anziane e i soggetti disabili. L’obiettivo è quello di favorire la loro socializzazione, rompere l’isolamento, far diminuire il senso di insicurezza.

Dal Carmine al tempietto del Nottolini, ecco la road map
A margine della presentazione dei quartieri social, il sindaco si è soffermato a fare un punto della situazione anche per quanto riguarda le altre opere che potrebbero essere messe in campo: “Per quanto riguarda il centro storico, i grandi lavori rimangono quelli legati alla Manifattura, al mercato del Carmine e a palazzo Guinigi. Gli altri lavori si inseriscono nell’ordinaria manutenzione. Per quanto riguarda il sottopasso alla stazione che risolverebbe molte criticità, purtroppo siamo arrivati quinti in una gara dove venivano finanziati solamente i primi tre progetti. Dovremo insistere in tutte le sedi per cercare di forzare la graduatoria e trovare altre fonti di finanziamento. Lunedì invece avrò un incontro in Regione sul nuovo scalo merci di Castelnuovo, anche questa opera è molto importante perché contribuirà a ridurre i tir sulle nostre strade”. 
Conclusione dedicata all’Acquedotto del nottolini: “Il ‘tempietto’ del Nottolini sta a cuore a tutti – ha detto il sindaco -. Stiamo cercando di realizzare una raccolta fondi per recuperarlo. Abbiamo già incassato la disponibilità di un ente importante (la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, ndr) a finanziarne il restauro per il 50%. Il tempietto potrebbe diventare il punto di partenza ideale, in una città futuribile quando anche le arcate dell’acquedotto saranno restaurate, di un ‘parco del Nottolini’, con una pista ciclabile che porti alle Parole d’oro e all’Ozzeri. Sono tutte iniziative di grande interesse e che stiamo valutando”.

Luca Dal Poggetto