
Compie cinque anni il Museo del Risorgimento di Lucca (Mur) ospitato nel complesso architettonico di Palazzo Ducale (con ingresso da cortile degli Svizzeri). E per festeggiare la ricorrenza, il Mur organizza e promuove una sere di iniziative per venerdì (16 marzo), alla vigilia della festa dell’unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera. Iniziative proposte a favore delle scuole e dei cittadini con l’obiettivo di soddisfare un sempre più diffuso “bisogno di storia”.
Da cinque anni il Mur costituisce una voce originale e importante nella “offerta di memoria” che la città è oggi in grado di proporre ai lucchesi, ai visitatori, ai giovani. Tornato a disposizione della comunità il 17 marzo 2013, dopo importanti lavori di sistemazione, messa a norma degli ambienti, restauro dei materiali esposti e loro ricollocazione, il MuR è stato intitolato al bersagliere Maurizio Baldini, attento conservatore delle collezioni per tutta la metà del secolo scorso.
Visitato ogni anno da decine di scolaresche provenienti da tutta la Toscana e da centinaia di famiglie e turisti, a sua volta promotore di iniziative volte ad approfondire la conoscenza dei processi fondativi della storia del nostro Paese, in questo 2018, anno centenario della fine della Grande Guerra, il MuR ha rivolto la sua attenzione al recupero delle memorie del territorio e delle esperienze personali di quella vicenda epocale.
Il programma della giornata di venerdì prevede: dalle 10 alle 13, visite guidate per gruppi scolastici; alle 15,30, visita guidata a cura del direttore scientifico del museo; alle 17, dopo i saluti istituzionali, la presentazione del libro di Elena Innocenti, Avevo vent’anni e partii soldato – La storia di un italiano negli anni della Grande Guerra (SilvanaEditoriale, 2015).
A seguire si terranno interventi per la presentazione di alcune significative storie locali: Umberto Stefani, presidente della sezione lucchese dell’associazione nazionale bersaglieri; Luciano Fanucchi, associazione culturale Ponte – Capannori; Luciano Lucchesi, autore del progetto del monumento ai caduti di Paganico/Capannori.
Il museo del Risorgimento – di cui Luciano Luciani è uno dei curatori scientifici – è una vera miniera di cimeli, oggetti e testimonianze unica, un importante luogo di memoria storica e di consapevolezza sociale. Qualche esempio? La bandiera dei Carbonari risalente alle Cinque giornate di Milano, del 1821, le lettere autografe di Mazzini e Garibaldi, alcune camicie garibaldine, uniformi militari e le bandiere della Guardia Nazionale. E ancora: fotografie, armi, divise e attrezzature da campo, oggetti di uso quotidiano e preziosi documenti che costituiscono un archivio storico di notevole interesse sulla storia italiana tra il 1821 e la Prima Guerra Mondiale.
Info e prenotazioni: museodelrisorgimento@provincia.lucca.it o 0583.417894 – www.museodelrisorgimento.provincia.lucca.it