Tassa di soggiorno, firmato accordo con Airbnb

2 agosto 2018 | 11:50
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Tassa di soggiorno, firmato accordo con Airbnb
Tassa di soggiorno, firmato accordo con Airbnb
Tassa di soggiorno, firmato accordo con Airbnb

Accordo tra Comune di Lucca e Airbnb per rendere più semplice il versamento dell’imposta: ora è ufficiale. L’annuncio è stato dato oggi (2 agosto) a palazzo Orsetti, alla presenza del sindaco Alessandro Tambellini, degli assessori Stefano Ragghianti e Valentina Mercanti e di Giulio Del Balzo (public policy associate di Airbnb). L’accordo entrerà in vigore dal 1 ottobre, per intercettare da subito Lucca Comics and Games. 

Sarà dunque il maggiore operatore online di prenotazione di soggiorni in strutture ricettive extra alberghiere ad occuparsi, anche per Lucca, ad occuparsi sia dell’applicazione che della riscossione dell’imposta di soggiorno per gli utenti che, mediante questa piattaforma, scelgono il pernottamento in città. Il testo dell’accordo era già stato deliberato dalla Giunta comunale. Restano, per chi affitta, gli obblighi di registrazione sul portale del Comune di Lucca e quello della comunicazione trimestrale delle locazioni effettuate. Per addivenire al contratto, fondamentale è stata l’opera degli uffici comunali guidati da Riccardo Del Dotto e Lino Paoli (presenti oggi a palazzo Orsetti).
Per il sindaco “Lucca è una città che trae dal turismo una voce significativa del suo prodotto interno lordo. Come amministrazione, puntiamo su un turismo di qualità: questo dipende anche dalle articolazioni della materia, come il discorso tributario”.
“L’accordo – commenta Ragghianti – rende più semplice e automatico il versamento dell’imposta di soggiorno per le locazioni abitative di tipo turistico. Si tratta di un’operazione che vuole tendere a far emergere un sommerso importante riguardo ad un indotto in crescita della nostra città”.
Lucca, quindi, si aggiunge alle molte mete del turismo nazionale e internazionale che hanno scelto di compiere un passo importante in direzione della digitalizzazione delle procedure di riscossione: dopo Firenze, è la seconda città toscana a concludere l’accordo, unendosi a città come Milano, Napoli, Palermo e Genova.
L’accordo è volto a regolamentare uno dei settori più importanti dell’economia cittadina, che negli ultimi anni ha registrato un deciso incremento dei flussi turistici.
“La sharing economy può essere un’opportunità se ben tracciata e ben gestita. L’esigenza è quella di far affiorare il sommerso, perché crea un grave danno alle imprese ed alla città tutta, anche perché questo falsava i dati reali sull’affluenza turistica”.
Dal prossimo autunno, dunque, gli utenti vedranno una nuova voce di costo per l’imposta di soggiorno, che a Lucca ammonta a 1,5 euro a persona a notte, fino ad un massimo di 3 notti. Airbnb procederà dunque a riscuotere l’imposta di soggiorno per conto degli host al momento della prenotazione.
L’accordo prevede che i prezzi degli alloggi visibili in piattaforma siano già comprensivi dell’imposta di soggiorno e che questa venga versata direttamente all’ente entro 15 giorni, alla fine di ciascun trimestre. La nuova procedura si propone di contrastare una parte di sommerso di un settore che è in rapidissima espansione.
“E’ stato un duro lavoro – ricorda Del Balzo – perché ci muoviamo su un terreno nuovo, quello di un accordo tra una piattaforma ed una pubblica amministrazione. Lucca, per noi, è un Comune importante, anche i grandi eventi che ospita, come i Comics. Con questo accordo vinciamo tutti: il Comune, perché ha la certezza che ci sarà zero evasione. Vincono gli host, perché non devono chiedere niente in più agli ospiti. Vincono anche gli ospiti, perché sanno in anticipo quanto dovranno spendere. Puntiamo molto sulla qualità – conclude – e, per questo, chiediamo ai nostri host di mantenere costantemente altri standard”.
Si tratta del 15esimo accordo in Italia, su circa 700 in corso di chiusura in Italia. Oggi, a Lucca, sono 1500 gli annunci Airbnb (+ 34% la crescita tra il 2016 ed il 2017). Lo scorso anno sono stati 49mila e 500 (+ 43% rispetto all’anno precedente) gli ospiti che hanno soggiornato in media in città per una durata media del soggiorno di 3/4 notti, considerando un gruppo medio di 2,8 viaggiatori. Sempre nello stesso periodo, l’host di Lucca ha condiviso la propria casa per 23 notti, per un ricavo annuale che si aggira sui 2200 euro.
Virtuoso il rapporto con Lucca Comics and games: dei 50mila guest Airbnb che hanno visitato Lucca nel 2017, ben 7mila sono arrivati solamente tra il 1 ed il 5 novembre (oltre 1700 al giorno), proprio in occasione della manifestazione. In questi giorni, inoltre, la ricerca di appartamenti e stanze a Lucca è superiore del 932% rispetto alla media. L’attuale tasso di occupazione varia dal 96% del centro fino all’88% dei comuni limitrofi.

Paolo Lazzari