
Pulizie sui treni, scatta lo sciopero. I lavoratori degli appalti tornano ad incrociare nuovamente le braccia domani (20 luglio) per tutta la giornata. A spiegare i motivi sono Fit-Cisl, Filt-Cgil, Uilt-Uil, Ugl e Fast: “Da molto tempo il comparto degli appalti Fs versa in uno stato di profonda crisi e disagio per i lavoratori impegnati, frutto, nel tempo – sostengono i sindacati -, di un atteggiamento delle stesse Fs che non hanno mai voluto affrontare i problemi. Si è continuato a predisporre bandi di gara al massimo ribasso e i lavoratori vengono continuamente tirati in ballo per il costante rischio di non essere riassunti, per l’applicazione di contratti di solidarietà, per la riduzione di orari di lavoro a parità di stessi volumi, per l’applicazione di contratti sempre diversi e con stipendi ai minimi consentiti. Il gruppo Fs nonostante nel contratto nazionale, sottoscritto appena due anni fa, siano normati anche gli appalti Fs, in merito alle garanzie occupazionali, non si fa garante del rispetto della clausola sociale e occupazionale nei confronti delle imprese appaltatrici”.
Per questo i lavoratori del settore (circa 10 mila in Italia e 700 in Toscana, utilizzati per la pulizia delle stazioni e dei treni sia regionali che Av) hanno deciso di scioperare per l’intera giornata di domani. “Fs tutti gli anni presenta bilanci in attivo, con forti utili – commentano i sindacati -, ma è indifferente di fronte alle criticità presenti nel mondo degli appalti, con lavoratori precari e con stipendi mediamente bassi, di fatto non considerandolo uno degli elementi principali del ciclo produttivo per un servizio efficiente e all’altezza di un paese civile”.