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Qualcuno lo ha iniziato a notare empiricamente. Aerei di linea che sorvolano la città di Lucca e la Piana con maggiore frequenza rispetto al passato. E non si tratta di un caso. E’ infatti recente il cambiamento, approvato dall’Enav, l’ente nazionale dell’aviazione civile, della rotta di atterraggio per una delle piste dell’aeroporto di Pisa, la numero 22 per la precisione. Una rotta che permette di scendere dalla quota di volo aggirando Pisa passando per la Piana e per Lucca. Per la precisione gli aerei, secondo la nuova rotta, proveniendo dal mare virano all’altezza di Altopascio per poi tornare verso il mare lambendo Capannori, sorvolando una parte del Comune di Lucca per poi dirigersi verso Pisa passando sopra il foro di San Giuliano e passando sopra San Lorenzo a Vaccoli e Santa Maria del Giudice.
Il sorvolo di Altopascio avviene a circa 5mila piedi di altezza, poi, con il consueto movimento a spirale, si scende fino a raggiungere le quote previste per iniziare le procedure di atterraggio.
Con la novità, ovviamente, arrivano le polemiche. Con le stesse motivazioni con cui monta la protesta contro la nuova pista di Firenze o che si sono verificate, per esempio, a Bergamo, quando una nuova rotta di atterraggio ha aumentato la superficie di sorvolo rispetto al centro abitato. Il timore è quello di un aumento dell’inquinamento sia per le emissioni, in una zona già problematica da quel punto di vista come la Piana di Lucca, sia per i problemi acustici, soprattutto laddove, nella zona sud del territorio, gli aerei iniziano a raggiungere quote più basse. La polemica, finora, è a livello di chiacchiere da bar e sui social, ma non è detto che possa diventare nelle prossime settimane più organizzata e coinvolgere anche le istituzioni.