Il mercatino delle arti e mestieri al bivio

27 marzo 2018 | 13:01
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Il mercatino delle arti e mestieri al bivio

Il mercatino delle arti e dei mestieri che si svolge, ormai da 30 anni, in piazza San Giusto ogni quarto fine settimana del mese è al bivio. Il motivo è la richiesta giunta dall’amministrazione comunale a chi ne fosse sprovvisto di aprire una partita Iva in modo da poter operare senza esporsi al rischio di multe. “Agli operatori non ho voluto dare ultimatum – osserva l’assessore alle attività produttive Valentina Mercanti – ma fare presente la necessità di mettersi in regola, perché così prevedono le disposizioni in materia di commercio”.

Non la pensano così dall’associazione Lucca Arti e mestieri che organizza il mercatino. “Sono trenta anni che andiamo avanti senza problema – osserva la presidente Anna Rita Papeschi – e l’evento che promuoviamo è inserito nel piano del commercio 2001. Con l’amministrazione comunale ci siamo detti disponibili anche a ridurre il numero degli eventi annuali, ma ci troviamo nella morsa di un regolamento comunale ormai datato e delle nuove disposizioni normative. Questo invito dell’amministrazione, non lo nascondiamo, ci ha messo in crisi. Sono pochi infatti gli operatori che hanno la partita Iva, perché sono operatori dell’ingegno e queste manifestazioni sono autorizzate e si svolgono nel rispetto delle leggi vigenti. Molti che l’avevano l’hanno chiusa perché anche il nostro settore sta affrontando una profonda crisi”.
Al momento, a seguito di una serie di incontri che si sono susseguiti con l’assessore Mercanti, gli operatori hanno deciso di sospendere gli appuntamenti. “Non vogliamo andare alla guerra – spiega Papeschi – e anzi siamo pronti a portare delle proposte all’amministrazione. Per questo cercheremo di coinvolgere anche i commercianti della zona perché far morire quel mercato può portare a tutti conseguenze negative”. Ma ci sono degli espositori già sul piede di guerra pronti anche ad iniziative di protesta. “Sospettiamo che ci sia una precisa volontà politica contro questo mercatino – afferma Papeschi -, perché non riusciamo a spiegarci perché questa amministrazione ha cambiato rotta”.
“Appena mi sono insediata – spiega l’assessore Mercanti – ho voluto incontrare gli operatori di tutti i mercanti. Con quelle delle arti e mestieri fin da subito mi sono proposta stretta collaborazione. Già due anni fa il mio predecessore Giovanni Lemucchi aveva cercato di mettere mano a questo mercatino, portando all’approvazione della giunta una delibera che autorizzava questa manifestazione. Il rischio che ho voluto condividere con gli operatori è che questa stessa delibera sia debole di fronte ad una contestazione a seguito di un controllo. Del resto, è precisa intenzione dell’amministrazione far operare tutti i mercati nella piena regolarità. Non vogliamo creare delle disparità rispetto ad esempio agli ambulanti del mercato settimanale che, oltre alle difficoltà del settore, pagano regolarmente le tasse. Per il resto nessun aut aut: ho spiegato agli operatori che il Comune li accompagnerà in questo percorso e che il 2018 servirà a completare l’iter per poi rifare il punto nel 2019”.
Ma gli operatori non ci stanno: “E’ davvero una guerra tra poveri – commenta Papeschi -: di fronte al paventato rischio delle multe ci è sembrato opportuno sospendere al momento il calendario. Confidiamo nella possibilità di trovare una mediazione per salvare una iniziativa di qualità che si è svolta, finora senza problemi, negli ultimi 30 anni”.