


Un nuovo impianto idroelettrico, di piccole dimensioni, sarà realizzato lungo il margine sinistro del fiume Serchio in località Palazzaccio, a Sant’Anna, all’altezza della traversa realizzata nel 1998 di proprietà comunale che determina una salto delle acque di un metro e 90. A presentare il progetto all’attenzione della commissione urbanistica oggi (8 marzo) è stata la stessa progettista di Ies (iniziative energetiche sostenibili), società di Brescia che ha ottenuto l’autorizzazione unica della Regione Toscana.
La realizzazione dell’impianto per l’energia rinnovabile richiederà una variante al regolamento urbanistico e la firma di una convenzione con il Comune di Lucca, che ha richiesto a Ies opere compensative che andranno a riqualificare l’area. Il tempo stimato per ultimare i lavori, che inizieranno dopo il via libera del consiglio comunale, è di 6 mesi. All’impianto, che si svilupperà sotto il livello dell’acqua e non impatterà sull’aspetto visivo-paesaggistico, si affiancherà un volume tecnico con rivestimento in terra armata, circondato da specie arboree autoctone che saranno appositamente piantumate per armonizzare l’area esterna del nuovo intervento con il contesto ambientale in cui sarà inserito. Saranno inoltre adottate soluzioni tecnologiche innovative per non interferire con la fauna ittica del fiume Serchio, attraverso l’utilizzo di turbine smussate e la realizzazione di una scala di risalita per i pesci. Ies – come richiesto dal Comune di Lucca – si farà carico della manutenzione dell’intera traversa (lunga circa 130 metri) benché l’impianto, di fatto, occuperà solo un decimo di questa lunghezza. In linea con gli obiettivi europei per incentivare le energie rinnovabili e la sensibilità ambientale della cittadinanza, intorno al volume tecnico saranno installati pannelli didattici, tavoli e panchine in legno per rendere l’area gradevole anche dal punto di vista ricreativo e attrarre così visite di scolaresche e picnic lungo il fiume. Il nuovo edificio sorgerà in un punto oggi ricoperto di rovi. Ies monitorerà l’impianto costantemente con un sistema di videosorveglianza e telecontrollo, operativo anche in caso di emergenza qualora si verificasse una piena del fiume. La produzione di chilowattora stimati in un anno è pari a un milione e mezzo.
La commissione urbanistica, presieduta dalla consigliera Francesca Pierotti, ha deciso di esprimersi sulla variante dopo il 15 marzo – giorno in cui Comune e Ies definiranno i termini della convenzione. Unanimi i consiglieri nell’auspicare la massima attenzione per la sicurezza, la pulizia e la fruibilità del parco fluviale. Il percorso ciclopedonale potrebbe essere interrotto per pochi giorni durante la realizzazione del collegamento sotterraneo tra l’impianto subacqueo e il volume tecnico esterno e questo – assicurano i tecnici di Ies – dovrebbe essere l’unico disagio che il cantiere comporterà. Il percorso autorizzativo dell’impianto è iniziato alcuni anni fa, e precisamente nel 2011 con la presentazione del progetto alla Provincia di Lucca, ed è poi approdato nel 2016 alla giunta regionale che si è espressa positivamente sulla compatibilità ambientale, attivando la concessione. Lo scorso anno la società Ies ha presentato alla Regione Toscana (che nel frattempo, a seguito della legge regionale 22/2015 ha sostituito la Provincia in tutte le funzioni svolte in materia di ambiente ed energia) una istanza per il rilascio dell’autorizzazione unica per realizzare l’impianto, autorizzazione che, secondo la normativa, costituisce ove necessaria anche variante allo strumento urbanistico. Secondo punto all’ordine del giorno della commissione urbanistica, le linee di indirizzo del prossimo piano operativo, che completerà il percorso di revisione degli strumenti di governo del territorio avviato con il piano strutturale approvato lo scorso 24 aprile e pubblicato sul Burt a giugno. “Se siamo qua oggi è perché tutti noi, da punti di vista diversi, teniamo a questa città – ha detto l’assessore Serena Mammini rivolgendosi ai consiglieri – e del contributo di ciascuno di noi ci sarà bisogno in questo percorso che riprende oggi, con un atto non richiesto dalla legge ma voluto da questa amministrazione. Abbiamo un piano strutturale sano, e adesso dovremo dettagliarlo nel concreto col piano operativo. Temi strategici saranno il riuso, la perequazione e rigenerazione, l’accessibilità e l’abbattimento delle barriere architettoniche, ma anche l’attrattività che la nostra città può e deve esercitare. Il piano strutturale ha individuato il perimetro del territorio urbanizzato – continua l’assessore – e all’interno di questo confine si giocherà la partita della riqualificazione degli ambiti degradati, defunzionalizzati, ma individuati come identitari anche attraverso il percorso di partecipazione con i cittadini”. L’atto di indirizzo verrà votato lunedì (12 marzo) nel corso della prossima seduta della commissione urbanistica e presentato al consiglio comunale il giorno seguente (13 marzo).