





Urbanistica, entra nel vivo l’iter verso il piano operativo. Strumento che, nelle intenzioni dell’amministrazione dovrebbe arrivare alla sua approvazione nel 2020. Ma prima dell’avvio vero e proprio si comincia con una fase conoscitiva, che durerà all’incirca un anno e il cui primo passo è stato presentato questa mattina (3 maggio) dall’assessore Serena Mammini, dalla dirigente Antonella Giannini e dalle componenti dell’ufficio di piano Silvia Lovi, Monica Del Sarto e Cinzia Rovai e dalla garante dell’informazione e partecipazione Nicoletta Papanicolau.
Dando seguito alle opportunità della legge regionale sul governo del territorio il Comune ha deciso di pubblicare un avviso pubblico che consentirà ad enti e privati di avanzare proposte di pianificazione del territorio di carattere generale o specifiche relative a singole aree o fabbricati. Proposte che non avranno alcuna valenza concreta ma che serviranno all’amministrazione per ampliare il quadro conoscitivo verso il piano operativo. Una sorta di prepartecipazione che, se avrà successo, permetterà anche di anticipare il dibattito sulla riqualificazione anche di importanti aree della città.
“Vogliamo vedere – ha detto l’assessore Mammini – come la città risponde all’inizio di questo percorso con la speranza che il livello di partecipazione sia più alto rispetto a quello del piano strutturale. Con il piano operativo, d’altronde, porteremo a compimento le strategie del piano strutturale”.
L’avviso pubblico fa seguito, e in parte contiene, quelle che sono le linee di indirizzo verso il piano operativo già presentata in consiglio comunale. Temi strategici quali il riuso, il ripensamento dello spazio pubblico, la mobilità e la tutela dell’ambiente e anche la perequazione, argomento caro a Mammini: “Perequazione significa – dice – spostare volumetrie presenti in luoghi non adatti verso luoghi più consoni. Per facilitare questo vorremmo avvalerci della figura di un perequatore fra i professionisti che ci accompagnano nel percorso. Così potremmo pensare a realtà importanti, come il Molino Pardini, ma ance a situazioni più semplici”. “Mi rivolgo – è l’appello dell’assessore – agli ordini e alle professionalità del territorio affinché diano l’apporto più laico e utile possibile in vista dell’adozione del nuovo strumento urbanistico. Uno strumento necessario in tempi brevi perché la città ne ha urgente bisogno. Abbiamo già fatto un ordine importante con il piano strutturale e delineato il quadro che poi andreamo a normare. Vorremmo uno strumento flessibile e funzionale con regole certe e chiare da monitorare costantemente grazie all’ufficio di piano, una squadra a cui tengo molto”.
La partecipazione rimane un elemento importante per facilitare e rendere il percorso efficace: “Attuiamo un percorso partecipato – dice Mammini – non solo perché la legge ce lo chiede ma perché ci crediamo. Ci armeremo ancora una volta di pazienza con la speranza che a forza di farla questa partecipazione decolli”. Primo atto è un bando che invita enti e privati ad esprimersi: “Con l’avviso pubblico – dice ancora l’assessore – chiediamo ad enti, associazioni e privati cosa vogliono proporre. Per questo abbiamo approntato una scheda sintetica in cui si indicano in breve i temi e le aree che noi riteniamo strategiche e che abbiamo mappato sul bando. In particolare quartieri e aree all’interno dei quartieri che vogliamo riammagliare. Una cosa che stiamo già cominciando a fare grazie ai progetti Piu e ai progetti per i Quartieri Social. In questa call qualunque soggetto può presentare qualsiasi tipo di proposta e per questo abbiamo dato anche una certa ampiezza di tempo per la presentazione, che scadrà alla fine di luglio”. Ovviamente le proposte dovranno essere in linea con gli indirizzi stategici approvati dal consiglio comunale lo scorso 13 marzo, con il piano strutturale approvato il 24 aprile e con tutti gli strumenti urbanistici sovraordinati.
La dirigente all’urbanistica, Antonella Giannini, sottolinea che “le proposte – dice – non vanno paragonate alle osservazioni al piano. Quelle, infatti, fanno parte delle procedure verso l’approvazione. Questi sono contributi che l’amministrazione valuterà. Non c’è alcuna forma di approvazione né è previsto alcun tipo di risposta al proponente. E’ una parte del quadro conoscitivo da parte dell’amministrazione che cerca di raccogliere i bisogni della città”. “E speriamo – aggiunge l’assessore Mammini – che possano arrivare proposte che siano in qualche modo interessanti”.
Il vero e proprio iter per l’approvazione del piano operativo è previsto per la primavera del prossimo anno. Dopo l’avvio i successivi passaggi sono l’adozione, l’apertura alle osservazioni cui seguiranno le controdeduzioni e la successiva approvazione, che deve avvenire entro tre anni dall’avvio ufficiale dell’iter. “Rispetto al piano strutturale – dice Mammini – ci attendiamo un maggior numero di osservazioni e per questo i tempi si potranno dilatare. Comunque a breve daremo i primi incarichi alle tante figure professionali che si affincheranno al responsabile unico del procedimento, che sarà Antonella Giannini: il consulente scientifico, l’urbanista, ma anche un agronomi, un geologo, un ingegnere idraulico, un partecipatore e, come detto, il perequatore. Per ciascuna di queste figure verranno fatti dei bandi per l’individuazione dei migliori professionisti. Quanto alla tempistica noi abbiamo in cronoprogramma che cercheremo di rispettare e che contiamo di avviare nel 2019. Ora siamo in fase di preavvio: abbiamo intanto fatto le selezioni di sei ragazzi con il bando Giovanisì che collaboreranno con noi per mappare il territorio. Una serie di elementi, quelli che raccoglieremo che renderanno la delibera di avvio del piano operativo non una delibera vuota ma già ricca di informazioni e di contenuti. Noi vogliamo adottare il piano operativo nel 2020. In passato, per il piano strutturale, non sono mancate difficoltà, anche logistiche. Basti pensare he l’ufficio di piano non c’era. Non vogliamo rivivere la sofferenza vissuta per il piano strutturale, che peraltro sarà una solida base su cui poggiare il nuovo strumento urbanistico”.
La consegna delle proposte progettuali potrà avvenire a mano al protocollo, per posta ordinaria o per Pec. L’amministrazione potrà anche richiedere maggiori dettagli in merito alle singole proposte presentate. Le basi cartografiche e altri documenti utili possono essere consultati sul sito del Comune o direttamente all’ufficio di piano il martedì e giovedì dalle 8,45 alle 13,15. Informazioni e chiarimenti sull’avviso pubblico possono essere richiesti ai numeri 0583.445995, 442547, 442689, 445999.
Enrico Pace