
Il nuovo regolamento di polizia urbana arriverà in Consiglio comunale ai primi di luglio. La conferma giunge oggi (11 maggio), in sede di Commissione statuto, partecipazione e regolamenti. Una seduta alla quale prendono parte – per illustrare brevemente i contorni del testo – il dirigente Maurizio Prina, comandante dei vigili urbani, e l’assessore alla sicurezza Francesco Raspini, insieme anche all’ispettore Matteo Bartolini, che ha collaborato alla stesura.
Agilità (51 articoli a fronte dei 205 precedenti, ndr), attualità (il regolamento preesistente risale agli anni’40) ed efficacia sono stati i cardini che hanno ispirato un lavoro – quello degli uffici di polizia municipale – lungo un anno. Un testo, quello presentato oggi, che si aprirà adesso ad una fase recettiva: dopo l’illustrazione pubblica – all’Agorà, il prossimo 15 maggio (alle 17,45) – ci sarà infatti una quindicina di giorni di tempo, da parte di privati ed associazioni, per presentare eventuali osservazioni.
“Il regolamento esistente – afferma Raspini in apertura – risale agli anni ’40: contiene, ovviamente, riferimenti normativi e linguistici desueti. Daremo tempo fino al 1 giugno per consentire a tutti i residenti, associazioni e categorie economiche di fare osservazioni, come richieste di modifica, integrazione e cancellazione. La Commissione, poi, analizzerà tutte queste proposte, per portare il testo in Consiglio comunale i primi giorni di luglio”.
La normativa – dal 15 maggio – sarà disponibile sul sito del Comune di Lucca, insieme ai moduli per presentare le eventuali osservazioni, da inviare all’apposita mail poliziaurbana@comune.lucca.it.
Il documento si compone inizialmente di disposizioni generali per poi passare alle norme sull’occupazione del suolo pubblico; quindi, ecco una parte legata a sicurezza e decoro di fabbricati, terreni, pertinenze ed alle misure igieniche; poi, ancora, prescrizioni su cerimonie pubbliche, gestione degli animali, sicurezza e decoro urbano (legata principalmente ad accattonaggio molesto, raccolta fondi etc). Non meno importante, inoltre, la disposizione inerente alla trascrizione nel regolamento di alcune previsioni del decreto Minniti, che consentono di applicare il “Daspo urbano”, così come la fascia normativa che verte sulla quiete pubblica (che chiama in causa il dibattito sul rapporto tra locali e residenti), quella sulla normativa di prevenzione incendi e, novità significativa, il corpus di norme per la tutela degli animali (con particolare riferimento ai “botti” di capodanno). Il regolamento si conclude con disposizioni finali che abrogano le vecchie norme diventate inattuali. “Prima le norme erano 205 – ricorda Raspini – mentre adesso parliamo di 51 articoli”.
Prina, poi, interviene sul metodo di lavoro utilizzato dall’ufficio di polizia municipale: “Si è trattato – spiega – di un’operazione chirurgica, che espunge tutto ciò che ha che fare con commercio ed edilizia, settore già normato, per fare un regolamento attuale. Il decreto Minniti ha fornito utili spunti per la redazione. Il concetto è che venga impostata una regola generale, facendo diventare le ordinanze l’eccezione e non più la regola, come è stato fino ad oggi”.
Focus particolare, in commissione, sul fenomeno dell’accattonaggio, su input del consigliere Minniti: “La Cassazione – specifica Raspini – ha affermato che chiedere la carità in modo civile è del tutto lecito. Noi dobbiamo andare ad intervenire sul fenomeno dell’accattonaggio molesto”. Adesso il lavoro della Commissione si intensifica: sarà necessario discutere i 51 articoli nel dettaglio, così come le osservazioni che giungeranno nelle prossime due settimane dal tessuto cittadino.
Il prossimo regolamento – viene ricordato a margine dall’assessore – sarà quello sulla gestione dei rifiuti (quello vigente risale al 1994, ndr).
Paolo Lazzari