
Il loro splendore ha superato i secoli. E ancora oggi non viene meno il loro appeal. Nell’era del turismo mordi e fuggi, a Lucca, c’è una sicura certezza. La Torre Guinigi e quella delle Ore sono una garanzia. Perché non c’è comitiva di turisti che non alzi gli occhi al cielo e non voglia salire fino in cima per ammirare da lassù una vista unica sui tetti della città. Non è solo una sensazione: quell’appeal infatti trova la sua conferma anche nei numeri di bilancio dell’Opera delle Mura. Per il conto previsionale 2018 si considera infatti di confermare il trend di successo per le torri civiche cittadine.
La cifra inserita nel bilancio recentemente approvato dall’Opera delle Mura è quella di un milione e 50mila euro, la stessa ‘consolidata’ del 2017, quando i biglietti per le torri avevano portato alla ragguardevole cifra, praticamente quasi la metà delle entrate complessive per l’istituzione, che, lo ricordiamo, oltre alla competenza sulla tutela delle Mura ha anche la cura e salvaguardia del verde pubblico.
E’ proprio questo il secondo capitolo di entrate più consistenze: anche per il 2018, infatti, l’amministrazione comunale ha confermato il trasferimento all’Opera di 590mila euro per la gestione del verde. Una cifra importante che tuttavia con i prossimi bilanci potrebbe non far più voce in attivo. Perché, e lo annota anche il cda dell’Opera nella nota integrativa al bilancio armonizzato 2018-2020, il Comune ha confermato la volontà di riportare presto in house il servizio. In prospettiva, però, come ormai noto, si pensa di ovviare al problema con la fondazione unica della cultura, fondendo l’Opera con Itinera e teatro del Giglio. In modo da rendere più armonici servizi e competenze del nuovo soggetto istituzionale, il cui iter costitutivo sta ancora muovendo i primi passi.
Tornando al bilancio dell’Opera c’è ancora da rilevare che dagli ingressi all’Orto botanico arrivano nelle casse dell’istituzione circa 100mila euro all’anno. A questi soldi si aggiungono 65mila euro che arrivano dai fitti delle casermette e dalle altre strutture presenti sulle Mura – ovvero l’Antico Caffè e il San Colombano. Bene anche gli introiti per le manifestazioni Murabilia e Verdemura, che totalizzano 250mila euro. Dal bilancio emergono conti in equilibrio, a fronte di spese e investimenti importanti come quelli per la tutela e valorizzazione dei beni e d elle attività culturali di competenza che tra loro fanno due milioni e 431mila euro.