


Domani (1 agosto) chiude il museo storico della Liberazione. Non un atto definitivo ma uno stop temporaneo per risolvere un’annosa questione. L’amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Tambellini ha deciso di sospendere le attività dell’associazione che aveva in gestione i locali per tornarne in possesso e consentire lavori di messa in sicurezza e manutenzione.
Di questo si è parlato stamattina (31 luglio) in commissione cultura, riunita nell’aula biblioteca di Palazzo Santini, alla presenza del sindaco Alessandro Tambellini, dell’assessore alla cultura Stefano Ragghianti e del dirigente comunale Giovanni Marchi. Dopo i plurimi tentativi testimoniati da carteggi intercorsi tra l’amministrazione, intercorsi tra il dirigente Marchi e il presidente dell’Associazione Toscana Volontari della libertà, per riuscire ad avere accesso ai locali per un sopralluogo atto a verificare le condizioni del museo, non c’è stato modo di giungere ad un accordo.
“Da domani il Comune rientrerà in pieno possesso dei locali del museo – ha esordito il sindaco – poiché è necessario ripristinare chiarezza su chi occupa gli spazi del Comune. Noi vogliamo un’interlocuzione chiara e precisa che è invece mancata in questi mesi in cui abbiamo più volte richiesto di prendere visione della condizione del museo”. “E’ necessario riprendere le chiavi della struttura – ha continuato Tambellini – poiché non è mai arrivato il chiarimento che più e più volte abbiamo richiesto. Ritengo quindi doveroso agire in questo modo data anche la potenziale pericolosità di armi, mitra e pistole del periodo della Liberazione custodite nel museo”. Alla versione del sindaco si è però subito contrapposta l’opinione del consigliere comunale di Forza Italia Marco Martinelli: “Ridicolo e scandaloso quanto è stato detto stamattina dal sindaco. Personalmente, al nome del gruppo di Forza Italia, contesto il metodo utilizzato dall’amministrazione che da domani all’improvviso, sospenderà le attività del museo. Per altro – ha continuato il consigliere di opposizione Martinelli – il metodo seguito non va esattamente nella direzione di quanto era stato già detto e avevamo previsto di fare nell’ultima commissione con l’assessore Vietina quando si parlò della questione”. All’affermazione del consigliere Martinelli ha subito risposto la presidente della commissione Teresa Leone che ha invece ribadito che già all’epoca emerse la volontà dell’amministrazione di riprendere il possesso dei locali per consentire i lavori di messa in sicurezza e manutenzione necessari. “Non era forse stato detto che la data sarebbe stata quella del primo di agosto – è intervenuto il consigliere di maggioranza Gianni Giannini – ma anche all’epoca era stato dato un termine per consentire i lavori”. “Entro il 2020 devono essere completati i lavori e rendicontati – ha proseguito il dirigente comunale Giovanni Marchi – ed è quindi ora necessario procedere in questo senso per avere i tempi necessari per espletarli. Noi più volte abbiamo fatto presente all’associazione l’estrema esigenza di avere accesso ai locali per valutare la situazione – ha sottolineato Marchi – ma in mesi e mesi di scambi di mail questo non è avvenuto”. “La Soprintendenza già a fine anni 90 aveva sottolineato di realizzare dei lavori di messa in sicurezza – ha continuato Marchi – come la realizzazione di un ulteriore ascensore. In questa situazione – ha concluso il dirigente comunale – non è possibile fare gli interventi programmati e portare avanti quanto dev’essere fatto”. Anche l’intervento di Marchi non ha però convinto le opposizioni: “C’è qualcosa di nebuloso che continuo a non capire – è intervenuto il consigliere Giovanni Minniti della Lega – ed è per questo che sono contrario ad intervenire e a sospendere le attività dell’associazione che attualmente gestiste il museo”. La commissione si è conclusa dopo un aspro scambio di battute tra maggioranza e opposizione. “Stendiamo un velo pietoso su questa commissione” ha concluso Martinelli rimarcando la contrarietà sull’azione dell’amministrazione da parte delle opposizioni. “L’amministrazione ha dato tutte le possibilità per verificare i tentativi che ha effettuato per prendere contatti e accordi con l’associazione portando a questo tavolo tutti i carteggi intercorsi – ha risposto in conclusione il consigliere Giannini – quindi dovremmo stendere un velo pietoso sul suo atteggiamento, consigliere Martinelli”.
Matteo Petri