Antraccoli, al via la festa del pesce fritto e baccalà

31 maggio 2018 | 14:59
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Antraccoli, al via la festa del pesce fritto e baccalà

Torna domani (1 giugno), per la diciannovesima edizione, la festa paesana del pesce fritto e baccalà di Antraccoli. Gli spazi verdi vicini alla chiesa parrocchiale si animeranno, anche per questo giugno, della buona cucina e dell’allegria dei molti volontari dell’associazione di promozione sociale La Biribaola impegnati a dare il cento per cento perché tutto si svolga nel migliore dei modi.

Due fine settimana, questo (1, 2 e 3 giugno) e il prossimo (8, 9 e 10 giugno). Ogni sera gli stand apriranno alle 19 e ciascuna data verrà accompagnata dalla musica di orchestre e dj – perché non c’è festa senza ballo. Si parte dunque domani con Love Music e il suo repertorio pop, cantabile e spensierato; sabato (2 giugno) sarà la volta dell’orchestra Lory Davi, con pezzi ballabili che vanno dagli anni ’70 e ’80 ai successi contemporanei; domenica (3 giugno), invece, salirà sul palco Titti Bianchi, vincitrice di quattro dischi d’oro. Grande attesa per la serata di venerdì 8 giugno, quando a far ballare il paese di Antraccoli ci sarà Riccardo Cioni dj; sabato 9 giugno toccherà all’orchestra Max Fabbri il compito di movimentare la serata e infine domenica 10 giugno, per l’ultimo appuntamento, arriverà la disco dance dell’orchestra Mario J. Fox. A connotare l’offerta gastronomica saranno numerose specialità di pesce: oltre al fritto e al baccalà (alla livornese e al forno), che danno il nome alla festa, ampia scelta di primi: penne all’imperiale, spaghetti di mare, zuppa di polpetti. Ma anche bistecca di tonno, impepata di cozze e piatti freddi. L’affiatamento del gruppo di volontari con le magliette verde chiaro sarà contagioso, come lo è l’entusiasmo che hanno messo, lo scorso anno, nella realizzazione della loro Happy, celebre canzone di Pharrel Williams che sui social ha avuto migliaia di scherzosi imitatori.

La Biribaola.È dal 1980 che ad Antraccoli si è costituito un comitato paesano aperto al fine di organizzare le varie attività del paese, fra le quali occupano un posto importante le sagre, e il cercare di dare risposta a varie problematiche del territorio paesano. Presidente del comitato, per oltre trent’anni, è stato il parroco pro tempore di Antraccoli e quindi si sono avvicendati in questo ruolo don Giuseppe Brunicardi, don Paolo Freschi, don Francesco Bianchini e, nei momenti di mancanza di parroco, anche il vicario don Michelangelo. Con l’arrivo di don Simone Giuli (attuale parroco) il comitato paesano si è trasformato in un’associazione legalmente costituita, La Biribaola. Era l’aprile del 2012 e venne eletto presidente Gino Pini, persona molto nota in paese e uno dei responsabili organizzatori della festa paesana, e vice presidente Paola Balducci – che gli è succeduta dopo la prematura scomparsa e che attualmente, quindi, ricopre il ruolo di presidente. Quindici le persone che compongono il direttivo e che collegialmente concorrono alle decisioni. L’associazione non ha scopo di lucro né orientamenti politici o religiosi ma, come scritto nello statuto, scopi sociali: per esempio, ogni anno si propone di sostenere economicamente la scuola primaria di Antraccoli e le persone del paese in difficoltà, anche attraverso il centro di ascolto della Caritas. La Biribaola promuove e gestisce spazi destinati ad attività socializzanti, culturali, ricreative e del tempo libero, con particolare riguardo alle esigenze dei ragazzi, dei giovani e degli anziani: per questo organizza il Carnevale dei ragazzi, la Befana e Babbo Natale per i più piccoli e il pranzo degli anziani delle comunità di Antraccoli, Picciorana e Tempagnano. Oltre a gestire le due sagre paesane, intese soprattutto come momento d’incontro e di approfondimento dei rapporti di amicizia, al Biribaola coordina e sostiene i gruppi sportivi paesani, fra i quali il Gruppo marciatori che ha da poco festeggiato i 41 anni di attività, ma anche il gruppo ‘Giovani e teatro’. In occasione del terremoto del centro Italia l’associazione è riuscita a raccogliere 15mila euro per il Comune di Gualdo nelle Marche.