





San Vito alle prese con l’abbandono selvaggio di rifiuti: è la denuncia che arriva oggi (15 febbraio) dagli abitanti della zona che – in attesa dell’annunciata riqualificazione nell’ambito del progetto Quartieri social – continuano a convivere con situazioni di disagio sempre nuove, crescenti e diversificate. Dopo la piaga dei furti di un paio di mesi fa, dopo gli appelli al Comune per una maggiore sicurezza nella zona – anche a fronte di atti vandalici ripetuti e per le segnalazioni circa un’attività di presunto spaccio di stupefacenti – ecco affacciarsi una nuova questione da sbrogliare in fretta, per quella che resta una delle zone più travagliate di Lucca.
“Adesso – spiega Osvaldo Bidorini, rappresentante del gruppo di residenti esasperati che da qualche mese hanno deciso di vigilare a turno ed a gruppi nel quartiere – sembra che la situazione, sul fronte furti, si sia placata. Certo, c’è stato il recentissimo fatto dei malviventi che si sono finti funzionari Erp per truffare due anziani, ma di furti non ne registriamo più, ultimamente”.
Per un problema che sembra andare verso una soluzione – complice l’impegno dei cittadini – se ne affaccia però subito un altro: “Adesso abbiamo la questione dell’abbandono dei rifiuti. Ancora non sappiamo se questi incivili vengano da fuori o se siano persone di san Vito, ma li lasciano ovunque: in via delle Pierone, al mercatino,nei campi che costeggiano via Martiri delle Foibe ed il tratto da via vecchia Pesciatina a via delle Cornacchie. Altra immondizia viene abbandonata abitualmente all’ex Carassiti, in via Guerra e vicino alla recinzione della scuola Chelini. Abbiamo già segnalato tutto ai vigili urbani, più volte, ma per ora questa tendenza continua”.
Un dato che viene confermato anche da altri residenti, che chiedono a gran voce controlli in borghese e non soltanto: “Non capiamo – afferma Lino Santini, che da trent’anni vive in via delle Pierone – come mai la situazione resti invariata, a fronte delle nostre segnalazioni. San Vito non può essere una terra di confine, né una discarica”.
Tra gli abitanti, c’è anche chi si interroga sulla funzionalità delle telecamere: “Ci dicono che sono attive – ricordano due signore mentre aspettano che i loro bambini escano da scuola – ma se è così, è possibile che non abbiano visto nulla? Basterebbe una targa per risalire a chi lascia qua i rifiuti”.
C’è però anche chi decide di non drammatizzare, constatando che “gli incivili ci sono ovunque”: è l’opinione di Giacomo Lunardi, un trentenne che vive a san Vito soltanto da un paio d’anni: “Non facciamo passare il messaggio – chiede – che qua le cose debbano per forza andare peggio che altrove. Purtroppo la piaga dell’abbandono selvaggio dei rifiuti caratterizza un po’ tutta la periferia di Lucca”.
Non solo immondizia però: tra le questioni segnalate, tornano infatti in auge le lamentele in ordine al trasporto pubblico locale: “Spesso i mezzi sono in ritardo, oppure non passano proprio – la denuncia di un’altra residente, che gestisce un’attività di merceria nella zona – e, quando li prendiamo, risultano nella maggior parte dei casi sporchi. Anche questa è una segnalazione che abbiamo fatto tempo fa, ma le cose sembrano non cambiare mai”.
Cambiamenti veri, però, si registrano riguardo alla rimozione del materiale potenzialmente tossico lasciato per alcuni mesi in un boschetto non lontano dalle abitazioni: in questo caso il nucleo ambientale antidegrado è riuscito ad individuare i responsabili dell’improvvido accatastamento, intimando di rimuovere tutto.
Nel frattempo prosegue comunque l’impegno per la sicurezza del quartiere: “Continuiamo a girare a gruppi – conclude Bidorini – dividendoci i turni il pomeriggio, la sera e la notte. E’ possibile che le attività criminose nella zona siano diminuite anche grazie a questo nostro impegno: perciò non possiamo abbassare la guardia”.
Le foto dei rifiuti abbandonati (di D. Bertuccelli)