Turismo, sinergie Comune-Regione per la Francigena

15 marzo 2018 | 13:04
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Turismo, sinergie Comune-Regione per la Francigena

Uno schema di convenzione – di durata triennale – tra Toscana Promozione, Fondazione Sistema Toscana e Comune di Lucca (quale ente capofila dell’aggregazione per l’area centro nord) per gestire, in chiave associata, il “prodotto” via Francigena Toscana. E’ la proposta che nasce della Regione e che è stata approvata oggi (15 marzo) in seno alla commissione consiliare politiche formative, cultura e sport, anche alla presenza dell’assessore con delega alla cultura Stefano Ragghianti e di Stefania Attanasio, dell’ufficio promozione del territorio. L’idea di fondo è quella di incrementare il turismo slow, quello che – appunto – si incentra sulle camminate, sulla meditazione e sulla spiritualità sottese naturalmente al percorso lungo la via Francigena.

Il contributo annuale della Regione Toscana è fissato in 40mila e 720 euro, riferito all’intera area di aggregazione del centro nord. Circa 12mila euro saranno destinati alle attività di manutenzione, mentre la parte restante andrà indirizzata sulle attività promozionali: il Comune di Lucca, in questo senso, dovrà girare 1500 euro agli altri Comuni. Insieme alla città murata, infatti, compongono l’area centro-nord anche i Comuni di Seravezza, Pietrasanta, Camaiore, Massarosa, Capannori, Porcari, Montecarlo, Altopascio e Ponte Buggianese.
“Parliamo – introduce la presidente di commissione, Teresa Leone – di un percorso di valorizzazione della via Francigena, teso ad arricchirla sia dal punto di vista culturale che turistico. Nel corso del tempo, in questo senso, è aumentato l’utilizzo di indicazioni e cartellonistiche per incentivare gli utenti. E’ stato inoltre fatto un lavoro anche sulle strutture ricettive: a Lucca c’è la casa del Boia e nel prossimo futuro, appena sarà pronto, ci sarà anche palazzo Guinigi”.
Ragghianti ricorda l’excursus che ha portato alla proposta di deliberazione: “La Regione toscana ha individuato 4 aggregazioni territoriali – osserva – e noi siamo in quella del centro nord, all’interno della quale il Comune di Lucca è capofila. Il tema è quello del turismo lento, compatibile, anche spirituale. La via Francigena è, in questo senso, forse il percorso più noto in Italia. Inutile negare che si tratta di una grossa opportunità di carattere turistico. Parliamo di una convenzione quadro, proposta in modo omogeneo per tutte le aggregazioni. Da parte nostra – conclude – intendiamo incrementare il percorso di art bonus già attivo per la triade museo Guinigi, Volto Santo e via Francigena”.
Le principali risorse disponibili per valorizzare il percorso, ad oggi, sono stati utilizzati per attività promozionale, incentrata in particolare sulla cartellonistica e sulle indicazioni volte ad incentivare l’uso della via Francigena: “Le risorse – spiega Attanasio – vengono allocate in base alla tipologia dei sentieri. Questo finanziamento passa dal Comune di Lucca, ma viene poi riversato anche sugli altri territori circostanti. In quanto ente capofila, il Comune di Lucca è anche responsabile per la manutenzione dei sentieri. Sono previste risorse, consistenti, anche per la realizzazione di eventi importanti, suggeriti dalla Regione: l’idea è quella di creare un calendario di eventi unico sul prodotto”.
Un ruolo cruciale, in tutto questo, potranno e dovranno averlo anche le associazioni sparse sui territori: i singoli Comuni le coinvolgeranno, per consegnare loro un ruolo da protagonisti.
Nel frattempo, viene ricordato, si continua a dialogare anche con le strutture ricettive che si trovano lungo il percorso e si sperimentano nuove modalità di attraversamento della Francigena: al percorso a piedi o in bici, infatti, potrebbe presto aggiungersi un tratto di “ippovia” da farsi, naturalmente, a cavallo.
La pratica viene approvata con 4 voti favorevoli e 3 astenuti. Adesso il prossimo step sarà quello di una commissione aperta, pronta a riunirsi direttamente sul percorso.

Paolo Lazzari