
È partito l’iter per la redazione del piano operativo del Comune di Lucca, che andrà a dettagliare nel concreto la strategia dello sviluppo del territorio tracciata col piano strutturale approvato il 24 aprile scorso. La commissione urbanistica ha iniziato ieri (8 marzo) a lavorare sull’atto di indirizzo che martedì prossimo (13 marzo) sarà presentato all’attenzione del consiglio comunale.
Un documento non richiesto dalla legge regionale di governo del territorio (la 65/2014) ma voluto dall’amministrazione comunale per riprendere il filo di un lavoro avviato nella precedente consiliatura: il piano operativo, in sostanza, dovrà declinare con puntualità gli obiettivi stabiliti dal piano strutturale. I due strumenti urbanistici sono fortemente correlati e dovranno dialogare, soprattutto considerando che la sfida della rigenerazione urbana e della riqualificazione dei contesti che hanno perduto le funzioni originarie si giocherà all’interno di un margine tracciato con valore prescrittivo dal piano strutturale, quello del territorio urbanizzato. Una sorta di nuovo confine della città, oltre il quale non saranno più consentite previsioni di nuova edificazione residenziale. Dopo l’approvazione dell’atto di indirizzo, il Comune di Lucca potrà procedere con la costituzione della squadra di lavoro, dal coordinamento scientifico del piano ai professionisti che si occuperanno delle indagini geologico tecniche, degli studi agronomici, delle valutazioni ambientali e socio economiche così come quelle per quantificare le dimensioni massime sostenibili degli insediamenti. Il team andrà ad affiancare l’ufficio di piano di via della Colombaia. L’iter amministrativo previsto ricalca quello del piano strutturale: i passaggi in consiglio comunale saranno tre, per l’avvio del procedimento, l’adozione e, infine, l’approvazione. Tra l’avvio e l’adozione si svolgerà il percorso partecipativo. Tra l’adozione e l’approvazione, invece, intercorrerà la fase delle osservazioni al piano adottato: le controdeduzioni predisposte dal Comune dovranno ricevere via libera dal consiglio comunale prima dell’ultimo passaggio e pubblicazione sul Burt. “Andiamo a riprendere un percorso che sarà lungo e complesso – ha detto l’assessore Serena Mammini ai consiglieri della commissione – ma se siamo qua, indipendentemente dall’appartenenza politica, è perché teniamo alla città e quanto più il piano operativo sarà condiviso, tanto più faremo un buon lavoro. I temi strategici sono stati individuati col piano strutturale: adesso dobbiamo scendere nel dettaglio degli interventi possibili, dare concretezza all’attenzione al recupero e al riuso che vogliamo perseguire, determinare le regole per migliorare i quartieri e la loro vivibilità. Col piano strutturale – ha continuato Mammini – non abbiamo soltanto tracciato il perimetro del territorio urbanizzato: lo abbiamo studiato e suddiviso in tessuti diversi, e per ciascun tessuto stabilito delle azioni possibili. Il nostro territorio non è un foglio bianco: molto è stato costruito e spesso senza criterio. Noi abbiamo scelto di guardare i problemi in faccia e di ripartire da lì, senza ipocrisie, con strumenti urbanistici nuovi e sani”.