Orario vigili, posizioni ancora distanti nel summit

Riorganizzazione dell’orario di lavoro del corpo della polizia municipale: proseguono le trattative tra Palazzo Orsetti ed il sindacato, in un clima che si fa leggermente più disteso, almeno rispetto al primo round, andato in scena lo scorso 7 febbraio. Anche oggi gli esponenti dei sindacati e la parte pubblica del Comune di Lucca, rappresentata dal comandante Prina e dal segretario comunale, hanno provato a cercare una sintesi su quello che resta un pomo della discordia apparentemente insormontabile: il passaggio da 5 a 6 giorni lavorativi a settimana, infatti, non viene digerito dai vigili urbani. “La riunione di oggi – spiega Giovanna Lo Zopone, di Fp Cgil – è iniziata in modo più disteso, ma poi con il proseguire della discussione il clima è tornato acceso. E’ stato un altro passaggio interlocutorio, non ci sono grandi novità, anche perché questa frizione scaturisce da due posizioni inamovibili, per ora. Da una parte c’è l’amministrazione, determinata ad andare avanti con questo orario; dall’altra ci sono i vigili, che hanno le loro ragioni, ormai note a tutti, per non accettarlo”.
Il sindacato fa capire che il Comune potrebbe lasciare spazio a qualche piccola concessione, anche se la trattativa si trova ancora in alto mare: “Lucca non è Firenze – commenta – e, per questo, abbiamo proposto di fornire una maggiore concentrazione delle forze in servizio per i grandi eventi, lasciando l’orario invariato per le situazioni standard. Vedremo se l’amministrazione accetterà”. Fp Cgil evidenzia inoltre, ancora una volta, come la questione dovrebbe essere risolta ricorrendo ad un aumento del personale: “Il vero problema sono le mancate assunzioni – conclude Lo Zopone – perché se ci fossero più vigili non servirebbe alcun cambio di orario. Con il modello dei 5 giorni settimanali i vigili davano piena disponibilità per coprire ogni genere di situazione: ora non sarà più possibile, perché gli si chiede di lavorare di più, anche se numericamente non sono abbastanza. Il Comune dovrà riflettere anche su questo aspetto”.
Negativa la posizione della Fp Cisl e di Diccap dopo l’incontro, anche per una novità che toccherebbe i salari: “Ci hanno spiegato – dichiarano Ivan Polacci di Diccap e Stefano Leporale di Cisl – che la nuova turnazione dei vigili avrà un impatto sul fondo salario accessorio di 5mila euro all’anno. Quindi ricadrà sul fondo dei lavoratori del Comune andando a incidere sulla produttività generale”. Una manovra che non piace e che, oltretutto, costa. “Nel prossimo incontro della delegazione trattante, fissato il 7 marzo, andremo a esaminare questo aspetto e poi anche quello relativo agli otto agenti in più che, secondo l’amministrazione sarebbero in servizio ogni giorno con la nuova organizzazione. C’è qualcosa che stona, anche perchè il personale numericamente non varia, chiariremo a fondo anche questo aspetto nel prossimo incontro”. “Ci hanno spiegato – sottolineano i due referenti sindacali – che il quarto turno di notte verrebbe attivato soltanto in concomitanza di manifestazioni e eventi, quindi in via eccezionale”. Il punto resta, secondo Leporale e Polacci, quello delle mancate assunzioni. “La politica del Comune in materia di assunzioni è stata sbagliata negli ultimi anni e ha portato a questi risultati. Consideriamo – spiegano – che in organico siamo 76, ma operativi in servizio siamo circa 8 meno, tra agenti in aspettativa e quelli distaccati anche presso il tribunale, tra cui anche un ispettore che è ora nel comparto amministrativo”. “Il Comune nell’arco dell’anno ha annunciato tre assunzioni attingendo dalle graduatorie in essere, questo a fronte di 5-6 pensionamenti avvenuti, e di altri 2-3 pensionamenti in arrivo nei prossimi mesi. Un altro conto che non può tornare”. Altro punto essenziale è quello legato alla “clessidra”. “Siamo intenzionati a capire con quale modalità di relazioni sindacali il Comune intende portare avanti la trattativa – così Cisl e Diccap – se al 60esimo giorno di trattative l’intenzione dell’amministrazione è quella di chiudere il discorso e di andare avanti comunque o se, al contrario, hanno intenzione di affrontare argomenti che sono sul tavolo da tempo, tra cui la reperibilità”.