Disfida della zuppa, successo per tappa di S.Maria a Colle






Successo anche per la tappa di Santa Maria a Colle della disfida della zuppa, organizzata al Centro Il Bucaneve. A vincere la tappa è stata Alfreda Vannucchi, di Ponte San Pietro, che ha superato il ‘pibe di Arliano’ Pietro Bertolozzi, Renata Fornaciari, moglie di Pietro, Lia Michelucci e Rita Del Papa.
Soddisfatta la coordinatrice del Centro, Enrica Picchi, che ringrazia i commensali, oltre 150 e tutti coloro che hanno partecipato all’organizzazione: “Ringrazio – dice – i cittadini e le cittadine attive de Il Bucaneve: le donne creative e dalle mani d’oro del nostro laboratorio di cucito che hanno realizzato il grembiule con la scritta Il Bucaneve e Giovanni, il nostro scrupoloso tesoriere; i giovani del Centro capitanati da Jacopo Massagli e Francesco Lucarini che hanno organizzato donando tempo e le buonissime olive; i giovani migranti con Ariel (quasi laureato e docente nel suo paese di origine) e l’educatore Claudio Dell’Unto che frequentano e sostengono il Centro e che, per l’occasione, hanno servito le pietanze e lavato quintali di pentole, posate e piatti di coccio; la mia collega di avventura Renza Borselli che ha firmato con me questo patto di rigenerazione della ex scuola di Santa Maria a Colle; la Croce Verde sezione Oltreserchio che ha collaborato con i suoi eccellenti volontari guidati dal compaesano Giovanni Vannucci che ci hanno assistito anche con un’ambulanza sul posto; l’azienda agricola didattica Busdraghi di Mutigliano (Itas Busdraghi) con la sua erbetta di campo e i suoi cesti di verdura e vino; l’ortista di Santa Maria a Colle che ha donato i fagioli borlotti e cannellini da lui coltivati oltre a 15 chili di cinghiale; l’azienda vinicola Angela Nelli di Arsina, le serre Ciomei con le primule e la pianta offerta e il macellaio Siro Micheloni con pollo, salsicce e cesto regalo; l’azienda vinicola i numerosi commensali, 150 e più (non c’è stato possibile accoglierne altri 20 che avevano fatto richiesta ) ai quali va il nostro doverosissimo e altrettanto calorosissimo grazie”.