
La raccolta differenziata dei rifiuti in centro storico, così com’è attualmente, non funziona. Parola dell’assessore all’ambiente Francesco Raspini che stasera (10 luglio) ha illustrato al consiglio comunale la proposta di installare in città dai 40 ai 50 contenitori ’fuori terra’ per i rifiuti, che potranno essere utilizzati soltanto dalle utenze domestiche registrate di residenti della città e per altre utenze non domestiche, come banche o uffici, ad esclusione di bar e ristoranti per i quali resterà l’attuale sistema. Una proposta formalizzata in un atto di indirizzo da girare a Sistema Ambiente che, fatte le valutazioni del caso, l’ha avanzata al Comune. L’integrazione fra la raccolta filo strada e le isole a scomparsa non è riuscita da sola a cancellare le situazioni di degrado ma soprattutto non ha migliorato la qualità della raccolta differenziata. Da qui, ha spiegato l’assessore, la necessità di pensare ad una alternativa. L’atto è stato approvato con 17 voti favorevoli e 9 astenuti.
Attualmente, come si ricordava, in centro storico vige la raccolta dei rifiuti filo strada, che “spesso e volontari determina l’abbandono dei sacchetti spesso vicini ai cestini della spazzatura provocando una situazione di degrado. Non solo – ha aggiunto Raspini – la qualità di questi sacchetti è inferiore rispetto a quella raccolta ad esempio all’interno delle isole a scomparsa. Queste strutture hanno prodotto un miglioramento della raccolta differenziata. Abbiamo valutato come amministrazione ma soprattutto lo ha fatto Sistema Ambiente che ha avanzato la proposta che non sia ragionevole pensare di arrivare ad una diffusione delle isole a scomparsa in centro storico tale da sostituire la raccolta filo strada. Per questo si è avviato un percorso per trovare una serie di soluzioni alternative. Su proposta dell’azienda è stata valutata come migliore una soluzione, anche se questa sarà una indicazione di indirizzo che servirà all’azienda a fare le valutazioni del caso. Dall’anno prossimo, se le cose andranno a regola d’arte, saranno collocati tra i 40 e i 50 contenitori differenziati a seconda del tipo di rifiuto conferito. I contenitori dovranno prevedere alcune caratteristiche tecniche, tra cui la restrizione all’accesso alle sole utenze dei residenti del centro storico e ad alcune utenze non domestiche che insistono sul centro storico, fatte salve bar e ristoranti per i quali resterà un’altra forma di raccolta. Uno dei vantaggi è che trattandosi di contenitori fuori terra, la collocazione potrà essere individuata con una certa flessibilità nelle varie zone del centro storico”.
“L’atto di indirizzo presentato stasera – aveva premesso Raspini – è il frutto di un lungo percorso di riflessione e meditazione sulle caratteristiche della raccolta dei rifiuti all’interno del centro storico – ha detto l’assessore Francesco Raspini -: per quello che riguarda la differenziata, si è passati dal 50% del 2012 fino a sfiorare l’80% degli ultimi anni. I risultati del porta a porta sono stati significativi. Dal 2016 abbiamo anche introdotto i meccanismi di commisurazione della tariffa, secondo il volume dell’indifferenziato. Questa amministrazione anche seguendo un percorso portato avanti con determinazione e convinzione ha fatto un lavoro significativo. Un lavoro che deve continuare e migliorare. L’atto di indirizzo di stasera rappresenta un tassello importante, perché la raccolta in centro storico è un tema molto dibattuto e complesso, non solo da noi ma in tante altre città con le caratteristiche della nostra”.
“Ci sono dei margini di miglioramento possibili – ha osservato Daniele Bianucci (Sinistra), presidente della commissione lavori pubblici -: questa proposta portata all’attenzione del Consiglio comunale è un atto coraggioso. Ci sarà quindi un sistema che non è affatto un tornare indietro dell’amministrazione comunale rispetto ad una raccolta porta a porta, che è e resta un successo di questa amministrazione. Credo che per le peculiarità del centro storico sia necessario un sistema ancora più incisivo ed ecologico per farsi carico di un problema che è sentire comune. C’è poi la disponibilità a vagliare caso per caso le esigenze dei cittadini o di alcune zone dove sono state segnalate difficoltà per la collocazione di queste isole fuori terra. Con questo sistema, sono convinto, si farà un salto di qualità nella raccolta differenziata del centro storico”.
