Civitali-Paladini, Provincia partecipa a bando statale

Un Civitali Paladini riqualificato sul modello del Sant’Agostino. E’ questo l’obiettivo della Provincia di Lucca a lunga scadenza: partecipare al bando Bei, per intercettare fondi governativi destinati al recupero e alla ristrutturazione dei complessi scolastici. Con una variabile importante. Quella del tempo. Perché le intenzioni sono quelle di ridurre al minimo indispensabile il trasloco della scuola al Campo di Marte. Lo spiega il presidente Luca Menesini che precisa anzitutto che la scuola è sicura ma è stata sgomberata per via delle nuove direttive ministeriali che hanno fissato indicatori più stringenti per la stabilità degli edifici scolastici.
Menesini lo spiega rispedendo al mittente certe critiche arrivate soprattutto da M5S e Lega: “Di solito evito di rispondere ai partiti di opposizione – spiega il presidente – , ma dopo aver letto che M5S e Lega paragonano gli alunni del Civitali-Paladini ai terremotati inorridisco e devo precisare. Anzitutto: rispetto per i terremotati, persone che a causa di fenomeni tremendi come i terremoti hanno perso la propria casa e vivono in dei prefabbricati. A loro chiedo scusa io per l’infelice paragone fatto da questi politici che vogliono solo fare polemica e parlano solo perché hanno la bocca. La situazione è ben diversa e quindi mi scuso. Una cosa è il dolore di perdere tutto, di perdere il proprio tetto, un conto è andare a scuola in un prefabbricato per un paio di anni per poi tornare in una scuola settecentesca completamente ristrutturata che sarà l’immobile più figo di tutta la provincia di Lucca”.
“Sarà qualcosa di spettacolare – afferma Menesini su Facebook -, come il liceo musicale Sant’Agostino. Poi facciamo chiarezza: il Civitali Paladini è una scuola sicura, è in un immobile che sta in piedi da secoli. Ovviamente però non risponde alla normativa sismica vigente, perché appunto è stato realizzato secoli fa. È successo che il titolare dell’asilo presente nella struttura abbia chiesto dei documenti per lui necessari a ottenere l’accreditamento regionale dell’asilo, documenti mancanti visto che l’immobile è parecchio vecchio. Da qui, l’obbligo per i tecnici di fare le verifiche necessarie sull’immobile che hanno rivelato quello che si sapeva (come le nostre case, costruite ormai da tempo. Rispondono alla normativa di allora e non di oggi): l’immobile non rispetta la normativa vigente. Quindi quando ci sono atti che dicono questo c’è un’unica strada da prendere: chiudere e provvedere a fare l’adeguamento”.
“Si tratta di un lavoro grosso – afferma Menesini – che non può essere fatto con i ragazzi dentro. Ma c’è la bella notizia: la prossima settimana scade un bando Bei (finanziamenti del governo per un importo di 3,5 miliardi per gli adeguamenti delle scuole) che ci permette di adeguare e riqualificare tutta la scuola. Un lavoro stile il liceo musicale Sant’Agostino. Quindi come Provincia puntiamo a quei soldi (sappiamo come fare a fare un progetto che possa ottenere alto punteggio, grazie alle grandi professionalità presenti nell’ente di Palazzo Ducale) e nel frattempo chiediamo agli studenti e agli insegnanti uno sforzo, quello di stare per un paio di anni, finché non finiranno i lavori, in dei prefabbricati”.
Menesini spiega anche i motivi di questa scelta. “Perché i prefabbricati? Perché il Civitali Paladini conta 900 alunni, 42 classi e una serie di laboratori. Per tenerli tutti insieme e garantire così l’ottima didattica che questa scuola fornisce ci vogliono spazi enormi. E – aggiunge – lo spiego soprattutto ai chiacchieroni delle opposizioni – ci vogliono spazi che rispettino la normativa vigente in riferimento alla scuola. Spazi pronti e così grandi che soddisfino questi requisiti non ne abbiamo, abbiamo tutti immobili su cui ci sarebbero da fare significativi lavori di adeguamento. Le soluzioni alternative erano quelle utilizzate in altri posti: i turni, una scuola la mattina e l’altra il pomeriggio; oppure spezzettare le scuole nei vari edifici idonei. Soluzioni queste che abbiamo scartato perché – anche se meno costose, sottolineo, meno costose, ci sembravano ingiuste per studenti e professori – quindi abbiamo puntato sulla continuità, migliore per loro. Da qui la soluzioni dei prefabbricati in attesta di far tornare la scuola in un luogo da favola. Aggiungo che i prefabbricati non sono necessariamente brutti. Siamo nel 2018, è chiaro che non sono il complesso del Civitali-Paladini ma sono funzionali e li abbelliamo. In più, è solo questione di tempo e fra un paio di anni andrete a scuola nella scuola più figa dell’intera provincia e forse non solo”.