Giglio, bilancio ok. Polemica su personale e incarichi

21 giugno 2018 | 13:01
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Giglio, bilancio ok. Polemica su personale e incarichi

Bilancio consuntivo 2017 in pareggio per il Teatro del Giglio: a certificarlo sono l’assessore alla cultura Stefano Ragghianti ed i vertici della struttura, Gianni Del Carlo e Manrico Ferrucci, intervenuti oggi (21 giugno) ialla riunione congiunta delle commissioni partecipate e bilancio. “Il bilancio consuntivo 2017 del Giglio è in pari, con un leggero avanzo positivo di 2.052 euro – esordisce Ragghianti – per il terzo anno consecutivo. Un ringraziamento va dunque a tutte le componenti del teatro, perché la stagione è stata sostanzialmente positiva per attività e per collegamento forte con il territorio. Presentiamo anche il bilancio preventivo 2018, che prevede un pareggio: lo facciamo in anticipo rispetto agli ultimi anni, anche perché programmare prima significa organizzare meglio la spesa, per quanto ragionando in anticipo restano margini di incertezza inevitabili”.

Del Carlo, invece, fa il punto sulle attività: “Il nostro lavoro – spiega – prosegue anche attraverso le collaborazioni che abbiamo instaurato nel tempo, come quella con il teatro di Cagliari e con il Maggio musicale fiorentino. Nell’ambito lucchese, invece, portiamo avanti collaborazioni con la fondazione Puccini, fondazione Ragghianti, Boccherini e non soltanto. Il teatro è ormai punto di riferimento anche per l’organizzazione di eventi e conferenze stampa private: c’è un riconoscimento del Giglio come luogo delle manifestazioni culturali a tutto tondo, non solo teatrali”.
Poi, sugli aspetti più legati al bilancio: “Anticipiamo la presentazione del preventivo – prosegue l’amministratore unico – e non è stata una cosa banale. Il leggero attivo che registriamo è positivo: le entrate fisse si sommano ai biglietti, agli sponsor ed alle concessioni, per un volume d’affari annuale di 3 milioni e 200mila euro circa. E’ aumentata la reattività da parte delle imprese private, che hanno deciso di investire di più nel teatro”.
Ferrucci, ancora, afferma che “il teatro del Giglio è il punto centrale della vita culturale della città di Lucca. I dati che ci vengono dal pubblico sono estremamente positivi. Per la stagione di prosa 2017/18 abbiamo avuto 1234 abbonati, 484 omaggi e 13.630 presenze complessive (ripartite su 21 spettacoli, ndr). Sono numeri alti, considerando che la nostra capienza non è superiore ai 650 posti: parliamo di un tasso di occupazione medio intorno all’80%. Aumentare le presenze? Sarebbe possibile, ma forse significherebbe piegare il Giglio a logiche esclusivamente commerciali, mentre il nostro dovere principale resta l’impegno culturale”. La stagione di prosa è dunque “coperta” dagli incassi, mentre, viene spiegato, restano fuori i costi per la gestione della struttura. “L’apertura del teatro – ricorda Ferrucci – costa sempre, mediamente, circa 2mila euro per volta. Da qui la necessità di un costante intervento pubblico. I contributi locali al teatro, negli ultimi 3 anni, sono calati di 200mila euro: da 1 milione e 630mila euro nel 2015 ad 1 milione e 430mila euro nel 2017”. La volontà, adesso, è quella di presentare il bilancio preventivo 2019 entro novembre. “Nel 2014 i costi erano superiori ai 3 milioni e mezzo – continua Ferrucci – mentre nel 2015 sono calati a 2 milioni e 900mila euro circa. Nel 2017 siamo tornati a 3 milioni e 189mila euro: il preventivo prevede una riduzione di circa 100mila euro. Tutto questo significa che il bilancio del teatro lo gestiamo, senza alcun trascinamento”.
Tornando alle presenze, ecco il capitolo lirica: “E’ un aspetto – viene fatto sapere – sul quale dobbiamo ancora lavorare. Gli abbonamenti sono cresciuti: siamo a 219 abbonati, ma non siamo ancora soddisfatti, perché vogliamo arrivare ad almeno 350”. Quanto alla danza, l’anno scorso ci sono stati 76 abbonati, per un totale di 1029 presenze stagionali.
Il capogruppo di Forza Italia, Marco Martinelli, chiede lumi in ordine alla ripartizione del finanziamento da parte del Comune e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca: si tratta, ad oggi, di 1 milione e 380mila da parte di palazzo Orsetti e 50mila dalla Fondazione. Diminuisce, in particolare, il contributo da parte della Fondazione: “Si passa da 400mila euro (2015) ai 50 mila attuali, ma è una manovra concordata e prevista, con la decisione di spostare contributi anche su altri capitoli”.
Per Bindocci, consigliere comunale M5S “i quasi 100mila euro l’anno di premi riconosciuti al personale sono un’anomalia da verificare. Guardando i numeri – afferma – mi pare che ci sia un grande lavoro da fare, specialmente per quel che concerne la stagione lirica. Il teatro si è aperto alla città, ma resta autoreferenziale: bisognerebbe coinvolgere i privati che fanno risultati, magari, come nel caso della promozione di Puccini. Ci sono poi figure, come quella del direttore artistico, che potrebbero non essere considerate essenziali”. Ferrucci, però, replica che “Aldo Tarabella è un valore aggiunto per il teatro, una risorsa di caratura internazionale”.

Paolo Lazzari