
Via le barriere per bambini nei parchi gioco attrezzati. Sia esse ’barriere’ per tutti, dovute a incuria o degrado; siano invece strutturali per i bimbi disabili. E’ questa la ferma richiesta in una mozione proposta stasera (8 maggio) al consiglio comunale di Lucca dalla consigliera comunale di Forza Italia, Simona Testaferrata, e dal presidente del gruppo consiliare Marco Martinelli. Nell’atto si richiede a sindaco e giunta di “presentare entro 90 giorni una relazione sulle aree gioco attrezzate per aumentare l’accessibilità degli spazi gioco ai bambini in modo autonomo relativamente alle disabilità e a garantire una migliore manutenzione anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni di volontariato e delle scuole, creare una rete con le associazioni del territorio che si occupano di disabilità qualsiasi tipo di disabilità, affinché siano individuate strategie per rendere i parchi sempre più accessibili e sicuri ad ogni bambino”. Una mozione che, alla fine, è stata ulteriormente emendata con la richiesta di rinvio alle commissioni competenti per gli approfondimenti necessari e infine approvata a maggioranza con 26 voti favorevoli e due astenuti.
“Il diritto al gioco – ha osservato in apertura Testaferrata – è sancito dalla convenzione dell’Onu sui diritti dell’infanzia. I bambini attraverso il gioco crescono interagendo sia con i loro pari che con lìambiente attorno ad essi, per questo i parchi urbani sono molto importanti per i bambini e le loro famiglie. Progettare e ridisegnare parchi gioco inclusivi dove tutti i bambini possono giocare è necessario per un comune attento alle esigenze di ogni singolo individuo. I parchi sul territorio spesso anzi più che spesso sono con erba alta ,cestini pieni di immondizia, giochi obsoleti e sgangherati, alcuni diventano bivacchi per extracomunitari e quindi sempre non fruibili dalle famiglie. I bimbi hanno bisogno del bello che significa decoro ed ordine perché le sane abitudini si acquistano fin da piccoli e vedendole e sperimentandole è semplice poi ripeterle. Gli interventi che noi chiediamo sono di facile realizzazione in quanto basterebbe effettuare sul terreno una colatura di resina antitrauma che permetterebbe ai bimbi con handicap di accedere agevolmente ai giochi ed è utile per attenuare le eventuali cadute. I giochi – aggiunge Testaferrata – dovrebbero essere il più possibile accessibili a tutti i bimbi, perché ogni bimbo è diverso l’uno dall altro ma è proprio nella unicità del singolo che vi è la crescita per tutti. I castelli dovrebbero avere rampe e poi piste per le macchinine o per le biglie, le antalene con seggiolini ergonomici e poi ancora tunnel alti, in modo che tutti vi possano accedere.nella presentazione del nuovo parco di Sant’Anna, interno al progetto quartieri social non ho sentito parlare di parco inclusivo: circuiti vita, campi sportivi che si accendono e si spengono da soli ma della parola inclusione nemmeno l’ombra. Bene chiediamo all’amministrazione di verificare e se necessario di intervenire su questi nuovi progetti. In questi giorni ho saputo che un supermercato ha un progetto sui parchi inclusivi per la città di Lucca: ci auguriamo vivamente che prima di inserire qualsiasi gioco risistemino il fondo del parco perché dopo la pioggia di alcuni giochi sono praticamente immersi nelle pozzanghere e mi riferisco a piazzale Verdi. La cura ed il decoro e la manutenzione dei parchi sarebbero garantiti dai fascicoli dell’opera che vengono rilasciati appena terminati i lavori ma che poi vengono dimenticati in qualche cassetto del comune”.
“Gli interventi previsti a S. Anna tengono conto dell’incisività – ha detto il consigliere di Lucca Civica Gabriele Olivati – è previsto infatti la realizzazione di un parco giochi che favorisca l’accessibilità di tutti”. “Queste – ha detto Bindocci (M5S) – sono questioni da discutere in commissione, non certo in consiglio comunale”. Il consigliere di Sinistra con Tambellini Pilade Ciardetti si dice “perplesso”: “Questo argomento è molto importante – afferma -: l’amministrazione però sta già lavorando in questo senso”.
Il capogruppo del Pd Renato Bonturi risponde a Bindocci: “Su questi atti il consiglio comunale è comunque chiamato a esprimersi – afferma -: rispetto all’atto in questione, penso che ci possa stare l’approfondimento in commissione proprio per stilare una mappatura delle aree gioco”. “La questione non è l’importanza degli argomenti – ribatte Bindocci – ma volevo fare un invito. Certi temi condivisi meritano una valutazione complessiva, il cui luogo adatto è la commissione”. E dopo una breve riunione della conferenza dei capigruppo la mozione è stata integrata con un invito al presidente del consiglio comunale a inviare la pratica per la discussione alle commissioni competenti.