
Primo round con scintille quello di ieri (6 febbraio) tra i sindacati della polizia municipale e la parte pubblica del Comune di Lucca, rappresentata dal comandante Prina e dal segretario comunale. Aria tesa e nessun avvicinamento tra le parti, al momento. Tutto rinviato al 16 febbraio, con la segreteria provinciale Cisl che chiede di discutere parallelamente anche delle richieste avanzate nel tempo, alcune da anni.
“Se il Comune di Lucca intende portare avanti il nuovo modello di turnazione dei vigili urbani, 6 giorni lavorativi la settimana anziché 5, deve aver chiaro che contemporaneamente occorre affrontare temi fermi da troppo tempo, alcuni particolarmente urgenti – spiegano i referenti Cisl -. C’è un elenco che abbiamo nuovamente sottoposto nell’incontro di ieri. Di particolare importanza per noi, l’aggiornamento dell’istituto della reperibilità. Ci sono problematiche tra gli amministrativi negli uffici perché al momento la reperibilità risulta illegittimamente articolata su 7 giorni al mese. In realtà – prosegue la Cisl – le norme nazionali dicono chiaramente che il numero massimo di turni mensili è di 6 giorni al mese. Una questione urgentissima, che è stata al centro di una partecipata assemblea interna e che dobbiamo dirimere contemporaneamente alla proposta del nuovo orario avanzata dall’amministrazione comunale”. Gli altri nodi da sciogliere sono la definizione dei conteggi relativi alla legge Merloni che incentiva la progettazione interna (sarebbero pronti ma non sono mai stati presentati al personale), il fondo consuntivo 2017, la costituzione del fondo per l’anno 2018, la proposta di progressioni economiche per chi ne era rimasto escluso, osservazioni su modifiche dell’assetto della struttura, revisione del piano di performance per la produttività. “Abbiamo chiesto che questi punti siano affrontati nella delegazione del 16 e questo perchè – spiegano il segretario generale Massimo Petrucci ed il coordinatore Rsu in quota Cisl Stefano Leporale -, andando a modificare la programmazione della turnazione con turni notturni, secondo calcoli da noi fatti, oltre a non produrre concreti effetti di maggior presenza degli agenti, si andrebbe a aumentare detta spesa, e questo andrebbe a ricadere sul fondo salariale accessorio, penalizzando tutti i dipendenti. In pratica la proposta del Comune ha un costo aggiuntivo, derivante dal fatto che con la modifica ci sono più turni di lavoro notturni, con relative indennità più alte. Come Fp Cisl siamo aperti a contrattare un nuovo orario, ma non ci sembra giusto che dall’altra parte si debba trovare una porta chiusa, su argomenti per noi importantissimi come avviene da tempo, quindi se l’amministrazione ha la priorita’ del nuovo orario, noi ne abbiamo altre, più importanti e più urgenti, quindi chiediamo che quantomeno si proceda di pari passo. Con questi presupposti non potremmo che confermare la nostra buona fede nel partecipare al tavolo delle trattative”. Nell’incontro di ieri è stata ufficialmente presentata la delibera che contiene il recesso del vecchio accordo contrattuale, che risale a luglio 2004. “Come Cisl abbiamo fatto presente che è stato brutto e scorretto venire a conoscenza solo dalla stampa delle modifiche approvate senza informarci preventivamente, e che in realtà quell’accordo nonè risulta vecchio, in quanto modificato in delegazione trattante il 16 giugno 2016, quando erano stati varati nuovi orari serali”.