I commercianti: non togliete stalli a Porta S. Anna

8 aprile 2018 | 08:31
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I commercianti: non togliete stalli a Porta S. Anna
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I commercianti: non togliete stalli a Porta S. Anna
I commercianti: non togliete stalli a Porta S. Anna
I commercianti: non togliete stalli a Porta S. Anna

Questione parcheggi in centro storico? I commercianti rimangono fermi sul piede di guerra. Un atteggiamento critico che coinvolge – alla luce del progetto della nuova rotatoria davanti a porta Sant’Anna – anche gli esercenti di via san Paolino, via Vittorio Emanuele e dintorni. Questi ultimi, infatti, temono che i lavori possano comportare un “assorbimento” degli stalli blu oggi presenti fuori porta, penalizzando ulteriormente una categoria che, senza mezzi termini, si dichiara sfinita.

“Quello dell’assenza di parcheggi a Lucca – commenta amareggiato Alessandro Bianchi, titolare dell’omonima ottica – è un problema storico, che si ripropone sempre. Ci manca solo che ci tolgano anche i posti all’ingresso di porta sant’Anna: qua sembra che, tra Ztl, multe a raffica e posti blu cancellati, facciano di tutto per allontanare la gente dal centro, invece di farla entrare. Del resto – prosegue – non è un caso se oggi i residenti sono circa 9mila, contro i 20mila di qualche anno fa. La situazione è grave: servirebbero i posti auto alla Manifattura, ma non ci sono certezze sulla durata dei lavori. La fascia oraria gratuita attiva da marzo? Mi sembra una presa in giro, sarebbe stata più utile in bassa stagione. La verità è che questa città vive per 4 mesi all’anno: in tutti gli altri assume sembianze post-atomiche e niente viene fatto per invertire la tendenza”.
Un attacco duro, ma non certo isolato: “Confermo che potremmo tranquillamente chiudere per diversi mesi all’anno – l’amarezza di uno storico commerciante di pellami che cerca di difendere il suo “feudo” in via san Paolino – anche per la difficoltà di lucchesi e turisti nel trovare un parcheggio. Gli stalli non devono essere sottratti: semmai, devono aggiungerli. Non parliamo per frasi fatte: il commercio, a Lucca, sta agonizzando. Basta avere la capacità di guardarsi intorno, per vedere in quanti hanno chiuso”.
Servono, dunque, soluzioni rapide e concrete, anche se l’amministrazione comunale non viene criticata tanto sul progetto in sé, quanto per i suoi corollari: “Ben venga una nuova rotaroria, unitamente al sottopasso pedonale – commenta il proprietario di un bar vicino a piazza Cittadella – perché anche io sono per la sicurezza stradale. Questo, però, non può comportare un ulteriore aggravio della situazione che stiamo vivendo, in termini di incentivo ad entrare nel centro storico. Proposte? Se vogliamo rivitalizzare Lucca dentro le mura, tutto l’anno, servono soluzioni ad hoc anche per la bassa stagione: penso a fasce orarie gratuite più ampie, ad esempio. Il Comune deve comprendere che non si può pensare soltanto a far cassa: favorendo una rigenerazione del tessuto economico cittadino si produce ricchezza per tutti”.
Di città svuotata, quasi “tombale” per almeno 7-8 mesi all’anno, parla anche Piero Sbraglia, che in via san Paolino è titolare di un negozio di elettrodomestici: “Se ci tolgono anche quella boccata d’ossigeno che sono i parcheggi all’esterno – sentenzia – qua chiudiamo tutto ed andiamo a casa. Voglio vedere, poi, cosa diventerà il centro quando non ci saranno più i negozi storici”.
Gli unici sorrisi li strappa l’accenno di bella stagione: con il sole ed il caldo che ammantano la città, stamani erano davvero in tanti i lucchesi ed i turisti intenti a girovagare ed a fare acquisti: “Ma se ci avete fatto caso – ricorda Ernesto Giovannelli, dipendente di un bar al limitare di piazza san Michele – oggi trovare un posto auto è davvero difficile. Gli stalli, quindi, vanno aggiunti: penso che ci siano altre zone in centro storico o negli immediati dintorni che potrebbero essere sfruttate. Dopo mesi di nulla, non possiamo permetterci di perdere potenziali clienti anche nella bella stagione”.

Paolo Lazzari