
Al via stArt Festival Lucca, il festival di arte pubblica e partecipata che arricchirà la città di Lucca e il quartiere di San Vito di una piccola galleria di arte urbana. La rassegna, curata dal giovanissimo Gian Guido Maria Grassi, che ha già sulle spalle l’esperienza del Welcome to Pisa Festival e di Street art in cava, si comporrà di due interventi permanenti che porteranno entrambi la firma di Moneyless (Teo Pirisi), artista di fama internazionale che, tra un viaggio e l’altro in giro per il mondo dove ha realizzato opere in tutti i continenti, ha voluto omaggiare la sua Lucca, città in cui si è formato, è cresciuto e vive.
L’iniziativa, fortemente voluta dal Comune di Lucca, si inserisce nel più ampio progetto Lucca sicura, che è stato finanziato dalla Regione Toscana ed è realizzata, in collaborazione con Simurg Ricerche, dall’associazione StArt-open your eyes composta da giovani ragazzi lucchesi. È stata chiesta anche la collaborazione della Fondazione Centro studi sull’arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti, tra le più importanti istituzioni italiane nel campo delle arti visive, sempre più attenta negli ultimi anni a quanto accade in città e sul territorio.
I lavori partiranno nella seconda metà del mese di aprile, con la realizzazione della prima delle due opere murarie, che sarà eseguita su una delle pareti esterne della scuola di San Vito Donatelli in via Giorgini. E proprio i bambini saranno parte attiva durante la realizzazione concreta del murale, divertendosi a improvvisarsi artisti usando pennelli e sporcandosi le mani con le vernici. Il secondo intervento, invece, avrà come oggetto un muro del quartiere, individuato di concerto con il tavolo di associazioni Asola e bottone, che ha visto il progetto di street art come uno strumento capace di facilitare il raggiungimento di uno degli obiettivi che lo stesso tavolo si era proposto, cioè quello di riqualificare alcune aree degradate del quartiere.
“Mentre sono in corso gli interventi per il miglioramento di alcuni spazi pubblici del quartiere – dichiara l’assessore alla sicurezza Francesco Raspini – adesso siamo pronti a partire anche con questa ulteriore parte del progetto Lucca sicura, che vedrà il quartiere di San Vito protagonista di un importante esperimento che è insieme artistico e sociale, attraverso la valorizzazione di alcuni dei suoi luoghi più significativi. Un esperimento che, in sinergia con la cittadinanza, nel prossimo futuro si potrebbe intensificare, prevedendo nuove opere e coinvolgendo altre parti del territorio comunale”.
“In questo progetto – spiega il curatore Gian Guido Maria Grassi – la bellezza non è fine a se stessa ma diviene un mezzo attraverso il quale si attua la rigenerazione di un intero quartiere. Bellezza, bene, comunità, identità ed educazione: ecco i compiti affidati a queste due opere murarie. Come scrisse Papa San Giovanni Paolo II ‘C’è dunque un’etica, anzi una spiritualità del servizio artistico, che a suo modo contribuisce alla vita e alla rinascita di un popolo’. Proprio a questo sembra voler alludere Cyprian Norwid quando afferma che la bellezza è per entusiasmare al lavoro, il lavoro è per risorgere”.
Un progetto ambizioso dunque, è quello rappresentato da stArt festival -Lucca, che mira a coniugare riqualificazione urbana e culturale, attraverso la futura creazione di un importante distretto di arte contemporanea dal respiro internazionale, seguendo quattro obiettivi principali: city beautification (arte come espressione di pubblica bellezza al servizio di tutti), riqualificazione urbana (vincere l’anonimato e valorizzare il quartiere), partecipazione attiva della comunità e attrazione turistica. Un fenomeno quello della street art che, al di là delle definizioni non sempre concordi (arte urbana, muralismo, writings, wall paintings,…), si sta affermando come l’espressione artistica più dirompente di questi anni, in grado di travalicare i confini territoriali e dare origine a dei cambiamenti positivi sul piano sociale ed urbanistico nelle città per i quali è stato coniato il termine di “gentrification”: esempi si ritrovano a Berlino, New York ma anche di Valparaiso in Cile che è stata di recente consacrata patrimonio mondiale dell’Unesco; stArt festival -Lucca è dunque destinato a contribuire all’affermazione crescente di Lucca nel panorama internazionale.
Per maggiori informazioni e per aggiornamenti, visitare la pagina Facebook ed il profilo Instagram ufficiali della rassegna stArt –Open your eyes.