La consigliera Cristina Consani di Siamo Lucca è critica: “La raccolta differenziata si costruisce con una politica virtuosa che fu iniziata dall’amministrazione Favilla con la creazione di Amit. Già allora fu deciso di collocare cassonetti con colore diverso filo strada, questo per dire che in città il percorso era già iniziato. Il progetto dell’amministrazione Tambellini tuttavia non ci convince, che costituisce una scelta imposta da Sistema Ambiente dopo che si interruppe il progetto di realizzare nuove isole a scomparsa. Questo fu detto per tutelare il patrimonio artistico, come se 50 isole fuori terra non avessero alcun impatto. Noi quindi ci asteniamo per problemi di sostanza perché secondo noi è una proposta debole per la raccolta in città, ma anche per motivi politici perché la decisione che si prende oggi è il risultato di scelte sbagliate delle giunta Tambellini”. Poi l’invito all’azienda di fornire nel dettaglio i dati sulla raccolta differenziata e i contratti, oltre i costi per lo smaltimento dei rifiuti: “Ricevuti i dati richiesti sono rimasta sorpresa di trovare ancora la Valfreddana Recuperi tra i soggetti per lo smaltimento dei rifiuti – ha aggiunto Consani -. Non si capisce come a Lucca Sistema Ambiente debba ancora affidarsi a Comieco per lo smaltimento della carta e del cartone”.
Critica anche la consigliera di Lucca in Movimento Serena Borselli: “Con l’atto di indirizzo in esame al consiglio – ha spiegato -, l’amministrazione completa il capovolgimento dei propri intendimenti in merito alla raccolta con il sistema del porta a porta in città. Giova ricordare che uno dei primi atti del precedente mandato Tambellini fu lo stornare verso altri capitoli il finanziamento della regione Toscana per la costruzione di 11 isole ecologiche a scomparsa. Già 4 isole erano state realizzate, con mezzi propri, dall’amministrazione Favilla. Oggi a 6 anni di distanza e dopo tanti errori si riprende la vecchia strada della differenziazione con cassonetti filo strada. Questo sistema certamente di qualità inferiore, rispetto alle isole a scomparsa, garantirà comunque un miglior decoro urbano, notevoli risparmi economici e un miglior servizio ai cittadini, Noi avremmo proseguito nella costruzione delle isole sotterranee, ovviamente senza commettere i gravi errori commessi dall’attuale amministrazione. Infine, mi sembra che sia arrivato il tempo che il miglior servizio, che verrà assicurato al centro storico, possa essere esteso anche alla città fuori dalle Mura. Recuperando decoro, liberando così i marciapiedi dai bidoncini (hanno vanificato tutto il precedente lavoro di eliminazione delle barriere architettoniche) e soprattutto riabbassando la tariffa che in questi anni della Sua gestione è raddoppiata”.
Massimiliano Bindocci, consigliere comunale M5S, prende la parola per dire “che i bidoni che si vogliono collocare in centro sono veramente brutti, almeno guardando le ricostruzioni che sono state fornite. Questi sì che andranno a guastare il decoro: si tratta di un vero e proprio bidone di plastica: la tecnologia finisce con l’utilizzo della tessera. Un problema nella raccolta dei rifiuti in centro c’è assolutamente, ma va ripensato probabilmente negli orari e nel sistema complessivo. Ma poi se lo si vuol proprio fare, facciamo un esperimento partendo con una sola zona”.
Per Remo Santini, consigliere di Siamo Lucca, “fino a pochi mesi fa l’assessore definiva la raccolta in centro porta a porta non a filo strada – afferma -, è ovvio che c’è un cambio di strategia, dovuto al vero e proprio flop della raccolta differenziata. Per questo questo progetto va chiamato per quello che è, ovvero un passo indietro dell’amministrazione comunale. Immagino che un sistema come quello che si vuole attuare comporti un aumento, non una diminuzione dei dipendenti di Sistema Ambiente. Questo è un aspetto da chiarire. Poi, visto che questi bidoni hanno un costo, c’è da capire se serviranno dei mezzi nuovi per procedere con la raccolta. L’entusiasmo con cui sento parlare di questa novità cozza con quanto si sente dalle reazioni dei residenti, come ad esempio dal comitato Vivere il Centro Storico. Prima forse sarebbe stato necessario coinvolgere i cittadini. Si poteva anche cercare di procedere gradualmente”.
