Municipale, agenti protestano per spazi e disagi

17 aprile 2018 | 09:38
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Municipale, agenti protestano per spazi e disagi
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Municipale, agenti protestano per spazi e disagi
Municipale, agenti protestano per spazi e disagi
Municipale, agenti protestano per spazi e disagi
Municipale, agenti protestano per spazi e disagi

Spazi angusti e poco areati, fili scoperti e finestre da cui filtra l’acqua: sono alcuni dei problemi manifestati questa mattina (17 aprile) dai dipendenti del corpo dei vigili urbani di Lucca, durante il sopralluogo in comando della commissione sicurezza del Comune. Guidati dal dirigente Maurizio Prina e dai membri Rls Antonella Grasseschi e Stefano Leporale, i consiglieri hanno raccolto lamentele e proposte da parte dei vigili e degli addetti agli uffici, mettendo via un quadro tutto sommato non certo catastrofico, ma che comunque induce ad interventi mirati. L’edificio di piazzale san Donato – viene spiegato subito – presenta infatti problematiche connesse alla sua natura di palazzo vetusto.

Peraltro, ricorda Prina, i vigili – oggi un’ottantina (di cui circa 35 donne, ndr) – dovrebbero poi trasferirsi nel palazzo che oggi ospite l’anagrafe, in via san Paolino. Il condizionale però è d’obbligo: “E’ un qualcosa che si farà al 90%. Gli uffici dell’anagrafe – ricorda il dirigente – si trasferirebbero alla ex manifattura, una volta ultimati i lavori, mentre qua si allargherebbero la Procura ed il tribunale. Il nostro parco macchine? Dovrebbe essere spostato alla ex manifattura, se il trasferimento avverrà”. Certezze che, inevitabilmente, vengono incrinate da tempistiche ad oggi difficilmente preventivabili: lo stesso Prina ipotizza 1-2 anni per i lavori alla ex manifattura. Non c’è solo il fattore durata dei lavori però: l’edificio che ospita l’anagrafe, infatti, presenterebbe – come viene raccontato da vigili e membri della commissione – problematiche molto simili, se non peggiori, rispetto a quelle evidenziate stamani in caserma. Sul punto interviene anche Leporale: “Il trasferimento più opportuno – commenta – sarebbe stato quello al campo di Marte”.
Poi le singole questioni afferenti all’edificio: “Prima di tutto – afferma Leporale – qua manca un ascensore per andare al piano di sopra: i disabili non possono accedervi. Poi diversi ambienti (specialmente gli uffici al primo piano, ndr) presentano problemi di areazione, fili dei computer scoperti e carenza di spazi”. In particolare, al piano superiore si pone la questione di una “doppia finestra” per ogni ufficio: la prima dà all’interno dell’edificio, con evidenti problemi di riscaldamento in inverno e di eccesso di calore in estate.
Problemi vengono posti anche circa la stanza di carico e scarico delle armi in dotazione alla municipale, ma Prina ricorda come gli stessi siano ormai in via di risoluzione: “Nel giro di un mese – afferma – adibiremo una nuova stanza a locale per le armi. Sarà dotata di doppia porta blindata, badge per entrare e telecamere. In questo modo eviteremo spiacevoli episodi legati alle operazioni con le armi (tutte pistole semiautomatiche, insieme a sciabole, ndr), come quelli avvenuti in passato. Per fare questo servivano un progetto ed una determina, che è stata recentemente approvata”.
Un altro grande passo avanti da compiersi entro un mese sarà anche quello relativo ai Tso ed agli Aso: “Con la Asl – osserva ancora Prina – abbiamo concordato procedure condivise, per inserire questo genere di rischi specifici anche in municipale. In questo senso, acquisteremo guanti, mascherine, giubbotti antitaglio, camici e tutti gli altri strumenti necessari, per una spesa stimata di circa 6500 euro”. Nel corso dell’ultimo anno, del resto, al comando della municipale si sono registrati due infortuni.
Questioni da risolvere, rapidamente, esistono anche per gli spogliatoi: qua gli spazi sono decisamente angusti, le finestre non si aprono (con conseguente mancanza di areazione, ndr), c’è una sola doccia per locale ed anche i bagni non sono areati. Alcuni uffici al piano terra, tra cui quello di vigilanza ambientale, presentano inoltre il problema del rumore costante che proviene dall’impianto di ricircolo dell’aria. Altre situazione che necessitano un rapido intervento sono quelle legate all’illuminazione della centrale operativa e ad una finestra da cui filtra acqua piovana, nell’ufficio violazioni stradali.
Durante il sopralluogo, inevitabilmente, c’è spazio anche per tornare sul principale nodo del contendere: la riorganizzazione degli orari di lavoro voluta dall’amministrazione comunale. “Visto che parliamo di sicurezza – ricorda Leporale – dobbiamo anche evidenziare come un’organizzazione del lavoro su 6 giorni settimanali, anziché i 5 attuali, concorra ad aumentare lo stress correlato al lavoro. In questo senso, un collega è andato via proprio per questo motivo ed altri si stanno sottoponendo a cure. Essendo il nostro organico risicato, la mole di lavoro è sempre troppo grande”. Sul punto Prina obietta che “il monte ore settimanali (35, ndr) non cambia, così come non muta lo stipendio. Con la nuova organizzazione dell’orario, ancora al tavolo della discussione con i sindacati, sarà possibile fare turni di 5 ore e 50 o turni di 6 ore, recuperando poi l’ora fatta in più”. Leporale però non è d’accordo: “Anche se il monte ore non cambia – afferma – il giorno in più di lavoro toglie un riposo settimanale, costringendo moltissimi vigili a venire da fuori Lucca ed annullando una fascia di tempo libero, da trascorrere con le famiglie o come si ritiene, importante per diminuire i livelli di stress”.
Sul fronte personale, intanto, Prina ricorda che entro la fine dell’anno si provvederà a tre nuove assunzioni: “Ad ottobre verranno attivate le procedure – conclude – e, seppur pochi, questi tre soggetti andranno ad incrementare le fila del comando”.

Paolo Lazzari