Lavori pubblici, ecco il piano: poche risorse per le strade

29 gennaio 2018 | 13:30
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Lavori pubblici, ecco il piano: poche risorse per le strade

Un piano delle opere pubbliche da 89 milioni di euro complessivi, che punta forte sul focus della riqualificazione – dove i “quartieri social” la fanno da padrona – con un occhio attento all’edilizia scolastica e con la novità dell’investimento per l’Expo del Fumetto. E’ il disegno complessivo confermato oggi (29 gennaio) in seno alla commissione congiunta bilancio-lavori pubblici, dall’assessore Celestino Marchini. Il documento di programmazione triennale (2018-2020) ha ricevuto la maggioranza dei pareri favorevoli e, adesso, è atteso al vaglio del consiglio comunale.

L’intervento di maggiore impatto, quello senz’altro più altisonante, si concentra – come detto – sui quartieri social: San Vito e San Concordio beneficeranno di un finanziamento di 19 milioni e 481mila euro circa, per quello che sarà un restyling davvero imponente. Nello specifico, a San Vito verranno realizzati nuovi marciapiedi e percorsi ciclopedonali e, parallelamente, si provvederà a ristrutturare l’ex distretto sanitario e gli edifici Erp collocati in piazzale Ariosto. Tanti cambiamenti anche a San Concordio, dove verrà finalmente riqualificata l’area Gesam, dominata dallo “steccone”, e dove si realizzeranno nuove piste ciclabili in via della Formica ed in via Nottolini. Intervento importante sarà anche quello che contemplerà la riqualificazione di tutti i parchi e delle zone verdi comprese fra piazzale Aldo Moro ed il Tempietto dell’Acquedotto Nottolini.
La seconda opera su cui si investirà pesantemente sarà l’Expo del Fumetto, nell’area dell’ex Museo, che si avvarrà dei finanziamenti Piuss: “In questo caso – commenta Marchini – verranno investiti circa 4 milioni e 940mila euro: questa operazione rilancerà decisamente il museo del fumetto, che diventerà luogo da vivere tutto l’anno”.
Un’attenzione privilegiata – come inevitabile – verrà garantita sul versante degli investimenti per l’edilizia scolastica: nel 2018 ecco fondi per 1 milione e 331mila euro. Il capitolo di spesa per il rifacimento delle strade, invece, prevede 1 milione 298mila euro: “In questo caso – commenta Marchini – è vero che la somma rimane ancora ristretta rispetto ai bisogni odierni, ma contiamo di incrementarla grazie alle entrate provenienti dalle sanzioni per violazione del codice della strada. Se questo non basterà, dovremo trovare il modo di aumentare assolutamente questa voce, in altro modo”. Capitolo impianti sportivi: ecco 440mila euro circa a disposizione, per interventi diffusi, tra i quali spicca il consolidamento del palazzetto dello Sport.
Fra gli interventi spalmati nel biennio 2018-2019 è previsto anche l’ingrandimento dei cimiteri delle frazioni di Pontetetto, Sant’Angelo, Picciorana, Vicopelago e Sant’Alessio. Il finanziamento del secondo lotto delle arcate del cimitero urbano di Lucca, invece, è programmato per il biennio 2019-2020.
Nel pacchetto delle opere finanziate per l’immediato 2018 rientrano anche i lavori pubblici partecipati: fari puntati, dunque, sul centro di aggregazione polivalente di Santa Maria del Giudice, sul parcheggio di Aquilea, sulla riqualificazione di via Orzali e sull’illuminazione dei passaggi pedonali di viale Einaudi.
“Per questo piano triennale – conclude l’assessore – l’amministrazione ha deciso di puntare, come promesso, sul recupero delle periferie, senza dimenticare un occhio privilegiato per la manutenzione delle scuole del territorio”. Investimenti, quelli in parola, ai quali andranno ad aggiungersi quelli già approvati nel precedente mandato: tra essi spiccano il Piu a Sant’Anna, per un importo di quasi 9 milioni di euro (8 milioni e 826mila euro circa, ndr), che riguardano l’edificio del distretto e quello della ex circoscrizione, gli impianti sportivi di via Malfatti, il sottopasso pedonale e la nuova rotonda di piazzale Boccherini, la riqualificazione di piazzale Sforza. Tutti questi interventi andranno a gara entro la fine di gennaio 2018”.
Marchini parla di “coperta corta” da gestire con oculatezza e, sul punto, si innestano le perplessità del pentastellato Massimiliano Bindocci: “Perché le risorse sono scarse? Forse perché 20 anni di amministrazione di centrodestra e di centrosinistra hanno portato a questo – afferma – e qualcuno dovrebbe prendersi le sue responsabilità. E quel qualcuno – puntualizza – non può certo essere Di Maio, al quale si chiede ragione degli assi viari, quando per decenni qui hanno governato altri”.
La consigliera ed ex assessora Francesca Pierotti (Pd), però, rivendica il buon operato dell’amministrazione: “Il Comune – spiega – è riuscito ad intercettare circa 35 milioni di euro per il triennio, il che mi pare un risultato di tutto riguardo. E’ chiaro che scontiamo una situazione di scarsità di risorse a livello nazionale e regionale, ma la nostra capacità di attrarre ogni risorsa possibile e di investirle in modo compiuto sul territorio non può essere messa in discussione”. Sul punto commenta, con una battuta, anche Daniele Bianucci (Sinistra con Tambellini): “Bindocci stia tranquillo – afferma – perché dal 4 marzo cambierà il vento e sicuramente cadranno risorse a pioggia sulla città. Detto questo, l’impegno dell’amministrazione in questo senso è stato davvero imponente”.
La consigliera Cristina Consani (SiAmo Lucca), in questo senso, consiglia di incrementare il lavoro dell’ufficio gare per l’intercettazione di fondi e finanziamenti europei. La presidente di commissione bilancio Chiara Martini (Pd), tuttavia, evidenzia come “i fondi europei siano un’opportunità importante, ma non possono ovviare ad un problema di mancanza di capacità d’investimento”.
C’è spazio, in seno alla seduta, anche per tornare sulla tematica della riorganizzazione dei vigili urbani: “Ne servono di più – commenta il consigliere Enrico Torrini di SiAmo Lucca – perché abbiamo un organico anche inferiore a quello di Viareggio”. La maggioranza però ricorda le difficoltà legate ad eventuali nuove assunzioni e rivendica la bontà dell’operazione di riorganizzazione oggetto delle ultime, roventi, discussioni.
La pratica viene approvata: la commissione bilancio si esprime con quattro voti favorevoli e due contrari; la commissione lavori pubblici vota con cinque favorevoli e due contrari.

Paolo Lazzari