No a riforma ordinamento penitenziario, avvocati in sciopero

Gli avvocati penalisti lucchesi hanno aderito in massa alla astensione nazionale proclamata dall’Unione delle camere penali italiani “in quanto – spiegano i promotori – è fonte di preoccupazione di tutta l’avvocatura la decisione del Consiglio dei ministri del 22 febbraio che ha sostanzialmente rinviato l’approvazione della riforma dell’ordinamento penitenziario a dopo le elezioni”.
“In tal modo, infatti – spiegano gli avvocati lucchesi – si pone a rischio l’effettiva realizzazione di una riforma fondamentale nell’ambito dell’esecuzione penale e dell’ordinamento penitenziario che ha creato grandi e giustificate aspettative di adeguamento del sistema ai principi costituzionali che finalmente vedeva tornare, dopo oltre quaranta anni, la centralità al principio di rieducazione e reinserimento sociale del condannato nella legislazione penale nella luce dei principi affermati dalla Costituzione Italiana. Il continuo sovraffollamento delle carceri e le conseguenti condizioni di vivibilità continuano a diminuire rendendo di fatto impossibile ogni forma di trattamento e di effettiva tutela della dignità del detenuto. Dato quanto mai allarmante tenuto conto che in media 55 detenuti l’anno tentano il suicidio”.
Gli avvocati della Camera Penale di Lucca durante il primo giorno di astensione hanno convocato una assemblea degli iscritti in cui ancora una volta è stato affrontato il problema del carcere San Giorgio di Lucca, del suo sovraffollamento e delle condizioni logistiche in cui versa tutta la struttura carceraria in cui non vivono solo i detenuti ma anche la polizia penitenziaria sempre più duramente colpita dai continui tagli alla spesa. “Una spinta verso la risocializzazione dei detenuti – dicono dalla Camera Penale – deve essere fatta anche nel carcere di Lucca in quanto secondo l’avvocatura una mera detenzione senza lo svolgimento delle attività lavorative e di insegnamento di un lavoro non porta altro che ad un facile rientro degli ex detenuti negli istituti carcerari. A tal fine la Camera Penale di Lucca ha in programma una ispezione già autorizzata da parte dei componenti del proprio Osservatorio Carcere, inoltre, in collaborazione con il Miur, ha intenzione di organizzare una visita per gli studenti delle quinte classi delle scuole superiori affinché i ragazzi possano prendere coscienza della realtà carceraria che sempre più spesso pare un “buco nero” di cui la società non si vuole occupare. Per il direttivo della Camera Penale questo rappresenta un progetto importante verificato che l’età media dei detenuti di Lucca che si aggira intorno ai 27 anni di età e pertanto i ragazzi potranno verificare con i loro occhi le condizioni di vita dei giovani detenuti”.