
L’Asl respinge le accuse della Cisl sulla nomina del nuovo direttore della struttura Sicurezza del paziente spiegando, in particolare, che “il costo dell’incarico è coperto dal turn-over del personale dirigenziale non sanitario e che il rafforzamento della squadra del Rischio clinico aziendale risponde all’esigenza di rendere questo fondamentale settore sempre più adeguato alle esigenze dei pazienti; l’adozione di buone pratiche per la sicurezza delle cure consente, infatti, di ridurre i rischi associati ad errori e problematiche interne alle strutture sanitarie e quindi anche di produrre risparmi”.
“E’ vero – aggiunge l’Asl – che il rischio clinico ha già professionalità di altissimo livello ma l’arrivo di questo nuovo dirigente, uno dei maggiori esperti del settore a livello regionale e nazionale, permetterà di rendere questa squadra ancora più competitiva, perché – come dicono anche gli orientamenti regionali – la sicurezza dei pazienti deve essere sempre al primo posto.
Da precisare anche che la procedura adottata per questo incarico è quella normalmente utilizzata dall’Azienda Usl Toscana nord ovest, con avviso e valutazione del curriculum da parte della Direzione aziendale. Quindi, nessuna nomina veloce od operazione strana. Per quanto concerne, invece, la questione del pagamento degli acconti della produttività, l’Azienda fa presente che a Lucca con il mese di febbraio 2018 è stato pagato al personale interessato quanto dovuto sulla base dell’accordo firmato in tale ambito territoriale. Si ribadisce, infatti, che l’Azienda USL Toscana nord ovest è tenuta a rispettare gli accordi sindacali delle ex Asl in attesa della definizione di un unico accordo collettivo per tutta l’azienda. In particolare – si legge in una nota – a Lucca ed in Versilia sono in vigore accordi che prevedono il riconoscimento degli acconti della retribuzione di risultato secondo modalità temporali diverse rispetto alle altre realtà aziendali. Le parti – Asl e organizzazioni sindacali – sono impegnate ad arrivare il prima possibile ad avere un trattamento economico omogeneo in tutti gli ambiti territoriali. L’azienda sarebbe quindi ben contenta di firmare quanto prima un accordo valido per tutto il territorio aziendale, ma fino a quando non ci sarà questa nuova intesa è necessario rispettare le regole legittimamente fissate dagli accordi precedenti”.