Menesini: riscossioni, l’avviso è un errore burocratico

“Non si sputa nel piatto dove si mangia, soprattutto se il piatto c’è quando invece tante persone il piatto non ce l’hanno. E non si fa procurato allarme, come da anni i sindacati fanno per la situazione della Provincia, visto che i livelli occupazionali sono sempre stati garantiti, sono garantiti e saranno garantiti”. Non usa mezzi termini il presidente della Provincia Luca Menesini nel rispondere alla protesta a mezzo stampa innescata dai sindacati sull’esternalizzazione delle riscossioni. Il presidente, infatti, aveva già informalmente fatto sapere ai sindacati il suo pensiero e aveva un appuntamento ufficiale con loro lunedì prossimo (26 marzo).
“E’ noto e risaputo che da alcuni anni le Province di tutta Italia hanno difficoltà a chiudere i bilanci – sottolinea Menesini -, ma ci sono tavoli con Governo e Regione in corso volti a superare questa fase, e anche quest’anno sono fiducioso che troveremo la quadra. Perché invece di stare a fare dell’inutile allarmismo, non si parla degli oltre 5 milioni di euro che abbiamo a disposizione da spendere sul territorio per scuole e strade? Mi aspetto che il livello del dialogo e del confronto con le sigle sindacali passi da questioni di bottega a questioni d’interesse per gli abitanti della provincia di Lucca”.
“Inutile l’appuntamento di lunedì visto che i sindacati hanno preferito il dialogo pubblico sui giornali – aggiunge Menesini –. E allora ribadisco le cose già dette sui giornali, e che dimostrano come la loro uscita sia strumentale, dettata solo da esigenze interne. Per quanto riguarda l’esternalizzazione del servizio riscossioni, avevo già fatto sapere che nessun input politico era stato dato in quel senso e che pertanto, finché il presidente sarò io, questo servizio resta interno a Palazzo Ducale. E’ vero che è stato emesso un avviso, ma si tratta di un errore burocratico, che non meritava avesse tanto risalto dal momento che ho detto subito che per me questa soluzione non è percorribile. I sindacati fanno tanto rumore per qualcosa che non esiste e non si occupano dei problemi che invece esistono, basterebbe dialogassero come facciamo noi sindaci con i disoccupati, i precari, le piccole partite Iva. C’è un quantitativo di persone che hanno bisogno di aiuto per davvero, chiedo e invito i sindacati a concentrarsi su di loro, perché quelle sì che sono partite che richiedo l’impegno e l’attenzione di tutti”.