Lucca Holding: conti ok, a fine 2018 completo il riassetto

27 giugno 2018 | 18:47
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Lucca Holding: conti ok, a fine 2018 completo il riassetto

Lucca Holding è in perfetta salute e genera utili pari a 3 milioni e 875mila euro. Di questi, 2,3 milioni transiteranno nelle casse del Comune di Lucca. Il bilancio d’esercizio 2017 e quello consolidato dell’azienda partecipata sono stati illustrati questa sera (27 giugno) al consiglio comunale dal suo amministratore unico, Claudio Del Prete – che il sindaco ha voluto ringraziare pubblicamente per accompagnare ancora oggi, e fin dagli anni ’90, la sua vita pubblica. Un ringraziamento, da parte della maggioranza, è andato anche all’operato di Andrea Bortoli, alla guida della Holding nel primo quinquennio dell’amministrazione Tambellini.

“Il passaggio in consiglio comunale del bilancio della Holding – ha sottolineato l’assessore Giovanni Lemucchi – non è un atto dovuto ma una nostra precisa scelta, portata avanti fin dal 2012. Volevamo fare questa discussione prima del 29 giugno, quando il bilancio sarà sottoposto all’assemblea dei soci. I dati ci dicono che tutte le attività chiudono in utile: è questa una situazione ottimale – ha osservato ancora Lemucchi – per completare il lavoro di riassestamento complessivo delle società controllate dalla Holding avviato cinque anni fa, che andrà a chiudersi con il 2018, con il riassetto del gruppo Gesam e di Itinera”. La parola è quindi passata a Claudio Del Prete, che ha snocciolato il dettaglio dei dividendi delle società della Lucca Holding: “La rivalutazione complessiva dei valori delle partecipate è di 4 milioni e 212mila euro. Gesam chiude il 2017 con un utile di 3,39 milioni, Sistema Ambiente di 431mila euro, Lucca Crea con un attivo di 114mila euro, Metro con 98mila euro, Farmacie Comunali con 44mila euro e Itinera con 5mila euro. I costi di gestione – ha proseguito Del Prete – sono calati rispetto al 2016, anno in cui si resero necessarie più consulenze per la scissione. Si rilevano anche dei proventi finanziari. Al di là dei risultati delle singole realtà, il gruppo nel suo complesso è in salute, con una reddititività vicina all’8 per cento”.

Il dibattito
Prende per primo la parola il consigliere Claudio Cantini, presidente della commissione partecipate: “La Lucca Holding è una realtà sana e non solo per i suoi numeri. Quando siamo arrivati c’erano oltre 30 realtà e la situazione era davvero molto ingarbugliata. La razionalizzazione che abbiamo messo in atto ha anticipato, in un certo senso, quello che è stato il decreto Madia. Oggi è in attivo anche Farmacie Comunali: non siamo infallibili ma in questo settore – afferma con convinzione – abbiamo fatto un lavoro eccellente e serio nei confronti della città”.
Il capogruppo di SìAmo Lucca, Remo Santini, è però di tutt’altro avviso: “Non ci auguriamo che i conti vadano male solo perché siamo all’opposizione – ha detto – e abbiamo a cuore il buon funzionamento delle cose. Ci sono tuttavia degli aspetti che non ci convincono: non è tutto oro quello che luccica. Rimarchiamo il nostro no alla scissione asimmetrica della Gesam. Come abbiamo già scritto – continua Santini – non ci è piaciuto nemmeno il prelievo di 600mila euro dagli utili di Lucca Crea per le spese correnti di Palazzo Orsetti: questo aspetto getta un’ombra sullo stato di salute del Comune stesso. Forse sarebbe stato meglio utilizzare questi utili per il turismo, per migliorare la cartellonistica cittadina. Durante una delle ultime commissioni consiliari si è chiarito che la Lucca Holding ha 3,5 milioni di investimento in polizze e obbligazioni e fondi comuni di investimento. Per una questione di trasperenza, ci piacerebbe sapere quali sono. È inconsueto e improprio avere una liquidità così alta, sarebbe meglio investire sul territorio. Vorrei sapere con quali modalità si sceglie l’andamento degli investimenti. Forse occorrerebbe un bando di evidenza pubblica per le banche. Recentemente – conclude Santini – Lemucchi ha spiegato che la Lucca Holding sarà una multiservizi con 40 dipendenti: tuttavia vogliamo parlare dello stato di agitazione dei lavoratori, privi di buoni pasto e preoccupati per il loro futuro. Si deve arrivare a un’uniformità di trattamento, con incentivi per chi lavora meglio”.
Il capogruppo del Pd, Renato Bonturi, dopo aver salutato e ringraziato Del Prete al suo primo passaggio in consiglio comunale, ha voluto rimarcare il valore dell’illustrazione ricevuta: “È un momento significativo quello di oggi, che consente al consiglio comunale di fare domande puntuali sulla vita delle partecipate: ricordo che questa possibilità non c’era prima dell’amministrazione Tambellini. Ricondurre quest’ambito al controllo del consiglio comunale è un fatto sostanziale e non formale che è bene sottolineare, insieme ai risultati positivi espressi questa sera da Del Prete”.
L’assessore Lemucchi riprende quindi la parola per rispondere a Santini: “Per la scissione Gesam, ne abbiamo parlato già in modo esaustivo e non è il caso di ripetersi. Per l’osservazione su Lucca Crea mi sarei aspettato la critica opposta, che si venisse chiesto il perché abbiamo semmai lasciato così tanta liquidità sul conto della partecipata e per così tanto tempo. La fusione col Polo Fiere ci ha consigliato prudenza – spiega Lemucchi – per eventuali ricadute sulle società. Dal punto di vista economico il passaggio adesso è stato digerito e, anche su consiglio dei revisori, abbiamo prelevato parte degli utili. Per quanto riguarda l’appunto sui lavoratori mosso da Santini – proseguie l’assessore – la Lucca Holding Servizi sta diventando una multiservizi, certo, e si arriverà a una quarantina di dipendenti entro fine anno. Abbiamo già dato risposta positiva alle richieste di welfare aziendale e buoni pasto. Abbiamo invece rimandato la questione sindacale, non meglio dettagliata, di premi produttività, per affrontarla quando sarà completato il riassetto”. Sulla trasparenza degli investimenti chiarisce Del Prete: “Si tratta di operazioni fatte quando fu venduta la Salt, con tanto di plusvalenza che in parte venne data al Comune e in parte finì nelle casse della Holding. Non ho il dettaglio preciso degli investimenti, ma posso dire a memoria che le polizze sono Intesa e Fideuram, le obbligazioni Unicredit e i fondi investimenti ancora Fideuram. Sono investimenti finanziari a basso rischio e quindi a basso rendimento”.
Chiude la discussione la ripresa del capogruppo di Lucca Civica, Claudio Cantini: “Per la questione della scissione Gesam, vorrei ricordare che è il decreto Madia che ha imposto di procedere in questa direzione. Questa operazione non è nata dal nulla ma dalla volontà di agire nelle disposizioni di legge. Non trovo inoltre giusto mescolare, come ha fatto Santini, un’operazione aziendale come l’acquisizione di servizi per i cimiteri, il riscaldamento e l’illuminazione pubblica con quella dei contratti di lavoro. I soldi destinati all’acquisizione non potevano essere impiegati per trattative sindacali. La floridità della Lucca Holding si vede anche dal fatto che oltre a 2,3 milioni di utili riversati al Comune, ci sono utili per un milione e mezzo lasciati nelle varie società per gli investimenti”.