Nicola Buchignani, consigliere di Fratelli d’Italia, si è detto favorevole alle isole a scomparsa: “Tornare ai cassonetti può sembrare un ritorno al passato – afferma – ma se posizione nei luoghi corretti, i bidoni posso far tornare il centro storico pulito. Mi piacerebbe che si avessero anche nuovi cestini in centro storico, diversi per tipologia di materiale”.
Ha ripreso poi la parola l’assessore Raspini, per rispondere alle domande e alle critiche: “Rilevo che una parte del consiglio comunale ha colto lo spirito di questa discussione, mentre un’altra parte ha colto l’occasione per sviluppare delle considerazioni che funzionano bene in un titolo di giornale ma non sono utili alla soluzione del problema – ha detto Raspini -. Ringrazio sia Buchignani che Bindocci perché rispetto ad un atto di indirizzo hanno fatto delle proposte concrete, alcune delle quali possiamo condividere”. Poi la replica a Santini e alle liste civiche del centrodestra: “Quando abbiamo provato a insistere con la raccolta con i sacchetti abbiamo fatto cinque assemblee in centro storico, ma sono venute poche decine di persone alle prime, poi alle ultime due non è venuto nessuno – ha detto ancora Raspini -. Il punto di vista di alcuni comitati cittadini io – ha aggiunto – ancora non l’ho capita”, ha sottolineato l’assessore riferendosi a Vivere il Centro Storico: “Continuare ad investire in centro se poi la qualità della raccolta differenziata è inferiore rispetto ad altri luoghi periferici che hanno un terzo dei servizi non è logico e chi chiede questo ha una posizione che non comprendo. Partire in modo graduale? Per come è conformato il centro storico, credo che sia più pratico di coinvolgerlo per intero nella novità. E’ stata fatta la valutazione dalla società, ma c’è disponibilità a confrontarsi”. Poi la questione occupazionale: “La quantità di servizio diminuisce – ha chiarito l’assessore – ma questo non significa alcun licenziamento. Il personale anzi sarà adoperato in modo più appropriato e intensivo per migliorare complessivamente il servizio dei ritiri. Sono invece disponibilissimo a valutare con l’apporto della commissione sulle future collocazioni dei contenitori. Fino a qualche mese fa dovevo rispondere ad interrogazioni e attacchi politici sul fronte delle isole a scomparsa e invece stasera apprendo che su questo tema l’opposizione è più che favorevole. Da parte nostra non c’è stata nessuna marcia indietro ma una attenta riflessione su un problema molto complesso come quello della raccolta differenziata in centro storico”.
“Il problema della raccolta differenziata è importante – ha detto la consigliera di Lei Lucca, Donatella Buonriposi -, perché Lucca è una città turistica. Francamente un po’ di perplessità sulla soluzione prospettata ce l’ho anche io. Sono perplessa perché le dimensioni dei cassonetti mi sembrano consistenti, ed è da capire se sono a prova di persone anziane o disabili”. “L’idea è quella di conservare un servizio di raccolta con sacchetti per persone con ridotta mobilità – ha spiegato subito l’assessore -: i bidoni, ma dipenderà dalle specifiche tecniche della gara, sono un compromesso fra la capacità necessaria ai conferimenti e le dimensioni per essere collocate nelle varie zone del centro storico”. “Chiediamo – ha detto la consigliera di Forza Italia, Simona Testaferrata – che si evitino i monumenti o le chiese per la collocazione dei bidoni. Vorremmo capire poi quali saranno i costi di questa operazione che non ci sono ancora chiari, ed è per questo che Forza Italia si asterrà”.
Il consigliere comunale di Casapound, Fabio Barsanti, annuncia di astenersi: “in attesa degli approfondimenti sulle collocazioni dei bidoni – ha detto -: ci fu detto tempo fa che eravamo noi a chiedere di tornare indietro quando invece notiamo che è l’amministrazione a fare retromarcia sulla raccolta differenziata in centro storico”.