Dai comitati sanità un no alla Società della salute

E’ un deciso no alla ipotesi di creare una Società della Salute per Lucca e la Piana quella che arriva dai comitati sanità che si dicono “sorpresi e preoccupati” per il progetto che prevede la costituzione di un consorzio dei Comuni di Lucca, Altopascio, Capannori, Montecarlo, Pescaglia, Porcari, Villa Basilica e che dovrebbe essere operativo dal 1 gennaio prossimo.
“Detto con appropriate e sperimentate parole sembra tutto facile – chiosano i comitati -. Ma non è così. Ci chiediamo quale possa essere il vantaggio della creazione di questa una nuova struttura, costosa e complessa per affiancare (o inglobare) l’esistente. Il precipuo scopo di integrazione dei servizi sanitari e socioassistenziali non richiede necessariamente la creazione di questo gigante amministrativo così impegnativo e costoso. Possono essere adottati percorsi più snelli e funzionali con semplici accordi omogenei tra gli assessorati al sociale dei vari Comuni e l’azienda Usl. L’accordo non richiede alcuna struttura organizzativa ma la definizione di ciò che è sociale e ciò che è sanitario in modo tale che non si carichi, come avviene ora, il sociale sul sanitario e si brucino le risorse sanitarie per il sociale”.
“Del resto – aggiunge per i comitati Giuseppe Di Vito – la storia parla da sé. Difficoltà organizzative, burocrazia paralizzante, costi non sostenibili. Su questi ultimi poi impossibile fare chiarezza per generale opacità o addirittura mancanza di trasparenti e puntuali rendiconti. Il risultato è che le finalità previste – prosegue – non sono state realizzate, si sono sprecati finanziamenti nell’ordine di centinaia di migliaia di euro, che avrebbero potuto servire al miglioramento dei servizi sanitari e non solo, si è creata una riserva di nuovi superpagati burocrati da riciclare. Magari in veste di liquidatori profumatamente retribuiti, come già si è verificato. Ormai neppure la Regione, creatrice del progetto, sembra spingere più di tanto in questa direzione, anzi. Perché dunque dovrebbe Lucca e il suo territorio avviarsi su questo già non sempre felicemente sperimentato percorso? In un momento di non facile gestione dei servizi (sanitari e sociosanitari) locali si potrebbe quasi pensare a un tentativo di distrazione di massa. E infine nell’attuale contesto economico finanziario creare nuove e costose strutture vuol dire privare i Cittadini di risorse che potrebbero essere convogliate in servizi essenziali. A nome della cittadinanza tutta, che attende interventi semplici e immediati che mitighino e cancellino le difficoltà e gli ostacoli quotidiani di chi ai servizi della sanità si rivolge, chiediamo alla saggezza dei nostri amministratori un profondo ripensamento”.