S. Anna, rivoluzione viabilità non piace ai residenti





Rotatoria in piazzale Boccherini: non tutti riescono ad esprimere soddisfazione. Il progetto di realizzazione di un nuovo rondò, con tanto di sotto passo pedonale e chiusura di un tratto della circonvallazione, comporta infatti alcune importanti modifiche alla viabilità per poter eseguire i lavori e che poi diventeranno definitivi: cambiamenti rispetto ai quali una porzione di residenti esprime più di una perplessità. Si tratta, in particolare, degli abitanti del tratto di viale Luporini che conduce di fronte a porta sant’Anna che, come spiegato anche ieri dall’assessore ai lavori pubblici Celestino Marchini, verrà riaperto per far defluire il traffico, creando così una valvola di sfogo importante nel momento in cui inizierà l’opera (Leggi nel dettaglio).
“Saremmo ipocriti se dicessimo che siamo contenti – confessa una coppia di anziani residenti, che vive proprio all’inizio del viale, nelle vicinanze di piazzale Italia – perché dopo esserci abituati alla tranquillità di questi anni, con la via chiusa ed usata soltanto per parcheggio, temiamo di sprofondare nel caos. Tutto il traffico che proviene dalla circonvallazione e necessita di andare verso piazzale Italia, infatti, passerà sotto casa nostra. Vi lascio soltanto immaginare le conseguenze in termini di rumore e smog”.
Una posizione netta e univoca, quella dei residenti: non ci sono eccezioni, in questo caso, perché ognuno intende difendere il suo angolo di tranquillità, talora anche proponendo alternative. Come nel caso di Michele Alberti, che qui vive da soltanto un anno: “Lavoro da poco nel centro di Lucca – ricorda – e mi sono trasferito qui per due motivi: la vicinanza alle mura, che mi consente di andare in centro a piedi, e la tranquillità della zona. E’ vero che siamo ad un passo dalla circonvallazione, ma le case che sono meno a ridosso, come la mia, oggi sentono davvero poco il rumore. Adesso, fuori dal mio giardino, rischia di nascere un’autostrada”.
Ci sono, in tutto questo, due ulteriori elementi meritevoli di approfondimento: la durata dei lavori e la percezione della loro utilità. Il primo desta perplessità, mentre sul secondo i residenti, compresi quelli delle limitrofe via Pascoli e via Angeloni – dove scatterà il senso unico – si dividono. “Tutti sappiamo – commenta un altro residente, che in via Luporini ha anche la sede del suo lavoro – che le date fissate sulla carta possono variare. I tempi si allungano, anche in virtù delle condizioni meteo o della burocrazia. Quanto all’utilità, posso dire che sono per la sicurezza stradale, ma a patto che questo non comporti un sacrificio troppo grande per la cittadinanza”. Le prime stime, in questo senso, parlano di un cantiere che potrebbe essere chiuso tra i 9 ed i 12 mesi. “Ma si andrà sicuramente oltre – attacca un altro passante ben informato – perché già i sondaggi archeologici porteranno via tempo. Ogni volta che si scava, qua come in altre città storiche, si trova sempre qualcosa”. Poi l’appunto sul passaggio delle auto dagli spalti, per la prima volta nella storia della città: “Ho lavorato in soprintendenza – afferma – in altre città, e posso dirvi che non mi sembra la soluzione migliore. Potrebbero volerci mesi, se non anni, affinché la porzione in cui transiteranno le auto torni come prima”.
Problemi meno ingombranti, ma pur sempre tali, vengono destati dall’apposizione – come di diceva – dei sensi unici in via Pascoli ed in via Angeloni. “Ce la caveremo – osserva Fausto Orsali, che in via Pascoli abita da quando è nato – anche se questo vorrà dire fare un giro più lungo o arrivare a casa a piedi. Quello che ci preoccupa veramente, invece, è la questione traffico nelle zone limitrofe: non vorremmo assistere a code ed intasamenti per un anno o più, appena usciti di casa”.
Ulteriore questione è quella relativa ai parcheggi: “Alla fine ci saranno 20 posti in più rispetto ad oggi? Bene – argomenta una commessa di un negozio di elettronica che si affaccia su piazzale Boccherini – ma per tutta la durata dei lavori come faremo?”. Un tema, quest’ultimo, che coinvolge diverse attività commerciali della zona, seriamente preoccupate di perdere una porzione importante di clientela per le difficoltà sottese alle opere. Anche rispetto a questo, nei prossimi interventi pubblici, l’amministrazione comunale dovrà fornire rassicurazioni.
Paolo Lazzari