
Moratoria per l’apertura di nuovi bar e paninoteche in città, il comitato Vivere il centro storico torna a prendere la parola, all’indomani dell’intervento del presidente della commissione centro storico di Confcommercio Giovanni Martini.
“L’interesse dimostrato dagli operatori commerciali per aprire attività nel centro storico di Lucca è cosa nota e risaputa. D’altra parte – si legge nella nota del comitato -è difficile trovare un posto che assomigli al centro storico di Lucca dove, la Soprintendenza accetta pressoché tutte le richieste che le pervengono, vuoi per accettazione esplicita oppure per silenzio/assenso, dove un esercizio pubblico chiede un permesso per un certo numero di metri quadri fuori del locale per metterci tavolini e sedie per poi estendersi fin che gli pare considerato che i vigili urbani visto il mancato obbligo di porre al suolo i chiodi topografici dovrebbero improvvisarsi dei novelli Sherlock Holmes per reperire le planimetrie per ogni singolo esercizio con un impossibile dispendio di energia”.
“Che dire poi – denuncia il comitato dei residenti – del fatto che invece i più disinvolti non chiedono nemmeno il suolo pubblico e smerciano alcool fino a tarda notte agli avventori che stazionano sulla strada e sui marciapiedi schiamazzando in barba al regolamento di polizia urbana, impedendo il riposo dei residenti e in evidente stato di concorrenza sleale con quegli operatori che invece il permesso lo chiedono e lo pagano. Dove si trova un’altra città cosiddetta d’arte che consente lo smercio di bevande fino a che gli avventori e i gestori lo desiderano senza alcun rispetto per i residenti? E la famosa moratoria che doveva entrare in vigore al 31 dicembre 2017? Sembra che sia ancora in attesa del parere della Soprintendenza e della giunta regionale, nonostante il fatto che, per quanto ci risulta, questi enti non sono preposti ad autorizzare alcunché relativamente alle moratorie e atti simili che sono competenza esclusiva delle amministrazioni comunali. Siamo certi che la pratica sia stata istruita con la competenza necessaria? Quando tutti i locali a piano terra saranno diventati delle mangiatoie non ci sarà più alcun bisogno di moratorie. A Pistoia la moratoria l’hanno fatta in 3 mesi. Se poi i commercianti vogliono recuperare funzioni per il centro storico ci permettiamo di suggerire quella residenziale che, per antonomasia, è quella che copre tutto l’anno. Non ci vorrebbe tanto, basterebbe che i residenti fossero posti in condizione di poterci viverci e per far ciò dovrebbero poter dormire e trovare un posto per la macchina. Cose non facili da trovare in molte parti del centro storico e la cui soluzione, tuttavia, sarebbe a costo zero”.